E’ un Montorio, formazione-matricola ancora imbattuta, che si fa certamente rispettare e che fino ad ora non avverte il salto di categoria: l’undici guidato da Stefano Paese rifila un’ustionante cinquina sul volto ancora tumefatto e frastornato di un Nogara che sette giorni fa pareva aver trovato la quadra al suo sistema di gioco. Andrea Badalotti, l’ex Suzzara, punta datato 1990, firma il gol della magra consolazione, nel contesto di una giornata che strizza l’occhiolino al dottor Alessandro Caputi, autore di una doppia tutta su azione, preceduta dall’urlo della “scarpa d’oro 2019” Manuel Marcolini (tra non molto gli verrà consegnato l’ambito riconoscimento dalla nostra redazione!), e seguita, la doppia caputiana, dall’uno-due griffato da Fracasso e Dalla Mura. Sulla panca dei “cosacchi bianco-rossi del basso Tartaro” ancora Silvio Donadello, partito nella vesta di coach degli Juniores Regionali nogaresi, e chiamato a sostituire il collega mantovano Mauro Franzini. Uno squillante 5 a 1 che suffraga la leadership montoriese nel girone “A” di Promozione con 11 punti raccolti in 5 gare.
Dietro ai bianco-verdi castellani del presidente Lorenzo Peroni, alita il tandem a 10 freccette, quello composto dall’A.C. Cologna Veneta di trainer Salvatore Di Paola e dalla matricola Pescantina Settimo di mister Gianni Canovo. I “giallo e blu del mandorlato”, con il loro vice-presidente Tiberio Brutti a seguire a Veronella l’Aurora Cavalponica assieme al mitico capo degli ultras “El Messico”, maramaldeggiano, 1 a 5 ad Albettone, mandando, per ora, in crisi quel bel giocattolo infarcito di tantissimi teen-agers assemblato dal bravo mister – ex nostro “seminatore d’argento 2015” – il dr Peter Taccardi. Bianco-neri vicentini in rete soltanto a gara contenutisticamente conclusa, grazie al 1997 Giacomo Maistrello (non nuovo a simili acuti vincenti quest’anno), un quadrifoglio in mezzo ad una prateria di reti colognesi, in cui affiora il “poker caraibico” realizzato dal bomber di antico pelo e dall’invidiabile fisico e performance, Fabio Sinigaglia. Alla fantastica quartina sinigagliese va aggiunto il gol firmato dall’ex Este, il 1998 Francesco Pellizzari. E’ l'”ussaro”, elegante e dall’aspetto normanno Ivan Ruìn, classe 1997, ex A.C. Oppeano, a consentire al Badia Polesine di mister Thomas Bonfante di uscire indenne dalla terra delle libellule, il campo di Povegliano. Per i biancazzurri poveglianesi di mister Lucio Beltrame, aveva fatto sognare l’ex virtussino, nonché classe 1989, Gilbert “Becau” Cadete.
Nessuna rete sia al “Pelaloca”, tra Atletico Città di Cerea di mister Simone Marocchio e l’A.C. Mozzecane di mister Giovanni Orfei; idem con patatine fritte a Veronella, tra l’Aurora Cavalponica e l’U.S. Albaronco, ossia la sfida tra due compagini che devono ancora schiudersi in tutta la loro potenza e bellezza. Come quella rara ma significativa che ogni volta che varchi il cancello dell’impianto sportivo veronellese ti imbatti con deliziose “monne”, peculiarità del posto. Primo tempo in cui risalta solo la paratona di “Ibra” Afyf su Girardi, ripresa più di marca albaronchesana dal punto di vista delle occasioni. Bell’intervento ancora di Afyf su un tiro impossibile da svellere effettuato in mischia da Dal Lago. Cavalponici orfani di Pimazzoni, con un capitan Simone Romellini dal volto che ricorda il grande suo idolo bianco-nero Dybala. Tre i rossi comminati da un discutibile arbitro, il signor Jusufoski della sezione Aiac di Mestre, rispettivamente al mister brindisino Antimo Iunco, a “codino” Edoardo Colognese (1990) e a Ahmed Bellakhdim (1997), entrambi, fatalità, a seguire fuori dal campo la gara e curiosi di avere scoperto di portare lo stesso numero, il 4, sulla schiena.
Il Pescantina Settimo del presidente Lucio Alfuso, ex Primavera del Napoli, bypassa, 2 a 1, l’A.C. Oppeano del bravo mister-gentleman Stefano Ghirardello: è bomber Luca Bonfigli, all’interno di un’ottima squadra, a conquistare i 3 punti a nome della squadra, mentre a Dame Diagne, su rigore, rimane la magra soddisfazione della polvere del dischetto e di quella delle stelle della mite notorietà domenicale. In riva al Piganzo, all’altezza di Isola Rizza, i “biancazzurri della scrofa” – simbolo del paese – guidati da mister Andrea Corrent per due volte vanno in vantaggio contro il San Giovanni Lupatoto del mister-bancario, il belfiorese Marco Burato, e per due volte vengono raggiunti: da un gol all’incontrario realizzato dal 1988 Emanuele Friggi, e dall’ex albaronchesano Nicolò Centomo, classe 1994. Per gli isolarizzani, avevano gioito lo stopper Andrea Cerchier, classe 1994, e prima ancora il 30-12-1999 Matteo Badia, l'”Higuain dell’Isola Porcarizza” (così risulta il nome del paese a metà via tra Bovolone e Legnago, dalle carte geografiche esposte nei Musei Vaticani). In borgo Venezia, finisce 1 a 1 tra la Pol. Virtus del “colonnello di Perzacco di Zevio” Alberto Baù e il CastelnuovoSandrà del collega Andrea Danese: Abedi bussa per i poli-virtussini, Tomelleri risponde per i “nero-verdi castellani”.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it