Qui, invece, si è disputata la 10^ giornata di andata. La leadership, ora a 25 punti, viene con le unghie difesa dal Mozzecane del trainer reggino Mario Colantoni, vittorioso in rimonta per 2 a 1 al “Nereo Faccioli” contro un lanciato Atletico Città di Cerea del mister-notaio Claudio Berlini. Un Toro scalpitante e insidioso, il quale ha fatto trascorrere una mezz’ora di brividi alla capolista soprattutto dopo il gol realizzato dall’ex Primavera 3 (mister era Alessandro Montorio) del Legnago, ossia il classe 2002 Alessandro Borotto. “El Mozze” degli interisti – il presidente Riccardo Montefameglio e mister Colantoni – pervengono al pari verso la mezz’ora della ripresa grazie all’azzeccato innesto di Giacomo Rodighieri, e staccano il biglietto della Lotteria grazie all’ex, ovvero “Zibì Boniek” Patrick Parol. Ma, il Team Santa Lucia Golosine di mister Alessandro Ghirigato non perde un passo: sul sintetico di via Sant’Elisabetta, liquida – 2 a 0 – la pratica-Pedemonte (mister è “Zaccheroni” Antonio Ferronato), e l’impresa riesce grazie alle mire esibite da “Pinturicchio” Luca Avesani, classe 1987, e da “Spillo” Federico Nardi, classe 2001, figlio d’arte (di Roberto, bomber riconosciuto anche di Scaligera e Pescantina).
Sullo splendido sintetico del “Giobatta Battistoni”, 2 a 3 per l’AlbaredoRonco del belfiorese mister-bancario Marco Burato, classe 1963. “Lupi bianco-rossi” braccati da uno strepitoso Sacco-gol, al secolo Alberto Sacconi da Pressana di Verona, (classe 2000 autore di una doppietta), imitato nella gioiosa impresa una volta dal classe 1998 Marco Dall’Omo. I lupi – ancora senza Riccardo Meggiorini – sguinzagliati da mister “Duracell” Simone Marocchio da Raldon, hanno vissuto, gioito e si sono, ahiloro!, illuso per l’altrettanto fantastica doppietta fatta crepitare dal loro n.5 Mattia Bertol. Ottima, nonostante la sconfitta, la prova sciorinata dal Superbomber bianco-rosso del sodalizio “de le boche dell’Adeze”, Luca Marastoni, classe 2002, ex Caldiero, alla pari di Sacco-gol. Sostituito il “panzer” albaredoronchesano dal 2001 Jacopo Pasquaili, fino ad ora abbastanza sacrificato dai tatticismi di un mister, Burato, comunque, 3°, a 18 carati, 2 in più (come il numero di sconfitte fino ad ora accusate) della preda catturata ieri pomeriggio, ovvero il San Giovanni Lupatoto.
In riva del Guà, all’altezza di Cologna Veneta, 1 a 1 tra i “giallo-blu del mandorlato” di mister Luca Cortellazzi e l’Isola Rizza Roverchiara di mister Matteo “SudTirol” Girlanda, da San Giovanni Lupatoto. Tecnico, costui, riconfermato anche per il prossimo anno – dal generoso e umano presidente degli “spallini del Piganzo” Graziano Molinari, il quale propende sempre per essere un massimo dirigente all’anti-Zamparini. In vantaggio, gli isolarizzani, grazie a Othmane El Qorichi, classe 1998, il quale riscatta l’incolore prestazione di 7 giorni prima all’impianto di via Sabbionare, contro la Pol. Virtus B.V. Il pareggio non poteva che sottoscriverlo Alessandro “Bugatti” Borgatti. Anche al “Tiberghien”, l’Audace calcio del mister-chef d’alto bordo Matteo Biroli non va oltre l’1 a 1 contro l’A.C. Cadidavid di mister, il pluridecorato Fabrizio Sona. In vantaggio, i bianco-blu cadidavidesi con il centrocampista classe 1993 Christopher Marcolini, ma gioia dei 3 punti gli viene negata dal sanmichelate Samuel Rigo.
In località Fratte, ad Oppeano, i “bianco-rossi del Piganzo” di mister Andrea “Pirlo” Corrent, a fatica, riescono a sferrare un calcio al periodo nero e riassaporano il gusto della vittoria, la n.4 stagionale. L’avversario è uno molto tosto, tutt’altro che arrendevole: è il Lugagnano di mister Pippo Perinon, e che fino al 96mo ha creduto di poter evitare all’avversario l’urletto post-partita del successo. Dell’Oppeano, ci è piaciuto il n.10 piemontese Tommaso Martin, classe 2003, mentre, non male, tra gli avversari, il n.4 Michele Perozzi, classe 1994, e la grinta da vero capitano di lungo corso sprizzata da tutti i pori dal vociante libero Alessandro Brentegani, classe 1995, da Pastrengo. Torna al gol Giacomo Boseggia, classe 1993, pareggia, su rigore, il già citato Perozzi, poi, una traversa e un palo spolverati dagli oppeanesi, i quali sigillano il vantaggio finale grazie a quel Mattia Pauletto, che dagli 11 metri si è fatto neutralizzare – alla pari di 7 giorni prima – la più ghiotta delle occasioni. Per quel poco che ha giocato, abbiamo ammirato l’immensa tecnica di Michel Visentini, dottore in Odontoiatria, figlio del diggì Roberto, il quale è stato tachicardico fino al triplice fischio finale. Ammirevole, perché ancora in perfetta forma, il 39nne, la “vecchia sequoia” Davide Bertoletti, classe 1982, ex anche A.C. San Zeno Vr.
La Polisportiva Virtus B.V. di mister Andrea Annechini viaggia al “Renzo Tizian”, forte dei suoi autentici maratoneti ammirati domenica scorsa a Isola Rizza, ma questa volta, premiati dal punteggio finale: 1 a 2, e sconfitta numero 7 per il solitario “fanalino di coda” Pro Sambonifacese del mister e imprenditore metalmeccanico Maurizio Battistella, amante trainer del rombo. Solo che, ieri, a imitare il mitico “Rombo di tuono”, ossia il leggendario uomo-scudetto del Cagliari (1969-70) di mister Manlio Scopigno “Il filosofo”, di Nenè, di Richy Albertosi, di Martiradonna, di Mancìn, di Greatti, di Angelo Domenghini, di Gori, dei veronesissimi Giulio Zignoli e Pierluigi Cera, capitano e libero della Nazionale Messicana (Mexico 1970, vice-campione del Mondo, dietro al fantastico Brasile di Pelè, Rivelinho, Jairzinho, Tostao), ebbene, il mattatore che con la sua conclusione, a mo’ di un rombo di tuono ha assordato gli orecchi ai “rosso-blu dell’Est veronese”, è stato il giocatore dal sangue pugliese Enrico “Il Soldatino” Callino, difensore classe 1993.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it