martedì, 26 Novembre 2024

Oggi

Giorgio Cinquetti: “In Qatar, stadi, spettacoli, confort e divertimento assicurati!”

E’ appena tornato da Doha, la capitale del Paese del Medio Oriente, uno tra i più ricchi del mondo, dove gestisce da un decennio un’industria import-export nel ramo calzaturiero, con l’entusiasmo di un bambino. Forse, con quello contagioso che lo caratterizzava quando è stato al vertice del Sona, “gioiello” della famiglia Cinquetti, una di quelle che sicuramente ha lasciato il segno nel territorio alle porte del lago di Garda. “Il fatto straordinario è che il Mondiale si è svolto in Qatar in 8 stadi, distanti l’uno dall’altro un centinaio di km. Non ho mai visto inscenare spettacoli di intrattenimento, con giocolieri, animatori che si svolgevano in stadi nuovi di zecca e frutto dell’architettura più moderna, più avveniristica. Autentici mega stadi, dotati nel loro interno di aria condizionata, di strutture per diversamente abili, sì da garantire ai giocatori in campo circa 24 gradi; ma, che poteva toccare anche i 32-33 (in estate, nel Qatar, si sfiorano anche i 50 gradi!). Per non parlare delle suite, di aree free, ricche di ogni ben di Dio a livello di bevande – loro sono Mussulmani! – e di tipi di cibo”.

“La finalissima Francia-Argentina, vinta ai rigori – come si sa – dai biancazzurri sudamericani di Lionel Messi – sì è svolta al “Lusail Stadium””, continua l’ex presidente rosso-blu Cinquetti, “gremito in tutti i suoi posti. Mai visto – ripeto – stadi così belli, così moderni, forse, quello del Paris Saint Germain può essere degno di un accostamento. Ma, ho avuto la fortuna di essere presente alla gara di inaugurazione dei Mondiali, quella tra i padroni di casa del Qatar e l’avversario Equador: spettacolo di apertura da farti accapponare la pelle, indimenticabile, fantastico! Il Qatar mi è parso spaventato, intimorito, frenato: non era più quello che aveva vinto la Coppa d’Asia”. Pure Portogallo-Corea ha visto spettatore l’imprenditore di Sona: “La vittoria, un po’ a sorpresa, degli asiatici ha fatto esplodere di gioia, impazzire di entusiasmo tutto l’Education City Stadium, con tutti gli oltre 45.000 posti a sedere occupati. Splendido frutto della tecnologia più avanzata il Khalifa Stadium, quello in cui il nostro Marcel Jacobs ha fatto le prove generali, conquistando il bronzo e successivamente l’oro mondiale. Tutto è stato studiato per l’intrattenimento dei tifosi paganti, i quali, arrivando due ore prima della gara, possono essere distolti da altre manifestazioni o ludiche o sportive. E’ l’idea di stadio-famiglia, una sorta di spettacolo nello spettacolo, dove il costo delle bandiere è contenuto nel biglietto, e non si avvertono notizie di tafferugli”.

E, la finalissima Argentina-Francia? “Costo del biglietto proibitivo, e cioè anche sui 3-4 mila euro. Lo stesso motivo mi ha fatto desistere dall’andare a seguire la semifinale Marocco-Francia, con 90 mila spettatori paganti. Bella squadra il Marocco, eh! E’ stato lui una delle belle sorprese di questo avvincente Mondiale. I maghrebini hanno avuto la grande idea di non affidare il timone a un mister europeo o americano, ma a un loro connazionale, saltando i tanti e noiosi paletti degli interpreti”. Dai 5 mila km di distanza dalla tua Sona, quale club dilettantistico, quale squadra continui a seguire sui Mass Media? “Il Sona, certamente: non posso dimenticare i miei 22 anni di presidenza, i 51 campionati giovanili vinti, le 9 finali regionali disputate, di cui 5 vinte. Mi fa un certo che vedere il Bardolino e il Caprino in Terza categoria, vedere che il Pastrengo e l’attuale Sona non dispongono di un vivaio, perché, secondo me, il futuro del calcio passa per i Settori Giovanili. La Francia ha molto investito nei vivai e si è permessa il lusso di lasciare una Nazionale a casa. Ora, i club italiani che investono nel serbatoio-giovani sono pochissimi (Atalanta, Sassuolo, Udinese), oggi si è erroneamente sposata una logica diversa di cultura del calcio. E, per forza che poi facciamo fatica con i nostri azzurri a qualificarci per un Mondiale”.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

© Riproduzione Riservata

Prima Pagina