martedì, 26 Novembre 2024

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Si è spento ieri a 82 anni il grande Pelè

Ci ha lasciato Pelè, il più forte giocatore di tutti i tempi. Si è spento a 82 anni, attorniato dai suoi familiari, nell’ospedale “Albert Enstein” di San Paolo in Brasile. Pelè era ricoverato dallo scorso 29 novembre scorso, per una serie di cure, dopo essere stato operato nel settembre del 2021 per un tumore al colon. Lascia la moglie Nomi Aoki e sette figli. Scriveva Jorge Amando “Se il calcio non si fosse chiamato così avrebbe dovuto avere come nome Pelè”. Un genio del football mondiale, un campione a misura d’uomo, una punta veloce in grado di polverizzare, con i suoi dribbling, le difese avversarie. Edson Arantes Do Nascimento, questo il nome all’anagrafe di Pelè, soprannominato semplicemente “O Rei”, è stato l’unico giocatore in tutto il pianeta, per ricordare il nome della nostra testata, molto caro al nostro direttore il dott. Andrea Nocini, a vincere tre mondiali, il primo a 17 anni. 1.281 i gol segnati in carriera da Pelè, che era un fuoriclasse completo. Destro, sinistro, colpi di testa e uno contro uno erano per lui colpi micidiali. Facilissimi da inventare e concretizzare, con intelligenza, nella rete della porta avversaria. Atleta del secolo (assegnato dal Cio nel 1999), Pelè è stato l’atleta più celebre nella storia, famoso in tutti gli stati più popolosi ma anche nei luoghi più nascosti e dimenticati da Dio. Nascimento è stato accolto da “Rei” in 88 nazioni e ricevuto con tutti gli onori del caso da 70 premier, 40 capi di stato e 3 papi.

In Nigeria, venne dichiarata una tregua di 48 ore, ai tempi della guerra con il Biafra, perché tutti, entrambi gli schieramenti, potessero vederlo giocare. Lo Scià di Persia lo aspettò tre ore in aeroporto solo per poter farsi fare una foto assieme a lui. Quando aveva 20 anni in Brasile venne dichiarato “tesoro nazionale” e fu quindi proibita la sua cessione all’estero. Pelè era nato in Brasile a Très Coracoes il 23 ottobre del 1940. Ha iniziato la sua carriera calcistica nelle file del Barau dal 1952 fino al 1956. Poi è passato nel campionato paulista nelle file del Santos fino al 1974. In seguito è passato a giocare in America nei Cosmos, dove aveva anche militato il nostro attaccante ex Lazio Giorgio Chinaglia. Ha vinto la medaglia d’oro con la nazionale verde-oro ai mondiali di Svezia 1958, Cile 1962 e Messico 1970. E due medaglie d’argento sempre ai Mondiali in Argentina 1959 e Brasile, in casa sua, nel 1964. Fa parte della National Soccer Hall of Fame. La Fifa gli riconosce il record di reti realizzate in carriera, 1281 in 1363 partite giocate, mentre in gare ufficiali ha messo a segno 757 reti in 816 incontri. Ora Pelè ci guarderà dal cielo, assieme all’altro genio del calcio, Diego Armando Maradona…Riposate in pace!

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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