giovedì, 14 Novembre 2024

Oggi

Mauro Faettini (Caprino) a 49 anni è sempre sulla breccia.

Il noto portiere dei nostri dilettanti, Mauro Faettini, il 17 ottobre scorso ha compiuto 49 anni ma è sempre sulla breccia. Questa estate, dopo aver chiuso l’esperienza al Valpolicella, ha accettato la proposta dei gialloblù montebaldini ed ha vestito una nuova maglia pronto a dare il massimo nella sua nuova avventura al Caprino nel girone A di Seconda categoria. Domenica scorsa, nell’ottava giornata di campionato, dopo un’aspra battaglia la sua squadra non è riuscita a battere in casa propria il Bardolino del direttore sportivo Stefano Giannico, squadra neo promossa guidata quest’anno da mister Mauro Tacconi. La gara si è chiusa 1 a 1 con gli ospiti in vantaggio al 14° del primo tempo con Alessandro Specchierla poi raggiunti dal forte attaccante ex Castelnuovo, il marocchino Mohammed Rkaiba già in gol 4 volte quest’anno. Un pareggio che relega il Caprino al 2° posto a -1 dalla Fumanese che ha vinto 2 a 1 a Bardolino contro la Cisano Juventina. “Una gara durissima e combattuta – afferma Mauro Faettini che domenica non era in campo avvicendato dall’amico 30enne Omar Montalenti – dove abbiamo avuto le nostre belle occasioni. Il loro gol dopo un quarto d’ora ci ha tagliato le gambe ma nel secondo tempo abbiamo ritrovato il giusto passo ed abbiamo pareggiato. Un mezzo passo falso ma niente paura, siamo sempre nei quartieri alti della classifica a lottare per il salto di categoria”.

E’ una società ambiziosa l’ASD Caprino del presidente Lino Maestrello e del figlio Davide che ricopre il ruolo di direttore generale. A mister Alberto Cipriani è stata affidata quest’anno una squadra ben attrezzata con l’obiettivo mai velato di provare a vincere il campionato. Dopo 7 gare disputate Faettini e compagni sono al 2° posto con 14 punti alla pari dei rivali del San Zeno Verona e del Sommacustoza, un terzetto agguerrito che insegue ad un solo punto di distanza la capolista Fumanese di mister Alberto Pizzini che finora cha raccolto 4 vittorie, 3 pareggi e nessuna sconfitta. Chi vincerà il vostro girone? “A Caprino si respira una bella aria piena di entusiasmo e c’è voglia di sognare. Secondo me, al momento, l’attuale classifica è veritiera. Fumanese, Caprino, SommaCustoza e San Zeno hanno tutte le carte in regola per raggiungere l’obiettivo. Mi ha fatto un’ottima impressione anche la Juventina Cisano, formazione quadrata, solida e di grande carattere. Voglio spendere anche una parola sul mio amico Andrea Gelain, che ha giocato con me ai tempi del Pastrengo, che sta allenando molto bene i granata del San Zeno Verona. Vedo che ci sa fare – e ride -. Poi aggiungo anche il BureCorrubbio di Manuel Bonazzi, un mister che tira fuori sempre il meglio dalle squadre che guida. Vincerà il campionato chi saprà dare continuità nelle proprie prestazioni, giocando in maniera incisiva lasciando poco spazio alle iniziative avversarie”.

E il Caprino dove può arrivare? “Noi siamo un gruppo che mischia l’esperienza di alcuni giocatori come io, Rkaiba e l’ex professionista Zamboni al talento di diversi nostri giovani cresciuti con il grande lavoro che svolge Michele Cossato, ex giocatore dell’Hellas Verona che è il nostro bravissimo team manager. La squadra è competitiva ma dobbiamo sempre rimanere concentrati sul pezzo perché nessuno ci regala assolutamente nulla. Faremo di tutto per rimanere nella parte sinistra della classifica e cercare poi lo sprint finale, poi a Maggio faremo il bilancio e vedremo cosa siamo riusciti a fare. Faccio un ringraziamento, attraverso la vostra testata che seguo sempre con grande interesse, alla società ASD Caprino che è guidata da persone serie ed innamorate di fare calcio nel paese. Non ci fanno mancare mai nulla e quindi noi giocatori abbiamo l’obbligo di ripagare chi ci segue con impegno ed affetto cercando di portare il Caprino il più in alto possibile”. Sei carico di energia e grinta in ogni stagione, qual è il segreto che ti fa giocare ancora a quasi 50 anni? “Ogni anno, quando finisce la stagione, dico che è ora di smettere – chiude il portiere dei gialloblù – ma poi ci ripenso e mi guardo attorno per trovare una nuova porta da difendere. Per me contano molto le motivazioni, la mia, quella dei dirigenti, dello staff tecnico e dei giocatori della squadra dove vado a giocare. E poi la passione per questo gioco non deve mai mancare”.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it
(Foto: Scatti Rubati)

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