Umiltà e determinazione per cercare di dare il proprio contributo alla causa del Vigasio del presidente Cristian Zaffani. Marco Pacione, ex professionista e proficuo attaccante in serie A, vuole rimanere ancora a lungo nel mondo del calcio. Ora a cuore il Vigasio e dai biancazzurri, nel difficile campionato di Eccellenza, si aspetta un buon girone di ritorno. “Abbiamo giocato un girone di andata del girone A sottotono dove abbiamo incontrato delle difficoltà – sottolinea Marco Pacione -. Ma ci può stare in una categoria come questa dove devi sbagliare poco o nulla. Abbiamo fatto esperienza ed ora siamo carichi per il futuro. Ci aspetta un 2023 ed un girone di ritorno dove vogliamo trovare un trend positivo e proporre un gioco proficuo ed interessante. Poi, come sempre, sarà solo il campo a dire se abbiamo percorso la strada giusta”. Dopo 18 gare giocate la Clivense S.M. di mister Riccardo Allegretti guida la classifica con 38 punti già in tasca, frutto di 11 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte. Ma non demorde l’Ambrosiana di mister Paolo Corghi che insegue i biancazzurri a sole due lunghezze di distanza.
Per il diesse biancazzurro entrambe le formazioni sono accreditate alla vittoria finale: “Clivense ed Ambrosiana non le scopro certamente io! Hanno l’organico e la caratura per poter vincere il campionato. Ma, come dico sempre io, il girone di ritorno è quasi sempre ben diverso da quello di andata. Entrano in gioco altre variabili ed è di sicuro un torneo diverso…Staremo a vedere! Vedo molto bene il Bassano di Ezio Glerean, mister esperto che ha allenato anche nei professionisti, vedi la favola del Cittadella”. Intanto la società biancazzurra si è mossa nel mercato di riparazione. Sono arrivati il centrocampista Mattia Falchetto dal Ciliverghe, squadra bresciana di serie D, il difensore centrale Luca Magliano dall’Insieme Formia e Nicola Boscolo dal Giorgione. Tre pedine importanti a disposizione del nuovo mister Filippo Damini (ex tecnico del Villafranca) arrivato da qualche giornata al posto di mister Simone Bentivoglio che a sua volta aveva preso il posto di Manuel Spinale che era partito alla guida dei “Guerrieri del Tartaro” ad inizio stagione. Pacione è contento dei nuovi arrivi: “Sono tre elementi importanti che possono dare maggiore qualità a tutta la squadra, stiamo operando per far arrivare altri due giocatori alla corte di mister Damini, un tecnico che si è inserito molto bene nel nostro ambiente e che ci può dare la scossa che volevamo”.
Ma dove può arrivare il Vigasio in questo difficile campionato? “Io mi auguro il più in alto possibile giocando con modestia e umiltà. Ma ci sono anche le altre rivali che stanno correndo molto forte. Ritengo che il Vigasio abbia il giusto potenziale per poter risalire in classifica. Starà al gruppo giocatori e al tecnico Pippo Damini tirarlo fuori nel ritorno per far decollare la squadra”. Quest’anno il 59enne Pacione ha accettato di fare il direttore sportivo del Vigasio dopo tanti anni di calcio professionistico dei quali non si possono dimenticare i 26 passati con il presidente del Chievo Verona Luca Campedelli. “Continuo a dire che quello che è successo al mio Chievo è qualcosa di incredibile ed ingiusto. Campedelli per me rappresenta un uomo generoso e vero, ha i suoi difetti, come tutti, ma è leale. Un grande amico, che, assieme alla sua famiglia, al Chievo Verona ha dato molto rimettendoci tanto. Non doveva andare così!”
Intanto Marco Pacione riprenderà a febbraio il corso che si tiene a Coverciano per diventare direttore sportivo professionista. “Adesso sto passando le festività nella quiete abruzzese assieme ai miei parenti. Sto ricaricando le pile per cercare di vivere, con il mio Vigasio, un girone di ritorno scoppiettante. Avevo già fatto il corso da diesse, poi interrotto, 15 anni fa con dei compagni di corso come Tare (oggi alla Lazio) e Paratici, che lavora in Inghilterra nel Tottenham. Adesso sono di nuovo sul pezzo e voglio nell’anno nuovo portare a casa il diploma”. Nato il 27 luglio 1963 a Pescara, Marco Pacione, ruolo attaccante, è cresciuto nelle file dell’Atalanta, per voi vestire le casacche in serie A di Atalanta, Juventus, Hellas Verona, Torino, Genoa, Reggiana e del Mantova in serie C1. A 31 anni, per un serio infortunio, è costretto a chiudere prematuramente la sua carriera nel mondo professionistico dopo aver collezionato 151 presenze e 21 reti segnate in serie A, e 118 presenze e 35 reti in serie B. “Il calcio mi ha regalato un vortice di emozioni e tanti amici. Ho gioito e sofferto e mi sono tolto delle grandi soddisfazioni. Sono cresciuto come giocatore e come uomo. Dal 5 ottobre di quest’anno sono il direttore sportivo del Vigasio dove con attenzione e professionalità voglio dare il mio apporto, a questo sodalizio, che è animato da profonda passione ed amore per il calcio dei dilettanti. E’ un club ben guidato dal presidente Cristian Zaffani che ci mette sempre l’anima per la sua squadra”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it
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