La sospensione dei nostri campionati coincide anche con la rottura del rapporto di collaborazione tra la neo-promossa Albaredo calcio del presidente ed ingegnere Christian Rigon – classe 1985, figlio del presidente del Cologna Veneta allora in serie D, Flavio – e mister Riccardo Adami, ex Casteldazzano. I “bianco-blu del basso Adige” non sono riusciti nelle prime 5 gare che si sono potute disputare a decollare, vedi i soli 3 punti racimolati, frutti di zero pareggi, di 4 sconfitte e di una sola vittoria, arrivata però a tavolino con la Pro Sambonifacese dopo la sconfitta sul campo amico per 0 a 1. “E’ stato un “divorzio consensuale” spiega il massimo dirigente albaretano, abbiamo fatto insieme il punto della situazione ed anche lui ha convenuto di lasciare l’incarico. Anche se, per la verità, bisogna ammettere che il mister non ha mai potuto usufruire di due importanti bocche da fuoco, quali lo squalificato Antony Gambìn – rientrerà alla 12^ giornata – e di Ronnie Otoo, il quale ha saltato sempre per squalifica le prime due tappe. Da aggiungere poi anche i tanti gol mancati, un rigore fallito e qualche altra assenza e la frittata è servita!”
Ma, la società non è stata ferma a guardare l’involuzione degli eventi: “Ci siamo già mossi ed abbiamo preso l’ex Santo Stefano Cucu, e l’ex Albaronco, Matteo Pasìn. La società con questi due innesti e con la presenza a pieno regime dei bomber Otoo e Gambìn vuole riprendere quota”. In Prima squadra, intanto, bella conferma dal giovane 2000 Tommaso Battaglia, un esterno prodotto dal vivaio albaretano, e la terza punta, il 1999 Matteo Andriollo. Per il presidente biancazzurro Rigon, le squadre da battere restano il Valtramigna Cazzano e la Pro Sambonifacese. Ora rimane da sciogliere la questione del nuovo mister: “Siamo sulla traccia di un coach di alto profilo, con il quale intendiamo iniziare un ciclo positivo di qualche stagione. Sarà importante fare la scelta giusta in questo nostro ritorno in Prima categoria”.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it