Sebbene non più un imberbe, ma nemmeno un decano degli allenatori dei nostri dilettanti, Antonio Donatiello, mister dell’SSD Intrepida classe 1989, magazziniere, passa in rassegna per noi il girone “D” della Seconda categoria. “Per noi” spiega il “sergente degli alpini”, Donatiello, scuola Virtus, dal cognome che tradisce le origini avellinesi del nonno “l’inizio non è stato certamente dei più fortunati, tant’è che l’assenza di 4-5 pedine importanti mi hanno fatto salire sul trono di “mister X”, l’allenatore “re dei pareggi” (ben 7 in 14 gare fino ad ora disputate). Un record – sorride “El Dona-Colonnello” – al quale farei volentieri a meno, così in classifica avremmo qualche punto in più e saremmo più vicini al trenino delle outsiders, meglio, al 3° posto. E poi, nessuna avversaria incontrata finora ci ha messo sotto. Tranne che contro l’A.C. Colognola ai Colli, siamo stati noi dell’Intrepida a portarci sempre in vantaggio, per poi essere clamorosamente raggiunti”. Che squadra è l’Intrepida 2022-2023? “Un gruppo molto giovane, con il difensore Michele Piccolo, classe 1986, ex Atletico Squarà, e la punta Nicolò Salmaso, ex Lessinia, dotati di un certo pedigree, di una preziosa esperienza. La nostra media è di atleti nati tra il 1998 e il 1999 in su, quindi, in età compresa tra i 20 e i 23 anni”.
La corsa-scudetto chi la vincerà? “Io dico San Giovanni Ilarione perché i biancazzurri della Lessinia Orientale del mio collega Mirko Dalle Ave dispongono di un Superbomber, Christian Turozzi, avendo in scuderia il quale, è come se partissi ogni volta non dallo 0 a 0, ma bensì dall’1 a 0 a tuo vantaggio. E’ stato lui a fare gol sia all’andata che al ritorno: 1 a 0 per i sangiovannei all’andata, 1 a 1 domenica scorsa, nel retourn match a Madonna di Campagna, da noi. E’ una punta meravigliosa, magari poterlo avere in squadra! Poi, non ho notato altre concorrenti che mi hanno sorpreso o meravigliato”. Avete tanti giovani e, quindi, tanta corsa: dove risiede, invece, la vostra qualità? “In Marco Corsi, centrocampista, in Mattia Avagliano, nel difensore centrale Nicola Riolfi, ex Montorio”. Quali i vostri margini di miglioramento? “Pecchiamo di personalità e di mancanza di esperienza, tipici di chi non ha l’età. Dobbiamo migliorare nella gestione della gara, nel senso che dobbiamo portare a casa, credendoci tutti fino in fondo, il risultato che stiamo ottenendo. Dobbiamo continuare a crederci fino alla fine, spingere ed andare a fare gol. Sempre! Siamo il 6° miglior attacco, idem come difesa quanto a numeri”.
Buon campionato è quello che sta facendo la Scaligera Lavagno, o no? “Già l’anno scorso ci aveva abituati a un’andata da play out, mentre nel ritorno è andata a vincerle quasi tutte. Quest’anno, i lavagnesi di mister Roberto Albertini si stanno ripetendo, ovviamente in meglio, ed eccoli lassù al 3° posto, a 32 punti a -6 dalla sorprendente capolista Borgo San Pancrazio di mister Gianluca Bortolato (squadra ancora imbattuta in campionato). I giallo-oro hanno in bomber Juliano Ortega, classe 1999, un’autentica ira di Dio! E’ complesso da sicuri play off!” E, l’Intrepida? “Abbiamo una mezza dozzina, 6 giocatori, validi e di prospettiva, sui quali spicca il classe 2003 Davide Doardo, un gran bell’attaccante, che sicuramente nel prossimo futuro farà parlare di sé!”
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it