Non ci sono più dubbi, il sogno è diventato realtà, il Caldiero è promosso in serie C. I ragazzi di mister Cristian Soave, nell’ultima giornata della regular season, ci mettono un solo tempo per chiudere la pratica Villa Valle. Ci pensano bomber Lorenzo Zerbato e Nicola Fasan, entrambi autori di una doppietta, a regalare la promozione alla società giallo e verde termale del presidente Filippo Berti. E pensare che al Caldiero sarebbe bastato un pari visto che il blasonato Piacenza è stato bloccato sul 2 a 2 a Varese. A Villa d’Almè, in terra bergamasca, davanti ad una tribuna gremita di tifosi gialloverdi, il Caldiero è entrato a far parte della storia del calcio italiano professionistico e nella prossima stagione farà compagnia alle altre due veronesi Virtus Verona e Legnago Salus, sempre che quest’ultima non compia un altro miracolo con la promozione in serie B. L’inizio gara dei termali è devastante, al 12° minuto Nicola Fasan verticalizza per Zerbato che a due passi dalla porta ospite è steso da Guidetti e il signor Galiffi di Alghero concede il rigore sacrosanto ai veronesi. Il bomber e capitano termale va sul dischetto ed esplode un destro nell’angolino basso alla destra di Zorzi, che, pur intuendo il tiro, non può far nulla. Al 25° minuto la combinazione vincente si ripete con il numero 10 termale che pennella una palla dolce a centro area e Zerbato, con un gran tiro al volo in corsa, fa secco per la seconda volta Zorzi per la doppietta personale e suo 18° sigillo in campionato.
Il Caldiero è indiavolato e i bergamaschi locali sono frastornati, l’imprendibile Bithiene lascia partire un destro che si stampa sulla traversa e poco dopo si accentra ed innesca in area Nicola Fasan, che in corsa, da posizione defilata, spara una bordata terrificante sotto la traversa per il 3 a 0 Caldiero al minuto 38. Il Villa Valle va in confusione e cinque minuti dopo Priola cincischia al limite dell’area e Nicola Fasan lo pressa, gli ruba palla, e solo davanti a Zorzi lo batte con un tocco di precisione nell’angolo basso alla sua sinistra. Mancano solo due minuti al riposo che vede il Caldiero avanti 4 a 0 e padrone assoluto del gioco. Nella ripresa il Villa Valle di mister Sgrò ha una reazione di orgoglio e, grazie al concomitante rilassamento dei termali, prima accorcia le distanze al 10° minuto con Carlo Ferrante e due minuti dopo segna il 2 a 4 con un imperioso stacco di testa di Amer Mehic. Subiti i due gol dal Villa Valle i gialloverdi si svegliano e tornano a giocare e creare occasioni ma il risultato non cambia è può bastare così. Al triplice fischio finale parte la festa gialloverde con i giocatori termali che festeggiano assieme ai quasi 500 loro tifosi giunti nello stadio del bergamasco.
Una promozione storica per un paesino di nemmeno 8.000 abitanti che porta la firma del giovane presidente Filippo Berti che questa estate, con il ritorno dell’abile direttore sportivo Fabio Brutti e del preparato mister Cristian Soave, aveva annunciato di puntare minimo ad una poltrona play off ma sicuramente non si sarebbe mai aspettato una conclusione da favola come questa. L’umile presidente termale, ieri al seguito della squadra assieme alla moglie Barbara e alla figlia Viola, ha sempre dispensato complimenti a tutti, dal vice presidente Augusto Fanini fino all’ultimo dei suoi dirigenti e collaboratori che tutti assieme fanno grande questa società che è un modello da imitare anche a livello di settore giovanile. Filippo Berti ha fatto il suo ed ora spera che l’amministrazione comunale faccia la sua parte il prossimo anno per far si che la Favola-Caldiero continui anche in serie C.
Un’impresa quasi impossibile che ci ricorda quella del Chievo. Il Caldiero ha centrato un obiettivo che nessuno fino a qualche domenica fa osava nominare e il prossimo anno sfiderà squadre che in passato hanno calcato i campi della serie A. Una promozione che è frutto di una programmazione oculata, della grande competenza e disponibilità della dirigenza termale e della grande bravura e professionalità dello staff tecnico e dei giocatori. Il Caldiero conquistò la serie D nel maggio del 2019 grazie alla finalissima della Coppa Italia Dilettanti Nazionale di Eccellenza, persa a Firenze contro il Casarano, che che valse ugualmente il pass ai termali guidati anche allora da mister Cristian Soave. In quella prima pagina della scalata gialloverde, oltre a mister Soave e al d.s. Fabio Brutti, erano presenti Lorenzo Zerbato e Alberto Filiciotto. In attacco anche Giovanni Guccione, Niccolò Zanetti ed Emilio Brunazzi, a centrocampo Simone Vanzetta, Francesco Peotta e il legnaghese Mattia Falchetto, in difesa la coppia Alessandro Pisani e il vice-capitano Alessandro Tonolli vicini al giovane Francesco Baschirotto. Una giornata di festa per Verona ieri per la vittoria dell’Hellas Verona con la Fiorentina e il salto in Lega Pro del Calcio Caldiero Terme.
Ha perso invece pesantemente, ieri a Caronno Pertusella contro l’Arconatese, la Clivense di mister Riccardo Allegretti caduta per 4 a 0 contro la squadra gialloblù che ha chiuso al 5° posto del campionato alla pari della Varesina a 58 punti. La squadra veronese del presidente Sergio Pellissier aveva come obiettivo la salvezza, nella sua prima stagione in Serie D, che è stata brillantemente raggiunta con due settimane di anticipo. La squadra di mister Riccardo Allegretti si è anche tolta la soddisfazione di battere il neo promosso Caldiero sia all’andata che al ritorno. Ieri però ha dovuto arrendersi contro un’Arconatese ben più motivata di una Clivense che non aveva più nulla da dire al campionato. Una gara partita subito in salita con il rigore concesso ai locali per fallo di Tobanelli su Quaggio ma dal dischetto, lo stesso giocatore, si fa parare il tiro da Saccon. Al 17° però ci pensa bomber Luigi Ronzoni con un gran tiro al volo a portare in vantaggio i locali. Al 23° Ferrandino colpisce la traversa e un minuto dopo si ripete colpendo il palo. La Clivense risponde con la botta di Bragagnolo che si stampa sulla traversa. Nella ripresa ancora Ronzoni fa secco Saccon per il 2 a 0 Arconatese. Al quarto d’ora tap-in vincente di Alessio Quaggio che cala il tris. Lo stesso Quaggio al 23° viene steso da Saccon in uscita. Daniele Ferrandino si fa parare il rigore da Saccon ma sulla ribattuta è il più lesto ad insaccare il definitivo 4 a 0 dei gialloblù che nonostante la vittoria non conquistano l’acceso ai play off per peggiore differenza reti nei confronti della Varesina.
La redazione di www.pianeta-calcio.it