Dalla scorsa estate è il diesse dei rossoneri dell’Alpo Club ’98, team che grazie anche al suo prezioso bagaglio di esperienza vuole crescere, per arrivare, chissà (nel calcio tutto è possibile!), di sicuro più in alto di quella Prima categoria, dove tutt’ora milita, esattamente nel girone “A”. Ma chi sogna – ha detto qualcuno – arriva sempre prima di chi pensa; e, allora, sognate pure rosso-neri del club della frazione villafranchese, visto che in 12 anni il Mozzecane calcio è passato dalla Seconda fino all’Eccellenza. E, sempre con Diego Pasotto, classe 1974, in veste di diesse dei rossoblù della Postumia. Come mai l’Alpo Club 98 è in leggera flessione? “L’obiettivo di inizio anno era quello di fare bene, di arrivare ai play off, ma abbiamo fortemente risentito dei tanti infortuni che ci sono capitati durante l’anno. Infortuni che ci hanno danneggiato e, quindi, penalizzato il nostro rendimento. E poi, non siamo mica la Juventus, che può permettersi due “rose” di giocatori! Non solo, ma è anche vero che ultimamente stiamo raccogliendo meno di quello che seminiamo, incappando in salvataggi di palloni sulla linea bianca, pali e traverse, in una parola, ci sta girando per il verso sbagliato. Mentre, per buona parte dell’andata non era andata proprio così, a volte siamo stati premiati anche se in maniera immeritata. Però, devo riconoscere che la società è soddisfatta del lavoro del mister – Riccardo Adami -, dell’impegno dei ragazzi e del gioco fino ad ora mostrato”.
E, a nove tappe dal traguardo, come si prefigura il futuro rosso-nero? “Difficile dirlo perché il nostro girone “A” di Prima categoria è un Torneo che registra una classifica molto corta: quindi, noi dobbiamo giocare con il massimo dell’intensità tutte le gare, da quella di domenica prossima a Pastrengo contro la capolista fino alla fine. Sono sicuro che faremo bene, confidando anche che la fortuna ci dia una mano, che giri un po’ dalla nostra parte. Al termine di una stagione, tutto dovrebbe bilanciarsi, e io so di contare su un gruppo di ragazzi meravigliosi che risponderanno “presente!” in tutti questi ultimi nove impegni che ci mancano ancora”. La corsa-scudetto come la vedi? “Vedo molto bene il Quaderni. Il Pastrengo è una corazzata, alla quale al momento sta mancando – per infortunio – il suo bomber-principe Davide De Carli. Il Quaderni ha dei giocatori – nei fratelli Franchini e in Vincenzi – che poche squadre possono permettersi in Prima categoria, e che, se si mettono a girare, sono dolori per tutti! Hanno mezzo tempo da recuperare nella gara sospesa, e, se dovessero portare a casa l’intero bottino, andrebbero a -4 dalla capolista Pastrengo”.
E, il Peschiera? “Se devo dire la mia sincera verità, non mi ha impressionato: in casa nostra abbiamo vinto 3 a 0, là da loro, invece, abbiamo perduto 2 a 0, ma eravamo ridotti in 9 uomini e avevamo fallito un rigore, poco dopo che un altro penalty abbiamo chiesto noi stessi all’arbitro che venisse annullato. E’ una squadra forte in avanti, ma non lo vedo un gruppo completo in tutti i reparti”. I ritardatari sulla tabella dei pronostici stilati alla vigilia? “Il Valpolicella è sicuramente in ritardo: con quei nomi esagerati che ha, si trova, ora come ora, al quart’ultimo posto a -5 punti da noi. E’ una delusione, se pensiamo alla “rosa” che ha, da vera “Juventus dei dilettanti””. La sorpresa? “Potevamo essere noi…” L’Alpo Club ’98 del presidente Mirko Rampazzo è attualmente al 4° posto con 26 punti alla pari del Bussolengo in piena zona play-off.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it