Risulta estremamente complicato descrivere a parole il legame viscerale che unisce Emilio Montresor e Bussolengo. Il Presidente rossoverde, al timone della società da ben 26 anni, si è sempre contraddistinto per l’amore nei confronti dei suoi tesserati e per l’attenzione verso molteplici dinamiche sociali che coinvolgono il Paese. Presidente, cosa si prova nel ritornare in Prima Categoria? “Sicuramente è un risultato che ci dà molto entusiasmo e grande soddisfazione. Negli ultimi tre anni abbiamo disputato il campionato di Seconda Categoria, occupando in pianta stabile le prime posizioni della classifica. Questo traguardo riempie di positività l’ambiente e consentirà di organizzarci al meglio sotto tutti i punti di vista”. A tal proposito, sbaglio nel dire che si respira un’aria nuova all’interno del Bussolengo Calcio? “Possiamo parlare di un impulso nuovo, infatti abbiamo ampliato la gestione della società ad un direttivo di quattro imprenditori bussolenghesi che desiderano aumentare il prestigio della società. Le persone in questione sono Giampaolo Friggi, Luca Scarsini e Piero Vassanelli. Inoltre ci terrei ad annoverare altre due new entry: Paolo Girelli, che ricoprirà il ruolo di responsabile tecnico (affiancando il d.s. Renzo Bendazzoli, Angelo Lodi e Andrea Ruina) ed Emanuele Ambrosi, nuovo segretario e coordinatore che svolgerà il compito di coinvolgere e avvicinare le famiglie alle rispettive annate calcistiche dei propri figli. Infine abbiamo deciso di migliorare e curare l’aspetto della comunicazione, ambito sempre più necessario al giorno d’oggi, con l’inserimento di Diego De Angelis, che affiancherà Lucio Bonadimani. Ne approfitto per comunicare in anteprima che il 6 settembre ci sarà la presentazione ufficiale della Prima Squadra”.
Come si affronta la Prima Categoria? Puntellerete la rosa con nuovi acquisti? “Non ci saranno stravolgimenti: confermiamo e diamo fiducia al gruppo dello scorso anno. Un’aggiunta è quella di Daniel Zamboni, esterno d’attacco o seconda punta di esperienza (ex Castelnuovo, Concordia e Pedemonte) che ci darà una grossa mano. La Prima si affronta con tanta dedizione, umiltà e determinazione. Dobbiamo viverla come un’esperienza positiva, senza sentirci inferiori a nessuno”. Per quanto concerne lo staff tecnico invece? “Ci presenteremo ai nastri di partenza come l’anno scorso, quindi anche lo staff tecnico è confermato. Abbiamo il miglior staff tecnico con i mezzi che abbiamo a disposizione”. Quali sono gli obiettivi e i sogni nel breve e nel lungo periodo? “L’obiettivo principale è quello di sostenere la Prima Categoria con il gruppo originario, quello con cui cominceremo ad agosto, senza dover intervenire in corso d’opera. Questo significherebbe continuare con il processo di maturazione della squadra. Sul lungo periodo non ci poniamo limiti, non escludiamo la possibilità di fare un ulteriore passo in avanti di categorie. Un altro obiettivo che ci siamo posti è quello di rafforzare l’attività di base, la scuola calcio e il settore giovanile, che da sempre rappresenta il serbatoio da cui attingere e alimentare la batteria di giocatori della Juniores e della Prima Squadra”.
Una chiosa sul suo rapporto con Bussolengo: la realizzazione delle 20.000 mascherine durante la prima ondata di pandemia.. “Tengo molto al paese Bussolengo, ma ci tengo a sottolineare che non ho mai cercato di farmi pubblicità, né sfruttato la mia posizione. Da 26 anni a questa parte, mosso da una grande componente di generosità, miro ad offrire un servizio a tutti i bambini e ragazzi del Paese. Lo sport è una palestra di vita che consente di calarsi in svariate dinamiche sociali sin da bambino ed è un veicolo altamente formativo. Mi riempie di gioia vedere che numerosi ex calciatori che hanno militato sotto la mia gestione, ora accompagnano i propri figli al campo. Sicuramente ho commesso degli errori nel mio percorso, ma qualcosa di positivo l’ho fatto”.
Ufficio stampa Bussolengo Calcio per www.pianeta-calcio.it