Il club biancazzurro della frazione di Oppeano, guidato dal più alto scranno da Roberto Salvan, festeggia la conclusione di una stagione, in cui alla vigilia si era chiesto a mister Adriano Freddo di raggiungere come primo obiettivo la salvezza, meglio se senza i soliti patemi d’animo. La squadra ha chiuso il campionato al terz’ultimo posto del girone “C” di Seconda categoria, a quota 27 punti, due in meno della Sampietrina, ottenendo 7 vittorie 6 pareggi e riportando 13 sconfitte. “E’ stato un girone” commenta mister Freddo “in cui le prime tre classificate – Zevio, Venera e Villa Bartolomea – hanno rispecchiato nel corso della stagione sportiva il loro grande valore. Con un organico nel complesso più tecnico sicuramente lo Zevio (che ha trionfato con 68 punti), ma di non uguale peso quello esibito dalle altre due compagini, terminate – il Venera – al secondo posto a quota 57, e 3° il Villa Bartolomea a quota 50 punti. Avessimo avuto un paio di giocatori di esperienza, il nostro complesso avrebbe potuto terminare dietro di loro, anche se l’assembramento dei nostri giovani e dei nostri “senatori” non è stato semplice e immediato”.
Un campionato dalle due facce quello del Cà degli Oppi mister Adriano Freddo, come lui stesso spiega: “L’andata l’abbiamo condotta in crescendo, poi, all’inizio del ritorno, a causa di un paio di giocatori che ci hanno lasciato e a causa di qualche infortunato – su tutti Henry Haruci (rottura dei legamenti del ginocchio) e l’assenza per una mezza dozzina di partite della punta Denis Zanini – abbiamo rallentato, per poi tornare a giocare bene nel finale, dove la manovra si è materializzata in punti utili al raggiungimento della salvezza”. Voi, siete la classica “bestia nera” della Venera… “Ci siamo salvati battendo 3 a 2 al “Pasti” la vice-regina, con la quale all’andata avevamo spartito il bottino chiudendo sull’1 a 1. Arrivato il gioco, anche la mente si è liberata di qualche incertezza e tutto è stato più facile. Però, ripeto, questo sarebbe stato un gruppo che avrebbe meritato – se tutto avesse funzionato per il verso giusto – di arrivare sopra la metà della classifica, dietro le prime!”
Tra i giovani aveva cercato di mettersi in luce Mirco Pasquini, difensore centrale, classe 2003. “Mirco è il classico gigante buono, dotato di una fisicità importante, un giocatore esemplare, il quale proviene da Bovolone e con noi non ha mai perduto un allenamento. Mai un lamento da parte sua, il classico ragazzo che si è fatto subito amare dall’intero gruppo, capace di giocare anche con una caviglia in disordine e infortunatosi all’ultima gara, domenica scorsa a Vigasio (1-3), riportando la frattura al perone, il quale subirà un intervento chirurgico in settimana”. Mister Adriano Freddo (il figlio classe 1999 Giacomo è portiere) è tornato dopo anni di giovanili a sedersi sulla panchina di una categoria. “Approfitto di questo spazio” conclude il trainer oppeanese, classe 1961, “per ringraziare la società, il suo presidente Roberto Salan, il diesse Fabio Bertolotto, detto “El Pez”, il consulente tecnico Leonida Zorzan, per avermi dato la possibilità di tornare ad allenare in categoria. Il Cà degli Oppi è una società che va avanti per l’entusiasmo dei suoi dirigenti e per il suo ambiente di carattere familiare”.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it