Nel match valido per la sedicesima giornata di andata del campionato di Serie D girone “B”, il Sona di mister Filippo Damini affronta il Breno di Mario Tacchinardi allo stadio comunale “Carlo e Filippo Tassara” di Breno (BS). La formazione rossoblù va in cerca di riscatto dopo le ultime due sconfitte con Casatese e Ponte San Pietro. Primo tempo povero di emozioni, giocato su un campo pesante che ancora presenta i segni della nevicata arrivata in settimana. Nell’unica vera palla-goal il Breno trova il vantaggio con Mauri, che al 16′, servito perfettamente in profondità, presentandosi davanti a Dal Bosco non sbaglia. Il Sona accenna una reazione primeggiando nel possesso, ma non riuscendo mai veramente a impensierire Tota. Dopo due minuti si torna dunque negli spogliatoi con il Breno avanti 1 a 0. Nell’intervallo mister Damini prova a riequilibrare l’assetto della squadra con l’ingresso del giovane Gobetti e di Girma per Belem e Marchesan, con il primo che va ad agire sulla parte sinistra della linea a tre di difesa, mentre il secondo si posizione sulla tre-quarti con Simeoni alle spalle di Di Nardo per quello che è un 3-4-2-1. Le sostituzioni sembrano sortire gli effetti sperati dato che dopo sei minuti è proprio Natan Girma ad inventarsi uno splendido destro a palombella dalla distanza che supera Tota gonfiando la rete per il goal dell’1 a 1. Secondo tempo decisamente più vivo con continui capovolgimenti di fronte. Prima è il Breno ad andare vicino al vantaggio al 29′ con un destro dal limite di Mauri che Dal Bosco devia in angolo, poi sono i sonesi, invece, a mancare di un nulla il goal dell’1 a 2 in due occasioni a distanza ravvicinata tra 32′ e 34′: prima Di Nardo conclude con il destro da posizione ravvicinata con Tota che sventa la minaccia in tuffo, poi il neo-entrato Valbusa mette fuori con il sinistro da pochi passi dopo il suggerimento di Di Nardo a conclusione di un’azione di contropiede. Cinque minuti di extra-time e arriva il triplice fischio: è 1 a 1. Il Sona smuove la classifica salendo a quota 21 punti portandosi al nono posto. Nel prossimo turno gli scaligeri affronteranno al “Comunale” la Brianza Olginatese dell’ex Villafranca Giovanni Arioli.
Nel match valido per la quattordicesima giornata del girone “C” il Caldiero di mister Tommaso Chiecchi inciampa nella seconda sconfitta consecutiva, dopo quella subita in casa dall’Adriese, andando a perdere in trasferta contro il Dolomiti Bellunesi. La formazione gialloverde non è in un momento fortunato: la mole di gioco prodotta, infatti, non corrisponde alla quantità di reti, che è di gran lunga inferiore. Questo non deve essere un alibi, ma un pretesto per mettere ancora più voglia e motivazione. Il Caldiero gioca bene, crea sempre occasioni, ma va sotto e non ha la forza e la cattiveria per recuperare. Nella prima frazione di gioco la terna arbitrale annulla, per dubbio fuorigioco, il goal a Moscatelli. Viene invece convalidata, giustamente, la rete al 38′ di Raimondi che servito dal capitano bellunese Corbanese, la mette dentro superando Kuqi. Nella ripresa ci si aspetta la reazione degli scaligeri, invece, al 9′ arriva il raddoppio dell’équipe bianco-rosa-grigio: Toniolo pennella un cross per la testa di Corbanese che trafigge ancora Kuqi. I caldieresi non riescono a rialzarsi, anzi, i bellunesi sfiorano il tris con Raimondi che con una girata la volo mette fuori di poco. L’assedio finale dei gialloverdi porta a poco, se non ad applaudire il giovane portiere locale Masut che sfodera un’ottima risposta su colpo di testa di Cacciatore. Al 45′ viene fischiato rigore per fallo di Teso su Boldini, Zerbato dal dischetto la mette dentro regalando cinque minuti extra di speranza. Ma non c’è più tempo e si conclude 1 a 2. Domenica prossima la formazione di mister Tommaso Chiecchi andrà a far visita al Delta Porto Tolle del tecnico Enrico Gherardi.
L’Ambrosiana di mister Paolo Sammarco, reduce dalla vittoria esterna per 0 a 2 sul campo del Mestre, perde largamente in casa 0 a 4 contro il Cjarlins Muzane del tecnico Massimiliano Moras. I friulani partono più decisi e sfiorano due volte il vantaggio nella prima azione della partita, prima con Michelotto e poi con Rocco, entrambi murati dalla difesa di casa. Cinque minuti più tardi, però, gli arancio-azzurri fanno breccia. Il tiro di Akafou viene respinto da Franca che non può opporsi anche al piattone di Bussi. Gli scaligeri si riprende dallo shock iniziale ed escono dal guscio col colpo di testa di Righetti, deviato in corner da Moro. Un errato disimpegno dei padroni di casa libera Rocco al tiro dal limite dell’area, bloccato a terra dal numero uno rossonero. Gli ospiti gestiscono il vantaggio cercando di pungere infilando gli avversari in ripartenza. Al 40′ sugli sviluppi di un corner Franca si supera per respingere l’inzuccata di Dall’Ara da distanza ravvicinata, ma sulla ribattuta, Ndoj, viene abbattuto a due passi dalla linea di porta. Sul dischetto si presenta Rocco che spiazza il portiere rossonero. La ripresa è ancora di dominio dell’equipe di Moras. Dopo 8 minuti Bussi sfrutta al meglio il cross di Ndoj e di testa mette in rete il pallone del terzo centro di giornata. Gli ambrogini provano a costruire trame di gioco, ma anche quando fanno tutto bene, vanno a sbattere sull’insuperabile Moro, come all’11’ quando il portiere respinge il colpo a botta sicura di Giordano. Al 35′, però, i locali devono alzare bandiera bianca quando Brigati imbecca Forestan che, di testa, infila il pallone dello 0 a 4. La squadra di coach Sammarco domenica prossima andrà a far visita allo Spinea di mister Pier Paolo D’Este.
Un punto che fa bene, che smuove la classifica e da morale alla troupe di mister Alberto Baù. E’ anche vero, che quella con il Cattolica del nuovo tecnico Attilio Bardi, era un’occasione per vincere contro una diretta interessata – oggi ultima in classifica proprio con i nerazzurri – per la corsa salvezza. E’ il San Martino Speme a passare in vantaggio, ma fino a quel momento le redini della partita erano in mano alla squadra ospite. La prima vera occasione, al 18′, capita sui piedi di Oliboni che raccoglie un cross dalla destra di Ciuffo, ma il suo sinistro al volo viene messo in angolo da Scotti. Lo stesso numero poco più tardi si salva ancora in angolo su corner di Bertaso che, dalla bandierina, aveva calciato direttamente in porta. Al 32′ i sanmartinesi passano in vantaggio nel momento migliore del Cattolica. Oliboni serve in profondità Ciuffo che supera Scotti mettendo la palla alla sinistra dell’estremo difensore. La gioia del vantaggio dura solo cinque minuti. La squadra romagnola trova il pareggio grazie a un cross dalla destra, su cui la difesa scaligera è messa male, che arriva a De Angelis (in dubbia posizione) per il tap-in vincente. Dopo le proteste dei nerazzuri finisce la prima frazione di gioco. La ripresa sia apre subito con un’ottima azione, ancora di Oliboni-Ciuffo, ma questa volta Scotti è bravo e devia in angolo. All’8’ Padulano prova a impensierire Scalera, ma il numero uno scaligero è attento. I locali si fanno più intraprendenti e al 23′ Oliboni, con il suo destro, chiama ancora il portiere ospite all’intervento. Funziona a meraviglia il “tandem d’attacco” Ciuffo-Oliboni: al 28′ il primo mette in mezzo per il secondo, il quale si trova a calciare un rigore in movimento ma colpisce il palo alla sinistra di Scotti. La partita finisce 1 a 1. I ragazzi del tenico Baù domenica prossima ospiteranno, ancora tra le mura amiche, l’Adriese di Roberto Vecchiato.
Sebastiano Perbellini per www.pianeta-calcio.it