Vanno davvero forte i due fratelli Brentegani. Paolo, guida il Pastrengo del presidente Umberto Segattini da dieci anni consecutivi e quest’anno i gialloverdi sono in testa alla classifica del girone A di Seconda categoria con 53 punti dopo le 20 gare finora giocate, con 17 vittorie, 2 pareggi ed una sola sconfitta, con 55 reti fatte e 20 subite. L’unica squadra che tiene il passo a -4 è il Peschiera di mister Luca Righetti, mentre il Bussolengo che è terzo è a -16 dalla capolista. Giuseppe, invece, guida il Sona calcio che comanda con 45 punti il girone A di Eccellenza e sta battendo l’aspra concorrenza delle sue più acerrime rivali, il Montecchio Maggiore di mister veronese Matteo Girlanda, che ha 3 punti in meno dei rossoblu del presidente Paolo Pradella, il Castelbaldo Masi, allenato da un altro mister veronese, Marco Tommasoni, terzo con 39 punti, e il Giorgione quarto più staccato a quota 33 punti. I più dicono che per le due formazioni allenate dai Brentegani, il 2020 potrebbe essere l’anno giusto. Per ora tutto sta filando nella maniera giusta e dispongono di due rose di giocatori che è un lusso per la loro categoria. Tuttavia sappiamo tutti che nel calcio per vincere ci vogliono molte componenti e fra queste anche una buona dose di fortuna.
In ogni caso le imprese non nascono mai per caso. I due mister Brentegani sono tecnici che hanno fatto dell’intraprendenza e della dura programmazione il loro credo. Allenano con profitto i giocatori che la società gli mette a disposizione aggiungendo, anno dopo anno, dei calciatori di loro fiducia che conosco bene e che si adattano alla perfezione al loro modulo di gioco. Sono due mister con tanta umiltà, poche interviste e parole misurate, mai sopra le righe, per loro parlano i risultati e le prestazioni positive delle formazioni da loro allenate. Sanno ben gestire dei giocatori che spesso vengono al campo per allenarsi dopo una dura giornata di studio o di lavoro. Il loro motto da infondere negli allenamenti è unico, “divertirsi e divertire” per poi dare il massimo in partita”. Certo che nell’arco di un campionato non mancano mai le variabili, gli infortuni, i giocatori che non riescono o non possono dare sempre il massimo, un pizzico di sfortuna e a volte delle decisione arbitrali che possono cambiare il corso della partita.
Ma il tecnico di ogni squadra deve andare avanti imperterrito, possibilmente senza pause, e saper rialzarsi dopo una caduta reagendo subito dopo essere incappato in un risultato negativo. “Ci stiamo godendo il momento magico – dice Paolo -, e lo stesso sta facendo la squadra di mio fratello Giuseppe, entrambi andiamo avanti giornata dopo giornata senza fasciarci la testa. Sappiamo che abbiamo a disposizione due buone squadre, ma conta anche la fiducia e la tranquillità con la quale ci stanno facendo lavorare le nostre rispettive società. Chi si ferma è perduto! Noi vogliamo alzare sempre più l’asticella ma le nostre avversarie non mollano mai”.
Domenica prossima, nel campionato di Eccellenza, il Sona calcio allenato dal “Beppe” andrà a giocare sull’ostico campo del Team Santa Lucia Golosine di mister Andrea Scardoni che è alla disperata ricerca di punti salvezza, una gara ardua e difficilissima fra due squadre con obiettivi ben diversi. I padroni di casa del presidente Giuseppe Bettini sperano di fare lo sgambetto alla capolista per cogliere tre punti d’oro, siamo sicuri che il massimo dirigente sarà trepidante a bordo a campo a tifare gli “aquilotti biancoblù”. Ma farà senza dubbio la stessa cosa il presidente del Sona Calcio Paolo Pradella perchè il primo posto deve essere ancora una volta blindato. Stesso discorso per il Pastrengo di Paolo, che sarà impegnato in casa del sant’Anna d’Alfaedo di mister Mauro Pia che sta cercando di togliersi dalla zona play-out. Due gare da prendere con le pinze cercando di non sottovalutare l’avversario.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it