Fra le squadre favorite del prossimo girone A di Prima categoria c’è anche l’Olimpica Dossobuono del presidente Lucio Feder e del vice presidente Paolo Garonzi, società giunta al suo 61° anno di vita e nata proprio nel lontano 1960 quando si svolsero le Olimpiadi di Roma, da qui il nome Olimpica ed i colori giallo e rosso della Roma. La nuova stagione prenderà il via giovedì 5 agosto quando ci sarà la presentazione ufficiale della prima squadra giallorossa presso il Ristorante-Pizzeria da Paolo che si trova proprio al centro del paese di Dossobuono. In questa occasione sarà presentato lo staff tecnico e la nuova rosa 2021-22 che è pronta a recitare un ruolo da protagonista nel prossimo campionato di Prima categoria, che prenderà il via il 19 settembre, agli ordini del riconfermato mister Giuseppe Bozzini, colui che qualche anno fa portò i giallorossi dalla Seconda categoria fino a giocare nel campionato di Promozione, questo grazie a vittorie prestigiose ottenute sul campo e con i risultati, come sottolinea lo stesso mister Bozzini che dice: “Trovo triste e indecoroso il sistema adottato dalla FIGC Veneto per i ripescaggi per la prossima stagione sportiva 2021-2022! Dopo due anni che non vengono disputati e conclusi i campionati nelle varie categorie dilettantistiche, pensare di “coprire” i posti mancanti nella nuova formula con gironi a 14 squadre attraverso una classifica non realistica di valori e risultati ottenuti sui campi di calcio mi sembra uno schiaffo ed un affronto al merito sportivo”.
“Premiare con la promozione squadre o società che negli ultimi due anni non hanno raggiunto nulla dal punto di vista sportivo mi sembra un modo meschino e falso di riconoscere l’impegno e il merito di quelle squadre o società che realisticamente negli ultimi anni hanno lavorato e raggiunto gli obiettivi previsti dalle regole sportive che prevedono il raggiungimento reale di punteggi ottenuti nei campionati delle varie categorie e nei settori giovanili. Perché non si sono utilizzati per i ripescaggi i criteri che in passato hanno sempre funzionato: punteggi e percentuali in base ai risultati delle società nelle prime squadre e nei settori giovanili raggiunti negli ultimi anni di effettiva attività. Il Covid così ha vinto due volte, ha tolto negli ultimi due anni il piacere del gioco e le vere risultanti sportive. Si sapeva che per convivere con il Covid-19 e dare continuità all’attività e ai tornei, significava riorganizzare i campionati con un numero di squadre ridotto, questo per lasciare spazio ad eventuali recuperi o sospensioni. Per questo però serviva programmazione e serietà nelle scelte, non improvvisazione e superficialità. Difficile sentirsi rappresentati da dirigenti di Federazione, Associazioni degli Allenatori o Giocatori che in modo così evidente hanno assecondato criteri non rispondenti alla reale attività e al merito sportivo dilettantistico. Questo è il mio pensiero personale – ci tiene a specificare Bozzini – e non quello della mia società”.
La redazione di www.pianeta-calcio.it