In vetta, il Mozzecane del trainer reggino Mario Colantoni torna a far crepitare i mitragliatori dei propri “cecchini d’area”: a Cologna Veneta – dove i “giallo-blu del mandorlato” hanno giocato con il lutto al braccio e la morte nel cuore a causa della scomparsa del Dirigentissimo e factotum (da una vita) Gianni Fabris – a proposito, perché non intitolare alla sua memoria il “Comunale”, sua “seconda casa? – si è scatenato il miglior Dieri Dos Santos Brito d’annata (classe 2000, ex PescantinaSettimo), autore di una doppietta, imitato – per una sola volta: e cosa volete di più, un Lucano? – da il classe 2002 Andrea Filippini e dall’avanti classe 1999 Kevin Turrini, entrambi neo entrati. In contemporanea, al “Tiberghien” di San Michele Extra, Audace (mister è lo chef di alto bordo Matteo Biroli) e il Team Santa Lucia Golosine del nuovo diesse, il buttapietrese Andrea Corsini (ex diesse della Scaligera) e guidato da Alessandro Ghirigato non vanno oltre lo 0 a 0, offrendo – forse, a causa del freddo? – poche emozioni e poco spettacolo. Quello, casomai, lo si è goduto al Teatro “Ariston” di San Remo, non certo pure sull’impianto di via Sabbionare, dove l’Isola Rizza Roverchiara della nuova gestione tecnica affidata a Lucio Merlìn è stato sconfitto – 0 a 1 – dal Lugagnano di mister D’Orazio. La differenza è scoccata poco prima della pausa del thé, a firma dell'”enfant prodige” classe 2005 Mattia Micheletti (foto grande), il quale ha impallinato un’eroico, davvero, Pietro Leso, classe 2000, perché ha giocato con un menisco fratturato e, in un buon paio di occasioni, è volato da un palo all’altro – sì, da un palo all’altro! Rubando …Scatti preziosi alla mamma Michela e a papà Simone – per dire di no ad altre pericolose iniziative lugagnanesi. Cartellino rosso sventolato, nella ripresa, al navigato difensore isolarizzano classe ’87, Eugenio Tieni.
Il risultato più clamoroso arriva, piomba come un fulmine a ciel sereno, mentre tutti stiamo commentando il finale di una partita di Promozione seguita, al “Giobatta Battistoni”: qui, a tempo ormai quasi abbondantemente scaduto, esattamente al 95° minuto, arriva …consentitecelo in pieno clima carnascialesco …la “sportellata” sui denti sferrata dal bianco-blu cadidavidese in forza alla truppa di mister Fabrizio Sona, Portillo; oltretutto, l’ex Caselle schierato in campo da pochi minuti! Il quale mattatore imita il compagno di squadra Christopher Marcolini, classe 1993, il quale aveva portato – troppo presto, forse! – in vantaggio la squadra biancoblu che poi, credendoci fino all’ultimo respiro, ha allungato le mani sull’intero bottino. Per i biancorossi lupatotini del presidente Daniele Perbellini sguinzagliati dal raldonate coach “Hellas” Simone Marocchio, aveva pareggiato i conti dell’oste Michele Garzetta, classe 1999. Il San Giovanni Lupatoto viene così agganciato al 3° posto a 29 punti dall’Oppeano, in vetta a 39 punti il Mozzecane seguito a 33 dal Team S.Lucia Golosine.
All'”Erasmo Zamperlini” di Ronco all’Adige, la grande montagna delle attese, quella tra l’AlbaredoRonco di mister Mauro Pollini e l’Atletico Città di Cerea di quel gentleman di mister e notaio che è il dr Claudio Berlini, termina con un nulla di fatto. E, cioè, sullo 0 a 0. I padroni di casa schierano un tridente di assoluto rispetto in Jacopo Pasquali-Leonardo Bertini-Alberto Sacconi, con a supporto, nell’ultimo quarto d’ora della partita del classe 2005 Riccardo Bari da San Gregorio di Veronella. Non meno potente la prima linea del “Piccolo Toro”, animata dal “bomber dagli occhi color malachite”, il 2001 Andrea Miatton, dal classe 2002 Francesco Barotto, dal molto tecnico Matteo Cortese (pure lui un classe 2002) e dall’ex “puntero” dell’A.C. Oppeano ed ex anche Isola Rizza Roverchiara, il 1999 Matteo Badia. Tanto buon impegno profuso in campo da ambedue i gruppi, ma risultato che rimane come un paio di occhiali appannati dal freddo vento che ha spirato tutto ieri pomeriggio nel Basso Veronese.
Al “Renzo Tizian”, l’A.C. Oppeano di mister Andrea “Pirlo” Corrent cala il “pokerissimo”: 1 a 5 e ai rosso-blu di mister Salvatore “Totò” Mantovani resta solo la magra soddisfazione di quel gol-illusione che il suo numero 11 classe 2004 Karim Arma aveva realizzato in apertura. Per il resto, lo spartito delle reti parla solo l’oppeanese, dopo il pareggio iniziale dell’ex Cologna Matteo Crivellaro, arriva il raddoppio firmato da Giacomo Boseggia (1993), e gli acuti pavarottiani emessi dal 2004 Edoardo Cerani, dal “pulcino mahgrebino” Yousseph El Qorichi (1997) e dal dottore commercialista in “doppio petto”, il 1994 Matteo Manganotti. Sul sintetico di via sant’Elisabetta a Santa Lucia, la Pol. Virtus di mister Andrea Annechini e il Pedemonte del collega Antonio Ferronato danno viva battaglia, ma è una zampata felina del fratello più piccolo di Raphael Odogwu, Cristian, classe 2004, a riportare, al 93° minuto!, il piattino della bilancia sulla parità e, quindi, sul 2 a 2. Per la Polisportiva borgo-veneziana, aveva esultato il granitico ex Alba B.Roma Enrico Eller, poi, raggiunto e superato nell’impresa realizzativa prima dal classe 2001 Nicola Accordini e poi da Guzman.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it