Sempre più avvincente la corsa-scudetto, oppure in clamoroso calo di aspettative? Noi optiamo per la seconda ipotesi, in quanto regna sovrano il grande equilibrio tra la capofila Castelnuovo (a 38) fino – supponiamo noi – all’A.C. Cologna Veneta e al Pedemonte, appaiate al 6° posto sul trespolo dei 31 pioli. Ancora una volta – dopo i tre rigori negati in una stessa gara al “panzer” nogarese, il mantovano Andrea “Il Talebano” Badalotti -, ebbene, il brasiliano portiere del Castelnuovo guidato da mister Alessandro “barba alla greca” Vecchione – l’anno scorso in forza al Vigasio – Luiz Carneiro Dal Bosco (2003), opponendosi alla grande dal plotone di esecuzione degli 11 metri al “cecchino” di turno (in questo caso Alessio “Spartaco” Soave da Perzacco di Zevio, classe 1992 – salva la propria porta e la leadership dei nero-verdi del basso Benaco. Si è giocato sul sintetico del Sant’Elisabetta, in rione Santa Lucia, ma, la prima vera preoccupazione degli “aquilotti” bianco e blu rionali era quella del “primo non prenderle”, oltre a quella di sognare il sorpasso in vetta. Anche perché il calendario prevede la trasferta del Team di mister Alessandro Ghirigato – domenica prossima 16 febbario – in quel di Isola Rizza, avversaria che aveva violato il “Sant’Elisabetta” (per noi dovrebbe chiamarsi il “Luciano Giglio”) – 0 a 1 – nel recupero di sabato 21 dicembre, rigore trasformato da bomber Matteo Badia. Castelnuovo, dunque, a 38, a 37 il duetto – non di Prosecco Valdobbiadene -, ma quello formato dallo stesso Team S.Lucia Golosine e dagli isolarizzano-roverchiaresi. E, gli “spallini del Piganzo”, ieri, sul proprio impianto di via Sabbionare, sono stati messi lungamente alla frusta da un determinato PescantinaSettimo, allenato da mister, il dr in Economia e Commercio, Alberto Facci, fratello maggiore di Mattia, ora preparatore dei portieri al servizio del Mantova. Pescantinesi in vantaggio con l’ottimo centravanti Enrico Rossi, classe 2000, su punizione, la quale va a incocciare l’arto inferiore di Federico Bresaola, classe 2006, ex Chievo di Serie D, per poi toccare il braccio dello stesso difensore (n.3) cadeglioppino, e negando così involontariamente la parata all’estremo difensore di origini spinimbecchesi, Andrea Negri, classe 1988. Ottimi i bianco-rosso-blu ospiti Giacomo Rodighieri (classe 2002, 11 sulla maglia), capitan Enrico Callino (ex poli-virtussino, classe 1993, raggiunto da un rettangolino giallo) e il 2004 Giacomo Brunelli (il n.7). Rosso comminato ad Elia Quagiotto (2003) e “spallini del Piganzo” che con fatica e all’ultimo fiato pervengono al pareggio nella più odiosa delle opportunità – il penalty -, ma, che ricalca, però, dentro l’area piccola stavolta – il piede-braccio precedentemente toccato da Bresaola. Freddo come un chirurgo, il bisturi calibrato (rasoterra molto angolato alla destra del dirimpettaio Andrea Ferro, classe 2003) dal “monaco di Bose”, al secolo bomber Giacomo Boseggia, entrato da una mezzoretta di gioco, non solo anticipa di un nonnulla il triplice fischio finale, ma consente alla “molto educata e sempre presente” mamma Paola – insegnante elementare, di origini trentine – di poter nuovamente voltare quel capo che scaramanticamente e per pathos si è abituata a voltare al figlio quando egli si appresta a questa “extrema ratio del gol”: il rigore, appunto. Ci è molto piaciuto Nicolò “sorriso Durban’s” Rossignoli: l’ex Caldiero, classe 2002, ha pennellato traversoni e battuto corner a go-gò, dando fondo a tutta la sua benzina e confermandosi un “anarchico della fascia”, al punto – per il suo troppo daffare in campo – si è beccato la 5^ ammonizione, che gli farà fare da turista in tribuna la prossima domenica, quella che vedrà arrivare in riva al Piganzo proprio la pari classificata Team S.Lucia Golosine. Ma, anche il mancino, a lungo ex Chievo – “Bresaola” non ha fatto male: a lui non di certo manca né il sinistro né la buona cattiveria agonistica: se c’è da entrare, lui non si fa problemi, anche – vedi Santa Lucia – se rischia ogni volta di suo. Bene anche Mattia Bertazzoni, con l’8 sulla schiena: il giocatore prelevato dal Mozzecane si è dimostrato all’altezza dei compiti che mister Claudio Berlini gli ha chiesto di fare.
Brutto ruzzolone – 3 a 0 – del San Giovanni Lupatoto – ora 4° a 36 – di mister, il pluridecorato Fabrizio Sona, in casa del Valpolicella guidato da Mattia Paiola: i bianco-rossi ospiti vengono “ubriacati”, ammaliati, da un Maicol Bonetti d’annata 1991 (doppia per il mozzecanese ex Real Valpolicella). Ma, il primo assaggio di buon Valpolicella, alla pari del pomo donato ad Adamo dalla conturbante Eva, lo serve Francesco Perina, classe 1992. Arrampicante, “Come l’edera”, non il motivo che al Festival di Sanremo fece conoscere al popolo italiano la grande voce e figura – suo anche il testo – Nilla Pizzi, anno 1958, questo Baldo Junior Team di mister Paolo Corghi, trainer di ben altre categorie, il virgiliano. Baldo, come l’Etna, il quale continua ad eruttare vittorie: ieri, l’ultima, ottenuta sul sintetico di Cavaion – 3 a 0 – e rifilata a quella Belfiorese del sambonifacese coach Flavio Carnovelli, “Belfio”, la quale dopo un buon risveglio, in coincidenza con il cambio del manico, si è messa a disegnare nel cielo della Promozione piroette (su e giù) – a mò delle gloriose Frecce Tricolori – vanto della nostra Aeronautica Militare. Per i montebaldini hanno esultato: Andrea Biasi, “bocia del ’99”, il caprinese centravanti Francesco “Vitel” Tomé e il 1997 Federico Paluzzano. Al “Leo Todeschini”, a causa del maltempo, non va in onda la sfida Zevio (mister è Andrea Annechini) -Nogara Calcio (mister è Andrea Scardoni). Sull’impianto di via PontePitocco, il tanto atteso quanto caloroso derby – quello tra il Bevilacqua di mister Nicola Corestini e l’A.C. Cologna Veneta del trainer lupatotino Matteo Girlanda, sorride a rischio del dialettale “stracaganazze”, ovvero, di sofferenza mandibolare (tanto risulta pingue il bottino a favore: 5 a 1 de “El Bevi” del presidente Davide Furlani) a favore dei padroni di casa. Per la “Cremonese della Bassa”, mai così festoso terzo tempo di fine gara, doppia del fantastico realizzatore Jonathan Guglielmetti (2002), rigore trasformato dal “leone senegalese di Este di Padova”, al secolo Fall Bara, l’ex professionista Edoardo Pavan (1998) ed acuto di Giovanni Bonini, classe 2004. Importante l’apporto alla vittoria ed ai compagni di scuderia dato da Enrico Coraini, trequartista di grande qualità, classe 2005, un atleta che può calcare ribalte superiori all’attuale. Per i “giallo-blu del mandorlato” andato in briciole ieri pomeriggio, ha firmato il gol della (magra) consolazione Nicolò “Ludovico il” Moro, classe 1999. Risorge l’Audace calcio del “master chef”, mister Matteo Biroli: al “Ciresa” di Dossobuono, contro i giallo-rossi guidati da mister Giordano Rossi, i sanmichelati dominano la gara con quel loro secco, insindacabile 0 a 3, griffato dalla doppietta di bomber Luiz Henrique Herber (1996), e successo pieno vidimato dal…”furioso” Orlandi, Alessio, 2004. Al “Paolo Maggiore” di Pedemonte, l’undici catechizzato da mister Stefano Paese condivide pane, salame e un bicchier di buon vino Farina, 0 a 0, con la Pol. Virtus Borgo Venezia di mister Enrico Fracasso. Dossobuono, sempre a guardare dall’alto verso il basso – 23 a 21 – i borgo-veneziani, appaiati dagli zeviani, costoro però con l’asterisco della gara rinviata ieri pomeriggio, quella contro il Nogara.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it