venerdì, 18 Ottobre 2024

Oggi

Matteo Signoretti ieri ha indossato la maglia per 750 volte!

Ieri, nell’anticipo di Terza categoria, quello tra l’A.C. Raldon e l’Union Scaligeri Academy – gara terminata sul punteggio di 2 a 1 a favore dei neo-retrocessi “ramarri” raldonati -, il terzino sinistro di Nogarole Rocca, Matteo Signoretti, classe 1978, ha indossato per la 750ma volta una maglia ufficiale da calciatore dilettante. “Ho debuttato in Prima squadra” racconta il longevo difensore “nel Mozzecane dell’allora presidente Giorgio Giavoni, che allora militava in 2^ categoria, ma il grande salto in Eccellenza – dove ho militato anche con la Montebaldina del presidente Andrea Zanetti, e nel Vigasio – l’ho compiuto nel Trentino, nell’Alense di mister Renzo Merlino. Uno dei maestri, i quali, assieme a Tiziano Ferro, avuto nella mantovana Castelbelforte, mi ha fatto calcisticamente crescere”. Una passione irresistibile, quella del fubal per Matteo: “6 anni fa” aggiunge, volendo smettere di giocare per dedicarmi alla guida tecnica “ho deciso di conseguire il patentino Uefa B, ma, non sono mai riuscito a resistere all’ammaliante richiamo lanciato dalle sirene di altri club”. Lì vicino, gli fa éco la compagna Cristina, un esame alla laurea in Psicologia all’Ateneo di Padova: “Sono anni che a fine campionato decide di smettere, ma, poi, ad agosto è già pronto per la preparazione. Io sono contenta di vederlo giocare alla domenica: però, mi aspetto anche che, data l’età (44 anni il prossimo 29 novembre), intraprenda la carriera di allenatore. No, piuttosto che vederlo, annoiato, appollaiato sul divano, preferisco immaginarmelo impegnato nel circo che ha sempre frequentato fin da piccolo. E’ un bravo papà: Valentina, 4 anni, e Ruggero, 7 mesi, sono molto seguiti, hanno la fortuna di avere un papà premuroso e innamorato. Per ora, sembra più portata al calcio Valentina, ma, per Ruggero c’è ancora tempo!”

Quand’è che ti deciderai ad appendere gli scarpini al fatidico chiodo? “Quando il fisico me lo sconsiglierà: ho rischiato di scendere dal palco 3 anni fa, quand’ero a Pizzoletta: alla prima partita amichevole, mi sono fratturato un piede. Ma, è qualche anno che a maggio mi dico “ora con il calcio giocato basta!”. Ma, poi, non riesco a dir di no al verde dei prati e alle chiamate di chi, di questo o quest’altro club, mi corteggia”. Ora, alla vigilia delle 44 splendide primavere, e a con ben 750 maglie nell’armadio, l’A.C. Raldon. “E’ una società, che mi è piaciuta, mi ha convinto al primo approccio: sono in nero-verde grazie alla chiamata e alla conoscenza del diesse Luca Falavegna, al factotum, l’ex Primavera dell’Inter e a lungo calciatore lupatotino Antenore Perbellini. Siamo un bel gruppo, che, oltre al sottoscritto, conta sull’esperienza di mio cugino Giordano Begnoni, su quella dell’ex serie D (Viterbese, ma anche Villafranca), il laziale e mio cognato Fabio Calandrelli, su Matteo e su Amedeo Benedetti. Siamo un bel squadrone, che può benissimo dire la sua in questo girone”.

Nella vita di tutti i giorni, agente di commercio, la “sequoia” “El Signo” tifa per l’Inter, anche se i giocatori preferiti – di ieri – sono Cafù, l’ex romanista ed ex Milan, che ricopriva lo stesso suo ruolo, ovvero di terzino fluidificante sulla fascia – ed oggi, Piotr Zielinski, centrocampista classe 1994 in forza al Napoli. Oltre alla sua grande passione, il fisico, dicevamo: ricordiamo un 3 gennaio del 2012, quando al “Comunale” “Antenore Losi”, con i mantovani in Prima categoria, lui, durante un allenamento sostenuto assieme agli altri compagni di scuderia sulla neve, li staccò, addirittura doppiandoli. Il fatto di rispettare il proprio corpo come un santuario, oltre che per grazia ricevuta da Madre Natura, gli consentiranno di arrivare un giorno a infilarsi la maglia numero 1000?

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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