sabato, 19 Aprile 2025
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L’attaccante Rachid Arma ora fa anche lo scrittore

E’ uscito il libro “La storia del sultano di Agadir” dove racconta la sua vita legata al calcio

Ha compiuto a gennaio 38 anni l’attaccante marocchino Rachid Arma che quest’anno era in forza al Breno di mister Cristian Soave, poi retrocesso dalla serie D in Eccellenza dopo il pareggio per 0 a 0 nei play out in casa del Seregno. La compagine camuna ha salutato la categoria in virtù del peggior piazzamento in classifica del girone “B” di serie D. Campionato vinto dai bresciani del Lumezzane del presidente Andrea Caracciolo e di mister Arnaldo Franzini, con 77 punti, mentre purtroppo anche il Sona del presidente Paolo Pradella è retrocesso assieme a Caronnese, Caratese e appunto Breno. Arma, con la divisa granata, ha segnato in campionato in totale 6 reti di cui una su calcio di rigore. Una carriera, la sua, incredibile ed avvincente. All’età di dieci anni insieme al resto della famiglia, decide di raggiungere il padre che vive e lavora nel frattempo a San Bonifacio. Agli esordi gioca a calcio ma fa anche l’operaio in una ditta veronese per poi intraprendere, definitivamente, la carriera di calciatore professionista. Debutta nella Sambonifacese in serie D dove nel 2008 vince i play off nazionali. La stagione dopo indossa la divisa della gloriosa Spal in Lega Pro. Con la maglia bianco-azzurra al primo anno conquista il titolo di vice-capocannoniere del girone con 14 reti, dietro di un solo gol a Francesco Zizzari. Al secondo anno a Ferrara viene notato dal Torino che milita in serie B che acquista in compartecipazione il suo cartellino. In Piemonte Arma gioca poco e in 14 presenze segna un solo gol. Poi inizia a girare indossando le divise di Cittadella, Vicenza, ancora Spal, Carpi, Pisa, Reggiana, Pordenone, Triestina, ancora Vicenza prima di approdare alla corte di Gigi Fresco alla Virtus Verona. Con i rossoblu del quartiere di Borgo Venezia, colleziona 60 presenze e 12 reti. Infine, dopo l’inizio quest’anno al Sona, passa al Breno sempre in D. In carriera, Rachid Arma vanta 530 presenze e 175 reti, ha vinto un campionato di serie C (girone B) con il Lanerossi Vicenza nella stagione 2019-20.

Ma arriviamo alla novità. Rachid è diventato pure un bravo scrittore. E’ uscito il suo libro, dal titolo “La storia del sultano di Agadir”, in onore della città Agadir appunto dove è nato. Frutto di due anni intensi di lavoro sul pc, dove Rachid Arma racchiude la sua storia di calciatore e di uomo. “L’idea di scrivere un libro su di me è nata tredici anni fa quando giocavo nel Torino e giocai la finale per contro il Brescia per salire in serie A. Segnai anche un gol ma purtroppo per me e i miei compagni non è bastato per la promozione -racconta Arma -. Un libro che può servire ai ragazzi di oggi che inseguono un grandissimo sogno. Volere è potere, e per me è stato così. Sono arrivato in Italia per il ricongiungimento familiare. Ho iniziato a lavorare in una fabbrica metalmeccanica. I primi anni da giovane giocatore andavo a scuola fino all’una, poi pomeriggio in fabbrica e dalle 18 gli allenamenti alla Sambonifacese. Poi sono passato alla Spal ed è cambiato tutto”. Il tuo futuro è ancora al Breno? “Di comune accordo io e la società bresciana abbiamo deciso di prendere strade diverse. Non so dove giocherò l’anno prossimo, al momento devo ancora decidere. Quest’anno a Breno sono stato benissimo con mister Soave che ora è tornato ad allenare il Caldiero. Il presidente Mario Cocchi e il direttore Andrea Foresta sono grandissime persone, peccato per l’amara retrocessione in Eccellenza ma la Società spera in un eventuale ripescaggio in serie D”.

Rachid ha nella testa l’amore per il suo Marocco. Il talentuoso attaccante dice: “Sarebbe bello collegare in qualche maniera l’Italia con il Marocco, legato alla promozione dei settori giovanili, legato al calcio oppure prodotti tipici marocchini da esportare pure in Italia. Non so ancora in che maniera, ma ci sto pensando”. Il tuo sogno nel cassetto? “Giocare a calcio il più a lungo possibile! Finché ne avrò la forza nella testa e nel fisico. Dopo la mia famiglia c’è il calcio. Ho conosciuto e conosco tante persone grazie a questo sport che ti regala adrenalina a ripetizione”. Rachid Arma chiude parlando dei due anni in serie C passati con il presidente-allenatore Gigi Fresco: ”Fresco è un personaggio molto particolare. E’ l’anima ormai da più di 40 anni della Virtus. Non deve dimostrare assolutamente niente. Crede e lancia giovani dilettanti con bravura. Una persona che mi ha dato molto e a cui voglio bene.”

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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