Raramente abbiamo incontrato numeri 12 animati – così giovani – da tanta saggezza e vero collant del gruppo in cui giocano. Il portiere di riserva, crediamo, è uno dei ruoli più scomodi nel mondo del calcio perché per indossare i guantoni di titolare devi confidare nell’espulsione di chi ti è stato prescelto – anche per anzianità – o, peggio, in un suo infortunio. Invece, in Davide Bertinelli questo spirito non alberga affatto: e questo gli fa davvero onore. Parla come un ragazzino cresciuto da tempo, ama il gruppo in cui gioca e i compagni, molti dei quali sono amici anche fuori dal campo di gioco: “Siamo una squadra molto rivoluzionata rispetto all’anno scorso: molti fanno parte del vivaio, 3-4 invece hanno un buon bagaglio di esperienza. Il bello è che stiamo esprimendo il gioco che il nostro nuovo mister – Doriano Pigatto – ci vuole trasmettere”.
Due su sei fino ad ora le gare disputate dal giovane in possesso del diploma di Alberghiero – ottenuto al “Berti”, votazione 76-100 -, ma capace di adattarsi anche ad altre occupazioni: “Ho dovuto sostituire il portiere titolare Francesco Pennacchioni, classe 1994, espulso dopo il primo quarto d’ora e ho di conseguenza giocato anche la seconda gara di campionato. Con “El Penna”, mi alleno da 4 anni, in quanto sia da Allievo che da Juniores mi aggregavo alle sedute atletiche della nostra Prima squadra. Francesco è un buon portiere e ci troviamo anche fuori dal contesto sportivo. Io chiamo molto la difesa, calcio con entrambi i piedi, non avverto molto la pressione di una gara, ma il clima partita, quello giusto. A 19 anni ho ancora tanto da migliorare e da imparare”. Il PGS Concordia, fra le squadre del girone A di prima categoria a piene gare, è la squadra che ha subito meno gol, solo 5 in 6 gare.
Tifoso dell’Hellas Verona – “Tutta una vita!” aggiunge – da piccolo è cresciuto cibandosi del mito di Gianluigi Buffon, ex portiere della Nazionale che ancora gioca nella Juventus all’età di 42 anni: “Adesso, da un paio di anni, tifo Ramses Becker Alisson, l’estremo difensore brasiliano del Liverpool. Ha uno stile molto italiano, anche perchè ha giocato alcuni anni nella Roma”. Tra le avversarie, Bertinelli ha apprezzato l’Olimpia Ponte Crencano: “Per essere una matricola, è una squadra messa davvero bene in campo. Al “Manuel Fiorito”, mi è piaciuto anche il Casteldazzano (2 a 2), squadra fisicamente ben attrezzata. Dove possiamo arrivare? Speriamo il più in alto possibile, prenotando già da adesso quei play off che servirebbero a riscattare un’annata – quella dell’anno scorso – non all’altezza dei nostri veri valori”.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it