venerdì, 18 Ottobre 2024

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Matteo Zampini, il nuovo Re della difesa del Gargagnago di mister Pienazza

Il giocatore classe 1994 Matteo Zampini è sempre stato un difensore con buone visioni di gioco in grado di reggere i ritmi a volte infuocati delle partite dei nostri dilettanti. Non gli è mai mancata l’umiltà e lo spirito giusto per essere tutt’uno con i compagni di reparto e di squadra. Quest’anno ha chiuso la sua avventura nelle file del Casteldazzano, dove ha giocato per tre stagioni in Prima categoria, per accasarsi all’ambizioso Gargagnago di Seconda guidato dal riconfermato mister Roberto Pienazza e dal suo vice Gianluca Bissoli. “Quando ho dovuto scegliere una nuova squadra non ho mai guardato la sua categoria d’appartenenza ma la bontà del progetto – dice Matteo -. Erano cambiate alcune cose a Castel d’Azzano e dopo tre anni cercavo nuove opportunità. Purtroppo il Casteldazzano nella stagione appena conclusa è retrocesso in Seconda categoria. In queste settimane mi sono arrivate varie proposte, ma quella che mi ha intrigato di più è stata quella del Gargagnago del presidente Stefano Sartori. La società tricolore sta costruendo una buona squadra e mister Roberto Pienazza è una garanzia. Il diesse Natale Posteraro e il vice allenatore Bissoli si sono detti orgogliosi di vedermi punto fermo della rosa del Gargagnago 2023-24. Inoltre qui ritroverò dei miei grandi amici ed ex compagni nel PescantinaSettimo di mister Canovo, come l’attaccante Sospetti e il portiere Padovani, e i due nuovi acquisti, Niccolò Quarella e Giammarco Lamacchi, che come il sottoscritto hanno scelto il Gargagnago”.

Matteo è diventato da poco papà del piccolo Lorenzo che un giorno spera di veder correre dietro a un pallone su un campo di calcio. “Adesso è presto – dice ridendo -, Lorenzo deve mangiare la pappa per diventare grande. Poi, se amerà il calcio come lo amo mio, sarà davvero bellissimo”. Ma quali sono gli allenatori che ti hanno dato di più a livello umano e tecnico? “In carriera ho avuto diversi allenatori e ognuno di loro mi ha sempre dato qualcosa. Voglio prima di tutto nominare mister Alessandro Ridolfi che ho avuto nelle giovanili del Sona Mazza. Fortissimi per carisma e bravura mister Gianni Canovo ai tempi del Pescantina Settimo e Francesco Marafioti che aveva insistito per avermi al Casteldazzano. Anche Gigi Possente (avuto al Garda) e Antonio Malizia (nel Sona) mi hanno regalato tanti consigli ed insegnamenti che nel calcio non guastano mai”.

Quali sono stati i tuoi idoli da giovane nel calcio che conta, quello professionistico.. “Dico senza dubbio Fabio Cannavaro, Paolo Maldini, Sergio Ramos e Alessandro Nesta. Tutti difensori dotati di personalità da vendere e qualità eccezionali”. Cosa ti ha lasciato nella testa e nelle gambe il calcio? “Il calcio è stato responsabile della mia formazione da ragazzo e poi della crescita da giocatore più maturo. Io penso che sia indispensabile, per un bambino o una bambina, poter fare dello sport. Ti stimola, ti fa crescere e soprattutto capisci l’importanza di stare in un gruppo e fare amicizia. Insomma è una palestra di vita”.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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