Il suo nome è legato al balzo della Dorial – due stagioni fa – in Seconda categoria grazie ai suoi 22 centri, ed alla permanenza dello stesso club in Prima categoria in virtù dei suoi 11 gol realizzati nell’appendice dei play out. Quest’anno, Bruno Pascarella, classe 2000, cresciuto in un’altra squadra che ha conosciuto quest’anno la vittoria – l’Olimpica Dossobuono -, oltre che quello di realizzatore (13 marcature tra Campionato e Coppa: 11+2), si è ritagliato il prezioso ruolo di assist man (ben 23) con la maglia dell’Arbizzano del presidente Silvano Gasparato, neo promosso, domenica scorsa, in Prima categoria. “Quando” racconta “El Pasca” “la scorsa estate mi ha contattato il club valpolicellese, nelle figure del direttore generale Stefano Murari e del d.s. e mister Marzio Menegotti, dicendomi che avrebbero voluto vincere il Torneo e che io sarei stato il pilastro dell’attacco, ebbene, non ci ho pensato su due volte e ho detto di sì!” Hai anche accettato il ruolo di rifinitore, una figura che solo i veri addetti ai lavori ricordano. “Sono contento di aver dato il mio contributo al successo dell’Arbizzano, e di aver partecipato, con la maggior parte dei miei assist, all’esplosione di Davide Sacco, classe 2003, ex SommaCustoza. Un collega di reparto bravo e molto umile, ragazzo con molti margini di miglioramento”.
Un pacchetto offensivo, quello a disposizione di mister Marzio Menegotti, che ha annoverato autentiche bocche di fuoco, quali Kerron Adade, Denis Butucaru e Mario Di Cristo. “Mario è una punta di grande valore ed esperienza” ricorda Bruno “è arrivato a dicembre ed anche grazie alla sua presenza abbiamo capito che con una prima linea da categoria superiore il titolo potevamo farcelo sfuggire solo noi”. La ricetta del vostro successo? “Il gruppo, la sua coesione anche quando – fortunatamente per poco – non siamo stati al top delle nostre condizioni. Il destino ha voluto che anche i nostri più agguerriti rivali del Caselle hanno in contemporanea subito la loro leggera flessione”. Quand’è che avete creduto di potercela fare? “Quando abbiamo vinto là da loro – 0 a 1 -, match-winner Davide Sacco: il ritorno – finito 0 a 0 – è stata una gara troppo abbottonata perché troppo sentita e ragionata. Già al termine del primo scontro diretto, avevamo percepito che nessuna avversaria era superiore a noi. Il nostro gioco ama partire da dietro per verticalizzare verso la prima punta, pronta a scaricare per il tre-quartista, alla fine ci ha premiato, ci ha dato ragione nei confronti di un avversario – il Caselle – molto forte sulla fisicità, sull’agonismo -, il quale merita i più sinceri complimenti per averci tenuto testa fino all’ultima tappa”.
Oltre al calcio, la grande passione di bomber Bruno Pascarella è quella di tagliare i capelli: “Ho conseguito il diploma (durata 4 anni) di Scuola per parrucchieri Uniklef, ma, non mi sono mai potuto applicare pienamente perché il mio sogno è quello di avere un’Atelier tutto mio. Oggi svolgo il lavoro di corriere per un colosso della distribuzione”. Hai sfoltito la zazzera a qualche tuo compagno dell’Arbizzano? “Sì, all’ex Bussolengo Alberto Montresor, giocatore dotato di giocate preziose, al terzino Filippo Avesani e al mio collega d’attacco Mario Di Cristo. L’ho fatto con piacere e non per sciogliere una promessa fatta in caso di vittoria dell’Arbizzano!”
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it