sabato, 15 Marzo 2025
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Lucio Alfuso torna alla presidenza del Pescantina Settimo.

Il più alto grado di coraggio è scegliere se stessi. Lo ha sempre fatto Lucio Alfuso tornato dopo un anno sabbatico alla guida da presidente dell’ASD Pescantina Settimo di Promozione. Sereno e pacato al termine di una dura giornata lavorativa, ci dice: “Innanzitutto desidero ringraziare l’ottimo lavoro dell’amico Moreno Ronconi che mi ha sostituito in maniera eccellente, malgrado all’inizio del suo mandato, abbia dovuto affrontare le conseguenze di un grave incidente stradale. Malgrado ciò non ha fatto mancare la sua guida alla Società”. Sul suo ritorno Alfuso dice: “Ritorno perché fortunatamente ora i miei impegni professionali mi consentono di nuovo di essere presente sul territorio e quindi posso nuovamente dedicarmi pienamente a questa mia grande passione. Riprendere il mio ruolo nell’ASD Pescantina mi stimola e mi riempie di orgoglio. La famiglia rossoblù si sta allargando ed entreranno nuove figure che faranno la loro parte e ci aiuteranno a migliorarci giorno dopo giorno”. La prima squadra del Pescantina Settimo attualmente occupa l’undicesima piazza in graduatoria. Dopo 24 turni di campionato, la squadra guidata da mister Alberto Facci ha raccolto 31 punti, frutto di 8 vittorie, 7 pareggi e 9 sconfitte ed è a +2 sulla zona play out. “Ho cercato di seguire in maniera distaccata il suo percorso, ma non è mai mancata l’occasione per dare un’occhiata a cosa combinavano alla domenica i ragazzi”.

Alfuso è abbastanza soddisfatto del cammino dei rossoblù: “Alcuni di loro sono ragazzi che conosco da anni perché sono cresciuti nel nostro settore giovanile, altri sono nuovi e comunque credo che il gruppo ce la stia mettendo tutta. Confido che mister Alberto Facci, tecnico esperto e capace, possa portare questo gruppo giovane ed emergente al più presto alla salvezza e alla permanenza in Promozione”. Quali sono i programmi per questo nuovo mandato da Presidente? “Il calcio sta cambiando sotto vari aspetti. Le Società di calcio, vuoi per le riforme dello sport, vuoi per i vincoli fiscali amministrativi, devono considerarsi vere proprie aziende, con una struttura ed un’organizzazione che non può più prescindere dalla presenza dei volontari, che sono certo una parte importantissima, ma da soli non bastano più, perché in certi settori amministrativi, finanziari e sportivi, servono ora anche figure professionali se non professionistiche. La crescita di una società deve essere, nei limiti che ognuno ha, costante anno per anno. Io, e tutte le persone della famiglia rossoblù, siamo convinti che la valorizzazione del settore giovanile sia il miglior percorso da seguire, per far crescere i giovani e per dargli, perché no anche la possibilità di far crescere qualitativamente anche la nostra Prima Squadra. Per far ciò lavoreremo su molteplici opportunità di crescita da proporre ai nostri giovani, cercando di evitare situazioni di criticità legate alla qualità degli impianti, alla preparazione e la formazione dei tecnici o alla smania di anteporre tempi e risultati al lavoro di crescita che deve partire dal basso”.

“L’obiettivo – continua Alfuso – è quello di far vivere la Società alle famiglie il più possibile, coinvolgendole in nuove iniziative, di cui è presto parlarne. Credo che comunque questi siano i desideri di tutte le società dilettantistiche e che come me ci siano centinaia di Presidenti che si pongono questi obiettivi. Quindi ritengo che non servano proclami o promesse, ma che ci sia soltanto da lavorare sodo con sudore e passione, cercando di migliorarsi anno dopo anno. La nostra storia ci impone e ci ricorda ogni giorno chi siamo e cosa rappresentiamo nel palmares veronese e veneto. Questo non deve essere un peso ma un orgoglio da portare avanti con la consapevolezza che il calcio è un gioco ma che per divertirsi bisogna saper giocare bene!” Ci sarà un dialogo con l’amministrazione comunale per le strutture e gli impianti? “Certamente, in vent’anni l’ho sempre fatto. Con certe Amministrazioni ho parlato spesso la stessa lingua, con altre talvolta lingue diverse, ma anche con quest’ultime qualche punto d’incontro si è sempre trovato. Vedremo che risposte avremo dall’attuale Amministrazione, che è guidata da un Primo Cittadino di giovane età in cui dobbiamo aver fiducia. Voglio ricordare che nel nostro Paese, non esistiamo solo noi, ma esiste un’altra realtà calcistica che si chiama Team San Lorenzo, e credo che, cugini, non cugini o campanilismi di altre epoche, di fronte a necessità logistiche e di far fare sport a bambini e ragazzi del nostro paese, lascino il tempo che trovano. Non dimentichiamo che abbiamo delle forti responsabilità di educazione e di trasmissione di valori sani che devono essere dati in maniera indispensabile ai giovani e tutto ciò lo metteremo nel nostro progetto formativo”.

Ma quando vedremo il Pescantina tornare in Eccellenza come in passato? “Credo che le categorie siano come andare in un bel ristorante. Più sale il livello e più serve un bell’abito e soprattutto devi poter affrontare dei costi che sono talvolta importanti. E’ inutile andare in certi ristoranti se non puoi permetterti neppure l’acqua o cercare di improvvisare dalla prima gara di campionato e fare trenta domeniche di agonie! Facendo ciò deprimi te stesso, l’ambiente ed i ragazzi. Certe categorie vanno affrontate con rose attrezzate, fatte da giocatori di esperienza e di valore e con giovani preparati e quindi con qualità importanti. Quindi diamo tempo al tempo, facciamo le cose con calma e senza fare voli pindarici. Cresciamo sia di Prima Squadra che di Settore Giovanile e poi con tanta umiltà potremo anche tornare in certi campionati. Oggi sarebbe fuori luogo, sicuramente un azzardo e rischieremmo di fare brutte figure, mettendo in difficoltà il percorso di crescita dei nostri giovani calciatori, che fino ad oggi stanno facendo molto bene. La nostra Società è sana, si sta ulteriormente rafforzando, ma per oggi pensiamo alla nostra “cantera” e poi domani andremo a conquistare posti al sole. Progettiamo, lavoriamo con pazienza e crediamo in noi stessi e così ci divertiremo”.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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