E’ davvero l’Isola più felice, soprattutto all’indomani del “colpaccio” – 0 a 2 – sferrato al “Giobatta Battistoni”, in casa di un San Giovanni Lupatoto di mister Fabrizio Sona, che incrocia il semaforo rosso per la seconda volta consecutiva dopo sette giorni fa a Castelnuovo. Una vittoria e una pratica, quella lupatotina, già archiviata nei primi 20 minuti da buon notaio qual è il mister dei “biancazzurri del Piganzo” neo-capolisti, il dr Claudio Berlini, (“l’olandese volante” per via del suo gioco impartito ai suoi musici) al termine del primo round, dopo l’uno-due confezionato da Matteo Badia, classe 1999, davvero in ritrovata performance. Sul primo potente tiro, c’è la compartecipazione di un Tommaso Anderloni non propriamente preciso nell’intervento difensivo, visto che la sfera gli è sbattuta addosso prima di accarezzare il palo interno ed insaccarsi. In contropiede, invece, il raddoppio della punta isolarizzana doc, la quale attende sempre di giocare in coppia con “panzer” Giacomo Boseggia, ancora alle prese con un fastidioso infortunio. La buona circolazione di palla mostrata dagli isolani ha avuto la meglio sui lupatotini, protesi a verticalizzare per bomber Antonio Cardona, e con un Simone Vanzetta, lui difensore, unico a proporre assist per i compagni di prima linea Luca Lollato ed Alex Xeka, in grado di chiamare alla parata-miracolo l’estremo Andrea Negri nel cuore della ripresa. IsolaRizza Roverchiara ora che luccica sulla punta più alta dell’albero di Natale con i suoi 25 punti, con il respiro sul collo – a 24 – di quel Castelnuovo di mister Alessandro Vecchione (il “discepolo” Sandro ha sgambettato il “maestro” e pluridecorato Sona), in grado – domenica scorsa – di fare lo sgambetto ai lupatotini, ma, non di ripeterlo al “Paolo Maggiore”, in casa del Pedemonte di mister Stefano “Bel” Paese.
I bianco-rossi del vice-presidente e viticoltore Claudio Farina costituiscono – assieme all’attuale capolista – la sorpresa di questa dozzina di gare del Torneo. Ancora l’ing. Riccardo Testi, classe 1995, a prendere le giuste misure per i pedemontani, al successo grazie a Tommaso Ceretta, a una manciata di minuti al termine della pugna. Bomber Davide De Carli, direttamente dagli 11 metri, aveva riportato tra i “nero-verdi castellani” il verdetto sulla parità strizzando anche l’occhiolino all’ipotetico sorpasso, ma non aveva fatto i conti con uno straordinario, incontenibile Ceretta, estratto dal cilindro verso la metà della ripresa. Sul terzo trespolo, a 23 punti, rimane il San Giovanni Lupatoto, tallonato dal Pedemonte, a 22, mentre il Team S.Lucia Golosine di mister Alessandro Ghirigato viene accecato… (2 a 1) dai lapilli incandescenti fuoriusciti dal Baldo Junior Team del virgiliano coach Paolo Corghi. Non basta, agli “aquilotti” bianco-blu rionali del presidente l'”Elettrico” Giuseppe Bettini il gol in rimonta realizzato da Andrea Varano, classe 2002: sul sintetico di Cavaion sono gli urletti gioiosi emessi prima da Andrea Biasi (1999) e poi quello da Mattia Corsato (2005) ad…assordare i timpani del Team. Montebaldini, eh, ancora in ritardo sulla tabella dei pronostici stilati alla vigilia!
Tre punti che valgono il doppio per il PescantinaSettimo di mister Alberto Facci: 0 a 3 in casa del Valpolicella sottolineano il buon stato di salute attraversato dai vincitori, ma rimarcano la crisi di risultati dei valpolicellesi, i quali hanno congedato il trainer lupatotino Gianni Canovo sostituendolo con Mattia Paiola. L’attacco pescantinese brilla come un Rubino (Pierpaolo, classe 2003); ma, anche Simone Brunelli (2004) e l’ex Valpolicella Enrico Rossi risplendono, sotto rete, di luce propria. Al “Remo Soave”, detto “El Ciba”, il Nogara di mister Andrea Scardoni è costretto a rincorrere – 2 a 2 – l’Audace calcio del mister-cuoco di alto bordo Matteo Biroli, in fuga verso la vittoria dopo l’uno-due festeggiato da Luiz Henrique Herber (1996) e da Enrico Dalla Mura, classe 1994. Complice anche una sfortunata autorete commessa al “capitano di lungo corso” Al Pia (1988), i “cosacchi del Tartaro” del presidente Gianni Frignani pervenivano al pareggio, indovinate con chi? Mah, sì, con “Il Talebano”, al secolo Andrea Badalotti, classe 1990, devastante anche quando è chiamato a mettere in banca il penalty assegnatogli. Al “Leo Todeschini”, l’A.C. Cologna Veneta – 0 a 1 – condanna al ruolo di “fanalino di coda” a 8 watt l’A.C. Zevio di mister Andrea Annechini. E’ un “giallo-blu” dal cognome importante, Luca Cera, classe 2005 – non nuovo a questo prodigio balistico – a firmare la condanna dei bianco-neri zeviani, già penalizzati dal precoce infortunio capitato alla forte punta “Zibì” Patrick Parol durante uno stacco acrobatico, ex anche A.C. Oppeano.
Il Cologna Veneta del trainer lupatotino Matteo Girlanda raggiunge alla scaramantica boa numero 17 il PescantinaSettimo, che domenica prossima ospiterà al “Pinarolli Stadium” la Pol. Virtus B.Venezia di mister Enrico Fracasso – “orfano” anche dell’infortunato Felice Rebbas -, non oltre l’1 a 1 interno dirimpetto alla Belfiorese del trainer sambonifacese Flavio Carnovelli. Borgo-veneziani, costretti subito all’inseguimento della “Belfio” dopo il momentaneo vantaggio siglato da Alberto Berardo, classe 2005. E’ Lorenzo Zambelli, classe 2002, ad afferrare, con il laccio e la perizia di un cow boy, l’avversario, anche se il portiere poli-virtussino deve aver vissuto un bel brivido lungo la schiena quando ha visto il cuoio calciato dal belfiorese Nikolic spolverare la traversa. Al “Ciresa”, l’Olimpica Dossobuono di mister Giordano Rossi – 2 a 1 – annacqua il Bevilacqua di mister Nicola Corestini. Inutile il tentativo di mettersi di mezzo del grigio-rosso Edoardo Pasqualini (2005), ovvero tra il gol segnato dal giallo-rosso “olimpico” Filippo Ferrari (classe 2003) ed Achraf Bouakou, classe 2001. L’undici del club della frazione di Villafranca del presidente Paolo Garonzi perfeziona l’opera di avvicinamento (il rapporto è di 14 a 16) nei confronti della più…alta “Cremonese della Bassa”.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it