Con una forza 5 della Scala Mercalli (1-5), registrata ieri pomeriggio nell’impianto di via Sabbionare, in riva al Piganzo, si verifica la potente scossa nero-verde – che proviene dal lago di Garda – e che causa il ritorno in vetta del Castelnuovo di mister Alessandro Vecchione e del presidente Maicol Tinelli, e del diesse Alberto Zanolli, bomber caprinese, in Eccellenza con Rivoli ed Ambrosiana da giovanissimo. Lo Stato Maggiore della Virtus Verona di Borgo Venezia, capitanato dal suo vertice da Gigi Fresco, accompagnato dall’avvocato ceretano Luca Bronzato, raggiungono Isola Rizza, ma per vedere all’opera “l’enfant prodige” Luca Quintarelli, classe 2004, il centravanti delle meraviglie che appartiene alla scuderia dei “castellani del basso Garda”. Ma, la punta – con l’11 sulla maglia – viene ben imbrigliata dalla grande esperienza dello stopper isolarizzano, Andrea Isolani, di 10 anni meno giovane. Ma, a nostro parere, per quanto fatto vedere in campo, potrebbe aver soddisfatto l’occhio del massimo dirigente ed allenatore virtussino, alla ricerca di un altro “miracolo” Andrea Nalini (prima in A con la casacca degli “squali” del Crotone) e Carlo Faedo, classe 1999, ora al Padova, ma passati entrambi dal “Gavagnìn- Nocini” (anno di fondazione, il gennaio 1970), ed entrambi in serie C. “El Quinta” resta nel nostro panorama dilettentistico il centravanti più gettonato, capace di svariare e di calciare sia di destro che di sinistro, e di avanzare – cosa rara – a testa alta, palla al piede. “Abbiamo vinto una battaglia” ha commentato il diesse di Caprino Alberto “Abba” Zanolli “ma non abbiamo vinto la guerra! La scorsa estate, il mio presidente Tinelli, mi ha chiesto di migliorare il rendimento dei suoi giocatori, credo che siamo sulla buona strada, ma, da qui ad esultare passano ancora tante gare e tanti punti!”
Il big match ha attirato osservatori anche di altri club di serie C: peccato che non sia andata in onda la miglior IsolaRizza Roverchiara di mister Claudio Berlini, il quale ha dovuto rinunciare al “guardiano dei pali” Andrea Negri, diventato martedì sera scorso padre della bella bimba Ludovica, con i difensori Matteo Ghisi (anche lui, prossimo alla paternità, di un bimbo, però, e ieri squalificato e ad Andrea Cerchier, in tribuna a fargli compagnia, e con un altro difensore “Braccio di ferro” Luca Peroni alle prese con l’influenza che ha allettato quasi un milione di italiani e che non ha ancora raggiunto il suo picco). In porta, per gli “spallini del Piganzo”, è andato Leonardo Bonadiman, un ragazzo classe 2004, ex Vigasio, alla pari del suo estremo dirimpettaio ieri pomeriggio il vulcanico “Signor para-rigori” (3 in una gara soltanto al “Talebano” Andrea Badalotti, la più prolifica bocca di fuoco del Nogara Calcio), Luiz Carneiro Dal Bosco, classe 2003. Leonardo aveva – nelle altre 3 gare in cui è stato alternato a Negri – fatto vedere egregie cose (nel 4 a 2 contro la Pol. Virtus B.V., e a Zevio, 1 a 2 per i “biancazzurri della scrofa”) – ma, il giovane studente di Scienze Giuridiche è rimandato ad altri test probanti, per poter esprimere il suo grande talento. Ottimo, caparbio, inarrendevole l’ex Caldiero, e “sorriso Durban’s” Nicolò Rossignoli, classe 2002, con il 7 sulla schiena. Sempre sopra la sufficienza la roverchiarese “Diga umana” Matteo Crivellaro, pugnace, combattivo Filippo Pernigotti, l’ex Alba Borgo Roma, classe 2005. Sta rientrando in forma – ieri in panca – Federico Bresaola, classe 2006, un ragazzo tenace nei suoi interventi in fase di contenimento, in fase di guarigione dopo l’infortunio subito il 21 dicembre al “Santa Elisabetta” di Santa Lucia. Un atleta non inferiore come “interventista sulla palla” del ronchesano, il fulvo Alessio Pellizzari, classe 2004, ex virtussino. Capitolato solo dal dischetto gessato degli 11 metri, ben spolverato da “El Duca”, al secolo il dottor in Odontoiatria, Michel “Platini” Visentini, classe 1991, nobiluomo anche fuori dal campo (l’abbiamo visto porgere a un avversario, a fine gara, il suo avanguardistico puli-scarpini! Gesto, tra l’altro, ripetuto anche qualche altra domenica fa). Il Castelnuovo ha espresso un bel calcio, con giocatori che la pelota la conoscono bene: ci riferiamo a Filippo Tanaglia, al vice-capitano Edoardo Righetti (ex Villafranca), al 1999 Lorenzo Dentale, al mitico Alex Sabaini (1989, anche lui ex Villafranca), all’ex Oppeano, “El Vivi…e lascia vivere, meglio, lasciami segnare!” Luca Viviani (autore della doppia), a un fantastico n.7 Enrico Bignotti, classe 1992, il quale aveva fatto il solletico alla faccia inferiore della traversa, prima che questa traballasse definitivamente altre 5 volte, ed ha posto la sua impronta sul cuoio una volta. Doppio giallo comminato a Lucas Henrique Belem (no, Belen, oh!) Nacarato, terzino sinistro ospite. Impietoso sotto rete (sua l’altra doppietta fatta crepitare) l’ex Ambrosiana Hatim Sadif.
S’interrompe così la lunga striscia di risultati positivi degli isolarizzani (11 gare consecutive senza sconfitte ed imperlate da 10 vittorie), e lo sfavillante scettro del comando passa, a mo’ di una luccicante staffetta ai larghi trionfatori del Castelnuovo in riva al Piganzo: il rapporto è ora di 36 a 35 per i neo-capolisti). Al “Giobatta Battistoni”, incredibile capitombolo del San Giovanni Lupatoto del pluridecorato trainer Fabrizio Sona: 0 a 1 ed a eruttare zampilli di gioia è il Baldo Junior Team del mantovano “fantino” Paolo Corghi, pronto a riscuotere, all’85° minuto, il “bonus autorete” dal numero 3 lupatotino, il classe 1994 Leonardo Lipizer. Si acquartiera al 4° posto, a 30 freccette, il Team S.Lucia Golosine di mister Alessandro Ghirigato, ieri “pirata” – 0 a 1 – al “Remo Soave” di Nogara, in casa dei “cosacchi bianco-rossi del Tartaro” implotonati dal “sergente dei marines”, il sanmartinese Andrea Scardoni. Il tiro da 3 punti di sapore cestistico lo scocca l’elegante Andrea Varano: ragazzo dalla faccia pulita, l’atleta raldonate si presta volentieri anche da realizzatore, oltre che da rifinitore. Nogara da benedizione di Lourdes: il gruppo è ben orchestrato da mister Scardoni, ma ci vorrebbe una bella risottata per tirar su la pettorina in settimana, in quanto quel piatto amorevolmente cucinato da Enrico, Mario, Fabio e da “El Vice” non può fungere altro che da ottimo ricostituente. Il braccio di ferro tra la Belfiorese di mister Flavio “Arrigo Sacchi” Carnovelli, sambonifacese doc, e l’A.C. Cologna Veneta del lupatotino coach Matteo Girlanda – amicissimo di mister Cristian Soave – non poteva produrre alcun vincitore, in quanto entrambe le compagini stanno attraversando un ottimo momento. Per cui, al gol messo a segno dal ceretano Alberto Berardo, classe 2005 il molto stilé (raffinato e composto in campo e fuori dal campo”!) avanti biancazzurro, fa da gioioso contraltare – al 93° minuto, gulp! – l’ex “enfant prodige” delle giovanili dell’Hellas Verona, il polesano Diego Benardinello, classe 2001.
Sull’impianto di via PontePitocco, a Bevilacqua, i grigio-rossi di mister Nicola Corestini, “bestia nera” sia dell’IsolaRizza Roverchiara che della stessa neo-capolista Castelnuovo, in vantaggio grazie alla “gazzella senegalese” Fall Bara, si vedono, sempre nel primo tempo, raggiunti dal rigore messo in banca dal più prolifico dei bomber a disposizione del mister-cuoco di alto bordo Matteo Biroli, ossia da Luiz Henrique Herber, classe 1996. In borgo Venezia, risultato ad occhiali cristallizzati dal ghiaccio – 0 a 0 – tra la Polisportiva Virtus di mister Enrico Fracasso e il PescantinaSettimo di mister, il dottor Alberto “Sottile” Facci. Quart’ultimi alla scaramantica boa n.17, a -2 dall’A.C. Zevio di mister Andrea Annechini e di mister Luca Pellizzari, vittorioso, ieri, al “Leo Todeschini” per 2 a 0 alle spese del Valpolicella di mister Mattia Paiola. A bersaglio pieno, l’ex Belfiorese Giuseppe Leso (2003), imitato al 91mo da Napoli “secondo estratto”, ossia Filippo, classe 2005. Insomma, i bianco-neri del presidente Giorgio Scandola viaggiano bene nella direzione Bari (Riccardo, classe 2005, ex AlbaredoRonco) – Napoli. Linee – quelle di Bari-Napoli e vicerversa, servite alla grande dal rientrato “Pulcino Mahgrebino”, al secolo Youssef El Qorichy, classe 1996, e dal “Cormorano del Maghreb”, il cugino El Alami Afyf (22-12-1996), con quel suo disperato grido “Direttoreeee!” dopo un volo causato da un atterramento provocato dagli avversari di turno. Al “Paolo Maggiore”, il semaforo verde scatta – 1 a 2 – a favore dell’Olimpica Dossobuono di mister Giordano Rossi. Due squadre dotate di bel gioco, con il bomber pedemontano Enrico Rizzi (1999) sempre in festoso ed azzeccato agguato nell’ area di rigore avversaria, ma con i giallo-rossi “olimpici” nella ripresa in discesa grazie ad Alessandro Zanotto (gol all’incrocio!) e ad Andrea Multari, classe 2003.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it