Lecco, la principale di quelle terre, e che dà nome al territorio, giace poco discosto dal ponte alla riva del lago” recita un estratto dal primo capitolo del celebre romanzo i Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Vogliamo iniziare con una visione quasi poetica della città lariana, avversario oggi pomeriggio, con fischio d’inizio alle ore 14.30, della Virtus Verona di mister Luigi Fresco. Il match contro gli avversari blu celesti di Salvatore Di Paolo, nell’anticipo della 31^ giornata del Girone A del Campionato di Serie C, sarà diretto dal signor Adolfo Baratta di Rossano, il quale sarà coadiuvato da Vincenzo Pedone di Reggio Calabria e Andrea Pasqualetto di Aprilia, quarto uomo Andrea Bortolussi di Nichelino. Una sfida dove i rossoblù veronesi sono chiamati ad una prova di forza per iniziare la riscossa, dopo la gara persa domenica scorsa a Fiorenzuola per 1 a 0. Sono ben 15 punti di differenza, dopo le 30 gare giocate finora, tra gli ospiti lombardi, quinti a quota 47 punti in coabitazione con gli alabardati della Triestina, e i rossoblù veronesi, tredicesimi con 32 punti in cascina. “Veniamo da un momento altalenante e da una sconfitta subita a Fiorenzuola, una gara che non meritavamo di perdere. Il portiere piacentino sul tiro ravvicinato del nostro attaccante Mattia Marchi ha fatto una parata davvero incredibile e gli ha negato la gioia del gol – dice il direttore sportivo Matteo Corradini -. Alla fine, dopo varie occasioni a nostro favore, siamo però usciti dal campo sconfitti. Ma niente paura, la Virtus Verona non molla. Mi aspetto molto oggi dai ragazzi contro il Lecco, sarà una battaglia molto combattuta. Abbiamo recuperato dagli infortuni i vari Danti, Amadio e Nalini sta tornando ai suoi livelli. Siamo molto fiduciosi. Dal mio punto di vista ci arriviamo molto bene e sono convinto che faremo una grande prestazione. Nelle difficoltà ci siamo compattati e siamo sempre usciti in maniera positiva in campionato dai momenti di sofferenza”.
E’ in salute il Lecco del vulcanico patron Paolo Di Nunno che la settimana scorsa ha dichiarato alla stampa locale che a fine anno cederà la squadra. Sul campo i blu-celesti, contro la Virtus Verona, daranno senza dubbio tutto. Il Lecco di mister Luciano De Paola, che ha eredito la squadra prima della quindicesima giornata sostituendo Zironelli, è in buona salute. La compagine del lago è in continua crescita e con De Paola in panca ha raccolto 30 punti (con una media di 2 a partita). Con la vittoria casalinga di domenica scorsa contro la Pergolettese ha incamerato la quinta vittoria consecutiva, eguagliando, in questa stagione, la capolista Sud Tirol e mettendosi all’inseguimento del Renate che è a +6 dalla brigata del bomber Simone Ganz finora arrivato a 10 gol. Un avversario da prendere con le pinze. La Virtus Verona dovrà giocare a viso aperto, facendo dell’intensità il suo credo. Fresco e i suoi ragazzi hanno fame di punti importanti in chiave salvezza ma il Lecco oggi non farà nessun tipo di regalo.
Intanto in settimana i rossoblù hanno presentato ufficialmente alla stampa Gianmarco Zigoni presso la sede di Isokinetic di Arbizzano. L’attaccante rossoblù figlio del mitico “Zigo” ha risposto così alle domande: Bomber come ti trovi nella Virtus Verona? “Bene, conosco molto bene la forza di questa società. Verona è una città stupenda e fin dal mio arrivo ho conosciuto un ottimo gruppo formato da bravi giovani, tutti uniti per conquistare la permanenza nel campionato di serie C. Venivo da sei mesi dove non giocavo. Ero fermo e messo fuori rosa dal Venezia di serie A. Non è facile non giocare e stare fermo. Avevo tanta voglia di mettermi in carreggiata e negli ultimi giorni di mercato è arrivata la proposta della Virtus Verona che ho subito accettato”. I tuoi obiettivi personali? “Sono venuto alla Virtus con la voglia di fare il meglio possibile, segnando gol utili alla squadra. Mancano pochi mesi alla fine del campionato e sinceramente non mi sono posto grandi obiettivi. Mancano otto gare alla fine del campionato e cercherò di dare il mio massimo contributo fino in fondo, poi si vedrà”.
Hai alle spalle un eredità importante, quella di tuo padre, che ha lasciato ai tifosi dell’Hellas Verona un ottimo ricordo. Che cosa ti ha insegnato come calciatore? “Mio papà mi ha sempre seguito e mi ha lasciato libero di fare quello che volevo. Non mi ha spinto a diventare a tutti i costi un giocatore di calcio. E’ stata una mia libera scelta animata da tanta passione. Lui guarda tutte le mie partite e poi mi dice cosa ho sbagliato e cosa andava invece fatto”. E’ vero che la tua mamma è la tua prima tifosa? “Non solo lei ma direi tutta la mia famiglia. L’amore per il calcio è sempre stato tanto. Io fin da piccolo correvo dietro ad un pallone e loro mi seguono e vivono le mie partite con la tensione giusta”. Aneddoti legati a tuo padre? “Mio padre era sempre in mezzo quando giocavo nelle giovanili dell’Opitergina di Oderzo, vicino a Treviso. Lui allenava un’altra squadra giovanile ma stava nello stesso campo dove c’ero io. Era bello stare assieme e respirare la stessa aria di calcio”. Hai alle spalle tante stagioni tra i professionisti, ma qual è stata la più bella? “Direi la stagione 2016-17 quando con la Spal abbiamo vinto il campionato cadetto e siamo saliti in serie A. E’ stato un anno meraviglioso con un gruppo unico. Nei miei due anni fatti li ho segnato 33 reti in 88 presenze e porto nel mio cuore dei bei ricordi”.
Dove può arrivare quest’anno la Virtus Verona in campionato? “Dobbiamo mantenere alta l’attenzione, con due vittorie consecutive si può arrivare a nei play off ma se le perdi precipiti nella zona pericolosa dove c’è chi lotta per non retrocedere. Dobbiamo prima di tutto pensare a salvarci, la classifica è corta e veniamo da risultati non certo brillantissimi. Arriva da noi il Lecco e sarà una battaglia, dobbiamo portare a casa punti e una serie di vittorie. Colgo l’occasione per salutare il vostro direttore, il dott. Andrea Nocini, che so che segue sempre con grande affetto la mia famiglia. Gli voglio dedicare il prossimo gol che farò!”
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it