Nono posto a quota 41 punti in zona playoff. Va forte il Rimini allenato dal tecnico pescantinese Marco Gaburro che ha portato l’anno scorso i biancorossi dalla serie D alla serie C. L’ambiziosa squadra romagnola del presidente Alfredo Rota, vuole innanzitutto coronare il sogno di una tranquilla salvezza nella terza divisione italiana, poi si potranno aprire per i biancorossi nuovi scenari, come conferma mister Gaburro: “Parto con il dire che nella nostra testa deve essere focalizzato prima di tutto l’obiettivo della permanenza in categoria. C’è ancora da pedalare molto e bisogna guardarsi dietro. Quello che è stato fatto è già stato messo in archivio, ora bisogna pensare al presente e cercare di uscire indenni, con un risultato positivo, dalla trasferta di oggi nella città del marmo, a Carrara. La Carrarese vanta 5 punti più di noi, dobbiamo giocare con umiltà e grande determinazione per mettere in soggezione l’avversario”. Marco Gaburro è nato a Verona ma vive a Pescantina. Ha cominciato ad allenare nel 1992 e dopo una lunga trafila nelle giovanili della squadra del suo paese, nel 2001 è diventato il più giovane allenatore professionista d’Italia, dopo aver vinto il campionato di serie D con la Poggese ed essersi diplomato a Coverciano (Diploma Uefa A). Da allora oltre ad un breve ritorno tra i giovani, che gli ha permesso di contribuire a formare talenti, quali Belotti oggi alla Roma e Valoti del Monza (avuti alla Primavera dell’AlbinoLeffe) ha collezionato quindici stagioni in serie D e tre in serie C. Nel mese di maggio ha firmato la sua quarta promozione dalla D alla C (dopo Poggese, Gozzano e Lecco) e ha riportato il Rimini tra i professionisti. E’ anche un apprezzato opinionista per l’emittente televisiva veronese Telenuovo e anche come blogger. Ha scritto diversi libri tecnici sul calcio. Dal 2020 è spesso ospite presso SportItalia. Da gennaio di quest’anno collabora stabilmente con la rivista “Il nuovo calcio”.
Guida la classifica del girone “B” di serie C, dopo 29 giornate giocate, la Reggiana di mister Diana con 65 punti, seguita dalla Virtus Entella con 59 e il Cesena a 58 punti, molto staccate tutte le altre. Ma la Reggiana ha tutte le carte in regola per vincere il campionato? “La Reggiana – dice Gaburro – è la squadra più forte. Il 2023 per lei sarà l’anno buono per il ritorno in serie B. L’unica squadra che può tentare di raggiungerla, ma il divario è considerevole, è l’Entella, squadra molto quadrata. Il Cesena lo vedo meno consistente dal punto di vista tecnico. Parliamo comunque delle tre squadre più forti del girone e che in ogni caso stanno deliziando, con le loro giocate, il torneo”. Mancano 9 gare alla fine del campionato, il Rimini se la vedrà in casa contro Pontedera, Recanatese, Reggiana, Fiorenzuola e Montevarchi e fuori casa con Carrarese, Torres, Imolese e Ancona. Gaburro spera di fare da qui al termine più punti possibili: “Pensiamo partita dopo partita perché ogni gara può riservare sorprese. I miei ragazzi devono andare in campo sicuri delle loro potenzialità e con tanta fame di vittorie. Intensità e grinta da vendere per realizzare il nostro sogno”. Cosa servirà per salvarsi? “Io dico che siamo vicini alla quota salvezza, ci manca solo qualche punticino. Virtualmente dico che siamo salvi, ma in realtà dobbiamo aspettare la matematica. Dobbiamo continuare sulla nostra strada senza pause con la consapevolezza di essere una buona formazione con buone individualità messe al servizio della coralità di squadra”.
Ma i valori nel vostro campionato sono già ben delineati? “Se il girone “C” del sud Italia è completamente dominato dal Catanzaro, una macchina da gol perfetta, in quello nostro, il girone “B”, devo dire che la Reggiana produce un ottimo calcio. Ma attenzione perché le inseguitrici Virtus Entella e Cesena sono sempre a tiro ed il campionato quindi non è ancora chiuso. Dietro ci sono poi squadre ambiziose come Ancona e Gubbio che hanno speso molto in sede di campagna acquisti. E altre blasonate come Siena e Carrarese che hanno rose davvero importanti. Poi ci siamo noi del Rimini che sogniamo di entrare nei play off. Da adesso la mia squadra, con la testa tranquilla, visto che manca pochissimo alla salvezza, può giocare un altro campionato. Vogliamo sorprendere e far felici i nostri tifosi, il nostro presidente Alfredo Rota e il diesse Andrea Maniero.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it