E’ sempre alla ricerca di nuove sfide, l’ex professionista di serie A e della Nazionale Italiana, Damiano Tommasi. Vive ed ama il verde della Valpolicella e proprio da qui partono tutte le sue attività lavorative e non. Damiano Tommasi ci aveva abituato, quando era il faro del centrocampo della Roma tra la fine degli anni novanta e l’inizio degli anni duemila, a giocate sopraffine da centrocampista di qualità ma anche di tanta quantità. Corridore instancabile, con la società giallorossa vinse uno Scudetto ed una SuperCoppa italiana. E fa parte, dal luglio del 2015, della “hall of fame” della Roma. Ma la passione per il calcio non è mai tramontata per Damiano, tanto che da quando ha lasciato il professionismo fa parte in piante stabile della formazione granata del Sant’Anna D’Alfaedo del presidente Simone Lavarini che milita nel campionato di Seconda categoria veronese. “Sono sempre orgoglioso di indossare la casacca del Sant’Anna – afferma Damiano Tommasi – perchè è la squadra del mio paese e proprio da qui sono partito a giocare a calcio. Ho messo sempre tanta grinta e carattere al servizio della squadra per inseguire un sogno in campionato”.
Ora, all’età di 47 anni, Damiano è pronto ad una nuova sfida sportiva: il tamburello. Come lui stesso racconta: “Ho sempre amato tutto lo sport ed ho giocato in passato anche a tamburello. Mio nonno e mio padre, che ha vinto uno scudetto, si divertivano alla grande praticando questa disciplina. Mi è arrivata la proposta degli amici del San Floriano Maistri di giocare con loro ed io non me la sono fatta dire due volte”. Quest’anno il San Floriano ha vinto il campionato di serie D di tamburello. Il suo presidente, Vittorio Zardini, ha portato a casa nel 1972 il primo campionato di serie C e tre anni dopo il primo scudetto. 35 anni fa ha lasciato il mondo del tamburello con l’idea, prima o poi, di riprendere a giocare. E così è stato. “Il tamburello mi aiuta a tenermi in forma e mi diverte davvero molto. Esalta le tue doti ma anche il gioco di squadra, come succede anche il calcio. E’ uno sport che purtroppo ha ancora poca popolarità e questo è un vero peccato visto che che abbina qualità caratteriali e fisiche ed è per tutte le età. Mi emoziono ancora quando ricordo lo scudetto che ha vinto mio papà con la maglia del Negrar in serie C”. Parlando dei ragazzi Damiano Tommasi dice: “Le giovani leve devono fare sport e non devono assolutamente abituarsi alla vita sedentaria, che a volte fanno i grandi. Lo sport è una vera e propria palestra di vita che fa bene a tutti, dai più giovani ai più anziani”
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it