Grande la soddisfazione in casa dei “giallo-blu del mandorlato” del nuovo presidente, l’imprenditore Denis Berti. Il diggì, il dottore commercialista Renato Martinelli, “gloriosa “bandiera” colognese, considera la “promozione” alla categoria superiore come un premio: “Cercheremo di onorare al meglio questa bella novità cercando in campo di essercela meritata. Da qualche mese, ci siamo rimessi in moto animati dal proposito di costruire una “rosa” importante al fine di ben figurare in Promozione; ora, è arrivata l’Eccellenza, ci muoveremo di conseguenza per poter prima di tutto conquistare la permanenza”. E, come vi state muovendo? “Stiamo cercando 2-3 elementi di esperienza, che s’aggiungeranno a un gruppo di ottimi elementi – anche giovani -, ma si sa che il mestiere mica lo comperi al supermercato. Dunque, ci indirizzeremo verso giovani che hanno già fatto l’Eccellenza. Abbiamo entusiasmo e chiediamo ai nostri ragazzi, specialmente i più giovani, di mettersi in mostra in una categoria importante”.
A mister Luca Cortellazzi si presenterà la grande occasione della sua prima volta in Eccellenza… “Credo che sia un motivo in più per guidare il nostro Cologna in quanto lui l’Eccellenza l’aveva sfiorata alcuni anni fa, perdendo a Belfiore, lo spareggio contro il Garda. Ed era stato costretto allo scontro titanico perché penalizzata, la sua Seraticense, a causa di un cambio di un giovane non regolarmente avvenuto. Da giocatore, Cortellazzi è un palcoscenico noto, per averlo calcato dopo la sua carriera di professionista”. Che Eccellenza vi aspettate? “Di un gradino qualitativamente più elevata rispetto alla Promozione. Sarà un Torneo molto difficile perché molte sfidanti annovereranno giocatori scesi dalla serie D”. In un girone a 14 squadre, l’ACD Cologna Veneta non rischia di essere messa nel girone “B”? “Dovremmo, in teoria, essere inseriti nel girone “A”, assieme al plotoncino delle veronesi. A completare il quadro, credo che saranno le vicentine Cereal Docks Camisano, il Montecchio Maggiore e lo Schio, non ritengo il Bassano”.
Che calcio sarà dopo la pandemia? “Avverto in giro tanta voglia di ripartire, ma ho notato che il Covid-19 ha invitato molte delle nostre giovani leve a curare, a scoprire nuovi interessi, nuove discipline agonostiche. Da buon contabile, ipotizzo che la dispersione calcistica tocchi un buon 10% di abbandono”. Lei c’era l’anno in cui avete conquistato l’Eccellenza, stagione 2000-01? “No, giocavo in Promozione, nel Minerbe di mister Gianni Verdolìn”. Quel Cologna Veneta era allenato da Patrizio Minozzi, da Asparetto di Cerea. Ma, si dovette disputare – il 15 maggio 2001 – al “Gino Cosaro” di Montecchio Maggiore l’epocale spareggio tra pari classificate (a 52 punti), l’ACD Cologna Veneta e l’AC Sambonifacese di mister Tullio Gritti, oggi secondo di Gian Piero Gasperini a Bergamo. Lo scontro stellare terminò 2 a 2, e solo i rigori (strepitosa la “saracinesca” giallo-blu Loris Marsotto da Salizzole), dopo i due tempi supplementari, dettero alla fine ragione ai “ragazzi del Guà”.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it