Partito dai dilettanti è diventato ora un punto fermo della difesa della Virtus Verona di mister Gigi Fresco nel campionato di Serie C. Parliamo del centrale difensivo Carlo Faedo, classe 1999 di Montecchia di Crosara che sabato scorso, nella sfida valida per la 27^ giornata del girone A, con un poderoso stacco di testa al 92° minuto ha pareggiato per i rossoblù quando la squadra, sul campo amico dello Stadio “Gavagnin-Nocini” (co-dedicato al padre Sinibaldo del nostro direttore Andrea Nocini), era sotto di un gol, contro la corazzata Padova, segnato dal trequartista biancorosso Vasic al 41° del primo tempo. Carlo, felicissimo per il gol segnato, al termine della partita in conferenza stampa ha detto: “Poter dare una mano alla mia squadra fa sempre piacere. Il mio gol è stato importante quindi sono contento per me e per la squadra. Un gol inaspettato e bellissimo. Mi butto dentro nei calci d’angolo deciso e so che posso sempre cambiare il volto alla partita battendo il portiere avversario, e questa volta è successo contro Donnarumma. Mi porto dietro dalle mie esperienze nei dilettanti, la voglia, la fame e la giusta cattiveria agonistica. I dilettanti mi hanno fatto crescere come giocatore e come persona. Annate che mi hanno dato tanto come ora la mia militanza nella Virtus Verona”. Sembrano essere lontani i tempi in cui Carlo alla domenica pomeriggio faceva il raccattapalle allo stadio “Bentegodi” nelle gare dell’Hellas Verona. Allora giocava del settore giovanile gialloblu, oggi è un giocatore professionista con in tasca la triennale in ingegneria Chimica.
Prima di arrivare alla corte di Gigi Fresco ha vestito la maglia del San Martino Speme per cinque anni conquistando il salto di categoria dall’Eccellenza alla serie D, una stagione anche alla Belfiorese sempre in Eccellenza. “Gli abbracci che ho ricevuto alla fine della gara contro il Padova – esclama Carlo – sono stati davvero tanti, tra cui il tuo! Mi hanno fatto molto piacere, dedico questo gol prezioso, per il cammino della mia Virtus, a mio padre Fausto e alla mia fidanzata Martina che sono venuti a vedermi incitandomi come non mai”. Sull’azione del gol dice: “Lonardi, quando la partita stava ormai per finire, mancavano solo tre dei cinque minuti di recupero, mi ha servito un cross dall’angolo perfetto. Io ho svettato più in alto di tutti e di testa ho infilato il portiere ospite Antonio Donnarumma, fratello del più celebre Gigio che difende la porta del PSG in Francia”. Quando può Carlo si rilassa leggendo qualche libro, come quello di Haruki Murakami “A sud del confine, a ovest del sole” . Tanto da scrivere sul suo profilo nella chat di wattsapp la frase “Fa finta di essere felice, quando sei triste”. Il tuo obiettivo futuro? “Portare innanzitutto alla salvezza la mia Virtus Verona. Ogni gara per noi è una battaglia e nessuna squadra ti regala nulla. Facciamo un passettino alla volta e crediamo nel nostro potenziale, che non è male. Ora tocca alla Pro Vercelli, sabato prossimo gli faremo visita e cercheremo di portare a casa il bottino pieno”. La Virtus Verona, dopo 27 partite giocate, è al 15° posto con 32 punti (7 vittorie, 11 pareggi e 9 sconfitte) e attualmente sarebbe salva senza passare dai play-out.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it