Dura solo 5 domeniche la conduzione tecnica del trainer mantovano in forza al Bovolone Matteo Branchini: i “mobileri” hanno totalizzato 4 punti sui totali 15 in palio, vincendo una sola gara, pareggiandone un’altra e perdendone tre. 6 i gol subiti, solamente 2 quelli realizzati dai rosso-neri bovolonesi del presidente Paolo Zago, il quale motiva così la drastica e spiacevole decisione presa assieme al Consiglio Direttivo: “Si ringrazia Branchini per il lavoro svolto, ma la mia società ha deciso per il divorzio in quanto si era creato un certo distacco tra i giocatori e il trainer. E’ un tecnico dalle ottime idee, che ha trasmesso al gruppo un bel metodo di gioco, ma a noi è mancato il giocatore a metà campo che interpretasse il gioco da lui voluto: e cioè quello della palla bassa e zero lanci”.
E, sempre Zago aggiunge: “Dal punto di vista tecnico non si può dargli torto per l’idea di gioco, ma, se, dopo averci provato per settimane senza riuscirci, era non conveniente proseguire su questa strada, era inutile aspettare altre domeniche al fine di non trovarci ulteriormente impelagati nella zona retrocessione. Al momento, abbiamo optato per una soluzione interna – con la panchina affidata a Luca Possenti, il Responsabile del nostro Settore Giovanile -, che possa produrre una svolta maggiormente produttiva in un attacco fino ad ora anemico. Poi, si vedrà in seguito a chi affidare il timone della squadra!” Peccato, peccato davvero perché l’ex coach del SanguinettoVenera, Branchini, appunto, all’atto della nomina si era definito un privilegiato nel poter ancora allenare nel Veronese”.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it