Il calcio è fatto di corsi e ricorsi, ma anche di ritorni di vecchi amori, mai, a dire la verità, sopiti. E’ il caso di Andrea Nalini (21-06-1990): il “Raul di Pradelle” fu nella stagione 2012-13 uno dei prim’attori e dei principali protagonisti dello storico balzo in serie Lega Pro della Virtus gigifreschiana. Il quale non l’ha mai mollato un secondo, grande stimatore qual è sempre stato già fin dai tempi che riuscì ad ottenerlo dal Villafranca. Al neutro di Foligno, allo stadio “Enzo Blasone”, quella domenica assolata del 13 giugno 2013, furono proprio due unghiate velenosissime sferrate dal “gioiello” del “patron” della Lazio, Lotito – il quale prima lo volle per sé strappandolo al sodalizio borgo-veneziano e poi, si vide sconfitto dalla doppietta del trequartista, che consentì agli “squali rosso e blu” del Crotone di raggiungere una salvezza insperata in serie A e alla tifoseria calabrese di erigergli un monumento -; furono quelle due unghiate a uccidere il Casarano di mister Mimmo Caso, nell’indimenticabile 3 a 1 di un finale mozzafiato, rimontando il gol dei pugliesi realizzato da Alvino, firmando la doppietta che seguiva all’acuto di Mensah. Dopo l’esperienza calabrese, per il “Nallo”, nel frattempo diventato padre di Elia, ecco il L.R.Vicenza del magnate del fashion, Enzo Rosso: 18 mesi di contratto, un anno e mezzo con i “lanieri”, il contributo al salto dalla C alla B dei berici.
Ma, Gigi Fresco non l’ha mai perduto d’occhio neanche un secondo. Sentitelo: “Abbiamo chiuso la trattativa ieri sera con Andrea. Dico solo che finalmente è tornato a borgo Venezia con noi. Il suo è un carisma tecnico che in attacco, con Mimmo Danti ed Arma, potenzia la nostra prima linea. Nessuno mi crederà ma io avrei preferito che Andrea potesse dare ancora il suo apporto in un club di serie B, almeno per un anno o due. Ma, visto e considerato che non si è profilata alcuna possibilità, siamo tornati alla carica”. Un giocatore di classe, che potrà sicuramente dare una gran bella mano alla Virtus: “Sì, diciamo che è il classico giocatore capace di spostare gli equilibri di una gara. Tra noi due il rapporto di amicizia è rimasto sempre intatto, anzi, forse, da quando ha lasciato il borgo, si è maggiormente rafforzato”. E, domenica sera, al “Gavagnìn-Nocini” arriverà il Legnago Salus, per dar vita al derby di andata tra le due veronesi di serie C… “Ero presente al “Mario Sandrini” sabato scorso e devo dire che il Legnago non meritava un passivo così pesante contro il Padova, anche perché fino a una ventina di minuti al termine non si sapeva chi l’avrebbe potuta spuntare. In buona sostanza, voglio dire che i bianco-scudati hanno fatto poco per aggiudicarsi il bottino pieno della contesa”.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it