Un girone – l'”A” di Promozione veneta – all’insegna dell’equilibrio e del combattimento previsto dagli addetti ai lavori fino all’ultimo respiro dell’ultima giornata per via delle retrocessioni, del reinserimento dei play off e dei play off. All’ombra del bocciodromo, esattamente al “Nereo Faccioli”, il Mozzecane del trainer reggino Mario Colantoni è costretto a dover rincorrere con il laccio da cow boy fino al 96° minuto la Polisportiva Virtus Borgo Venezia di mister Andrea Annechini in fuga, dopo il gol realizzato dal valpolicellese Simone Armani, classe 1997, studente di Scienze Motorie presso l’Ateneo scaligero. Rincorsa premiata da un missile terra-aria esploso dal “cavallo di razza” polacco, “Zibì” Patrick Parol, classe 1996, ex Garda ed ex anche Atletico Città di Cerea. Classifica che registra un primato ben solido da parte de “El Mozze” del presidente Riccardo Montefameglio, classe 1978, ora a quota 36 punti, ovvero a +5 su un Team Santa Lucia Golosine di mister Alessandro Ghirigato, il quale ha approfittato a dovere del mezzo passo falso della capolista avendo ragione – 1 a 0 – della non ancora riordinata AlbaredoRonco di mister Mauro Pollini. E’ l’ex di turno, il dr Fabio Fiorini, classe 1993, lanciato da mister Ghirigato nella mischia, a donare i tre preziosi punti al “cacciatore” santo-luciano: impresa scoccata nel cuore della ripresa e gesto che riapre il capitolo-scudetto.
Negli impianti sportivi di Località Le Fratte, ad Oppeano, è andato in scena il “derby del Piganzo”, quello tra i bianco-rossi di mister Andrea “Pirlo” Corrent e l’Isola RizzaRoverchiara di mister Matteo Girlanda: 4 a 1 il verdetto, ma la gara già alla conclusione del primo round aveva assunto i connotati di un destino non diverso da quello che poi, alla fine, si è consumato. Per gli “spallini del Piganzo” isolarizzani trasforma il penalty che impallina il fratello maggiore “Ibra”, El Alami Afyf, capitano ed allenatore dei giovani isolani, classe 1996, sempre più uomo-squadra. Dall’altra parte della barricata, doppietta di bomber Giacomo Boseggia, doppia pure fatta crepitare da “motorino” Yousseph El Qorichi, il cugino sia del portiere mancino “Ibra” sia del capitano-goleador della schiera opposta. Dispiace per l’amaro debutto dell’estremo isolarizzano Andrea Sossella da Vallese, un 2003 che da tanto tempo aspettava il debutto, ma che il contesto del derby si è trasformato – siamo in pieno Carnevale! – in una bomba di coriandoli. Al termine del derby, le opposte dirigenze hanno avuto l’ottima idea di offrire a tutte le persone confluite al campo un piattino di risotto al tastasal, ben cucinato ai fornelli dalla mitica Ivana e dal figlio, il “gigante” Federico. Un bel gesto difensivo, che sottolinea la sportività che deve sempre regnare – il famoso terzo tempo di sapore rugbistico – dopo il triplice fischio finale. A maggior ragione tra due club separati dal Piganzo e con dentro tanti ex, mister Andrea Corrent e diesse Roberto Visentini compresi.
Conferma il terzo gradino del podio, ora luccicante a 24 carati, il San Giovanni Lupatoto del raldonate trainer “Hellas” Simone Marocchio, ieri al “Giobatta Battistoni” vincitore per 2 a 1 di un’Audace calcio del mister e chef d’alto bordo Matteo Biroli davvero difficilissima da piegare al proprio volere. Infatti, l’impresa ai lupatotini riesce solamente in un finale a dir poco vietato ai malati di cuore, in quanto, dopo il vantaggio audacino firmato da Al Pia, si è dovuto attendere fino ai minuti extra time (al 96° e al 99° minuto) per assistere al completo ribaltamento del verdetto inizialmente maturato dagli audacini. Su due calci piazzati arrivano i gol dei bianco-rossi del presidente Daniele Perbellini: bomber Luca Marastoni rovescia in rete una punizione, mentre la “vecchia sequoia” Bertol trasforma il ghiotto penalty nel finale davvero incandescente a livello di emotività!
Al 4° posto, a 22 punti, il trittico composto dal già menzionato Oppeano, dall’AlbaredoRonco e dall’Atletico Città di Cerea del mister-notaio Claudio Berlini. Il “Piccolo Toro” sale in Valpolicella, al “Paolo Maggiore”, carico di entusiasmo, sullo slancio delle ultime sue buone prestazioni, ma, il collettivo granata trova – come un’onda – uno scoglio piuttosto ruvido nella difesa dei bianco-rossi pedemontani di mister “Zaccheroni” Antonio Ferronato e finisce 0 a 0. Retroguardia, che fa leva sull’immenso bagaglio dell’ex Chievo, Juventus e Spal, Marco Zamboni. Al “Guglielmi”, torna alla vittoria – la 5^ stagionale – il Lugagnano di mister Fazzini e del navigato diesse Roberto Spada: 2 a 1 e la vittima è l’A.C. Cadidavid del pluridecorato trainer Fabrizio Sona, ora terz’ultimo con i suoi bianco e blu, ma in chiassosa compagnia, a 16 freccette. Duplice il vantaggio-fuga lugagnanese a firma del 2005 Mattia Micheletti e di Thomas Oboe, classe 2003. Poi, c’è il dr in Medicina e Chirurgia, lo splendido Matteo Mileto a pensare di rivitalizzare la truppa cadidavidese, senza, ahilui!, riuscire a tamponare l’emorragia della sconfitta. In riva al Guà, all’altezza di Cologna Veneta, i “giallo-blu del mandorlato” di mister Luca Cortellazzi hanno ragione – 2 a 0 – del “fanalino di coda” Pro Sambonifacese (al 4° ko consecutivo!) di mister Totò Salvatore Mantovani. Decidono da che versante deve pendere il piattino della bilancia il rigorista nonché mancino, classe 1999, Alberto Paiolo, e, poi, su azione, Dal Bosco.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it