lunedì, 25 Novembre 2024

Oggi

Come cambierà il nostro calcio il CoronaVirus?

Ci aspetta una nuova stagione difficilissima dal punto di vista sanitario ed economico

Una cosa è certa, il CoronaVirus ci ha cambiato e ci cambierà nelle nostre abitudini e nella vita quotidiana. Il lock down, che stiamo osservando da tanti giorni, ci protegge dal contagio del virus e ha fatto respirare, con il passare delle settimane, i medici ed il personale sanitario impegnato negli Ospedali dall’inizio della pandemia, pieni di pazienti colpiti dal terribile Covid-19. Oggi gli Ospedali, per fortuna, cominciano ad essere meno “affollati”. Adesso la situazione sembra un attimino meno pesante, per quanto riguarda i nuovi ricoveri di persone in terapia intensiva dei nostri nosocomi, ma i morti sono sempre tanti, ma, nella stessa maniera, anche i guariti. Tutti si interrogano sulla probabile riapertura dopo il 2 maggio del territorio italiano. Di certo le misure restrittive continueranno con rispetto della distanze tra le persone e mascherina e guanti obbligatori, lo scenario non sarà per niente idilliaco. Ma è assolutamente indispensabile, sperando che al più presto si trovi la cura pronta a debellare e guarire le persone colpite dal CoronaVirus. Anche lo sport, ed in particolare il calcio, si chiede come ripartire nel mese di giugno. La serie A e B, visti gli enormi interessi economici in ballo, preme per ultimare i rispettivi campionati. In che maniera al momento non si sa, visto che le soluzioni che sono al vaglio di chi governa il calcio. Ma i nostri campionati dilettantistici che fine faranno. Probabilmente si adegueranno alle decisioni del calcio maggiore. In questi mesi ognuno, in maniera giusta, ha detto la sua: presidenti, dirigenti, allenatori e giocatori. Giocare le ultime otto gare che mancano nei mesi di giugno e luglio, oppure congelare le attuali classifiche con la prima in classifica che passa alla categoria successiva e l’ultima che retrocede e la disputa dei play-off tra le seconde e le terze classificate in gare di andate e ritorno. La Figc del Veneto sta studiando le soluzione possibili, ma al momento non si è ancora pronunciata. Crediamo che il mese di maggio sarà fatidico per capire le sorti dei nostro campionati.

Il CoronaVirus ha colpito duro. Tornare a giocare sembra complicato e quasi impossibile. Le norme sanitarie nei dilettanti, visti i costi da sostenere, dall’Eccellenza fino alla Terza categoria sono proibitive. La Figc dovrà studiare nuovi progetti, come far giocare per un bel pezzo le gare a porte chiuse, senza pubblico sugli spalti. Oppure misurare la temperatura corporea da un medico della Figc, prima della disputa delle partite. Capiamo bene, visto che il calcio è uno sport di contatto, e proprio il virus prolifica attraverso le goccioline che si possono propagare tra un individuo e l’altro a vicinissima distanza. Ma i problemi non sono certamente finiti qui. Molte società sportive spariranno dalla circolazione in mancanza di risorse economiche. Davanti ad una crisi causata dal virus, ormai globale, gli sponsor non avranno più soldi da investire nelle squadre di calcio del loro paese. Senza pubblico mancheranno i soldi degli incassi delle partite, vitali per molte società per pagare le bollette, i trasporti, il servizio lavanderia, e cosi via. Molti ragazzini e le loro famiglie, visto la paura per il virus, non si iscriveranno e le tasse associative non saranno più ingenti come una volta. Da qui l’attività di base e le scuole calcio e tutti i settori giovanili risentiranno della grave situazione economica attuale. La passione dei nostri presidenti però potrà fare la differenza ancora una volta. Siamo certi che nasceranno nuove idee per proseguire l’attività sportiva. Costituendo prime squadre sempre più giovani, con più elementi provenienti dagli Allievi e dalla propria Juniores. Il dado, per fortuna, non è ancora tratto. Chi ama veramente il calcio ed i nostri ragazzi, non si arrenderà davanti a nulla. Potrà iniziare un nuovo ciclo, legato alla pura passione, da veri giocatori dilettantistici a pane e salame.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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