E’ giunta ieri una notizia che fa davvero dispiacere a tutto il calcio veronese, Veneto e di tutta l’Italia. La favola del Chievo Verona è finita. Il Tar del Lazio ha rigettato “l’istanza cautelare monocratica” a cui la società gialloblù del patron Luca Campedelli si era rivolta con fiducia per impugnare la decisione del Collegio di Garanzia dello sport che l’aveva escluso dal campionato di serie B per inadempienze fiscali. Al posto del Chievo verrà ripescato il Cosenza, avente diritto per essere retrocessa al quart’ultimo posto nella stagione scorsa di serie B. Per il Chievo Verona si apre un altro scenario, quello di ripartire dalla serie D ma solo se lo vorrà. Intanto i giocatori gialloblù sono stati svincolati. Starà alla Lega Dilettanti decidere se ammettere o meno i clivensi in serie D in sovrannumero.
Molto rammaricato anche l’ex giocatore Christian Manfredini che con i clivensi aveva conquistato la prima storica promozione in serie A. Ai microfoni della testata on line “TuttoMercatoWeb” l’ex gialloblù ha detto: “Il Chievo è sempre stata una società modello, un club che ha sempre rispettato ogni singola scadenza, ma il calcio attuale è diverso. E’ più dispendioso ed è difficile gestire tutto da soli. Anche i grandi club hanno più azionisti, Inter e Milan hanno cambiato svariate proprietà, ci sono tanti stranieri che investono. Campedelli finora aveva fatto tutto da solo, anche per rispetto del padre che gli aveva lasciato in eredità questo gioiello. Mi chiedo una sola cosa, il Chievo è arrivato ai play off, se li avesse vinti sarebbe cambiato qualcosa?”. Fondato nel 1929, il Chievo si è poi ricostituito nel 1948 ed è l’unico club calcistico italiano proveniente dalle categorie regionali minori dopo aver scalato l’intera piramide calcistica Nazionale fino a giungere in serie A e poi a giocare nelle Coppe Europee. Ha partecipato a 32 campionati nazionali di cui 5 in serie C1, 10 in serie B e 17 in serie A. Ha vinto un campionato di B nella stagione 2007-2008 e negli anni 2000 ha partecipato alla Coppa Uefa e alla Uefa Champions League.
Tramite un Comunicato Ufficiale trasmesso ieri notte la Società del presidente Luca Campedelli fa sapere: “Conformemente alla giurisprudenza che ammette l’appello contro i decreti cautelari monocratici dei presidenti dei Tar, che definiscano in modo irreversibile la controversia, la Società A.C. ChievoVerona ha intenzione di proporre appello al Presidente del Consiglio di Stato, contro il decreto presidenziale del Tar del Lazio che ha rigettato l’istanza di provvedimenti cautelari monocratici. La Società procederà anche all’impugnazione del provvedimento di svincolo dei tesserati, illegittimamente adottato in data odierna dalla Federazione Italiana Gioco Calcio. A questo riguardo la Società fa presente che il giudizio dinanzi al Tar del Lazio è tuttora pendente dinanzi al Tar del Lazio e che la stessa Federazione, nelle proprie difese, aveva ipotizzato che, in caso di accoglimento dell’istanza cautelare a seguito della camera di consiglio fissata per il 6 settembre, il ChievoVerona potesse essere iscritto in sovrannumero al campionato di serie B. L’illegittimo provvedimento odierno è evidentemente contrastante con questa ipotesi”. Tutti i tifosi gialloblù sperano quindi ancora in un lieto fine, vedremo come andrà a finire.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it