domenica, 24 Novembre 2024

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Nuova inchiesta: Serve allenarsi senza poi poter giocare?

Il calcio dei dilettanti, per colpa dell’emergenza Covid-19, è stato fermato. La decisione visto il protrarsi e l’aumento dei contagi era da tempo nell’aria, ma nelle ultime settimane dall’Eccellenza alla Seconda categoria si teneva duro e si andava avanti. Discorso a parte per il calcio professionistico, legato a forti interessi economici, fino alla serie C e alla serie D che hanno proseguito la loro corsa. Ma ci siamo chiesti, è giusto proseguire gli allenamenti individuali stabiliti dalla Figc Veneta quando la domenica le squadre poi non scendono in campo? Le motivazioni non servono più? Ascoltiamo le parole di diverse persone coinvolte in prima persona tra presidenti e allenatori. Abbiamo formulato loro la seguente domanda: Considerate una piccola vittoria, dopo la sospensione causa Corona-Virus dei campionati dilettantistici, la ripresa degli allenamenti a livello individuale? Cosa ne pensate?

Mister Fabrizio Sona (Cadidavid): “Dopo la sospensione dei campionati trovo sia giusto almeno allenarsi, lo sport è importante e non bisogna assolutamente stare fermi. Chiaramente in piena sicurezza e osservando le norme sanitarie anti-Covid. E’ importante non solo per il fisico ma anche per la salute mentale dei nostri ragazzi che sono appassionati come il sottoscritto di calcio”. Mister Matteo Fattori: “Lo trovo surreale, bisognava a mio parere, pensarci prima non partire ad agosto come è stato. Stiamo vivendo una stagione complicata sotto tutti i punti di vista. Il virus c’è purtroppo nella vita sociale, lavorativa, ricreativa e chiaramente anche sportiva. Certo la Lega dilettanti ci ha provato a partire con i campionati, ma non andava fatto assolutamente. Bisogna uscire da questo virus per tornare a fare la vita di prima”. Mauro Cannoletta, direttore generale del Villafranca: “Sicuramente per noi del calcio dei dilettanti non è una vittoria. I campionati si sono fermati di nuovo e non ci voleva proprio. Avevamo ripreso con la nuova stagione, seppur con difficoltà visto la pandemia del virus, ma andavamo avanti. Adesso ci hanno detto che possiamo allenarci, ma la più grande sconfitta, a mio parere, è la sospensione dell’attività agonistica! La ripresa degli allenamenti per noi è un modo per tenere vivo tutto l’ambiente e dare un rimborso a tutti i nostri collaboratori e giocatori che in questo terribile momento ne hanno veramente bisogno. Il vero problema è che non abbiamo nel calcio una classe dirigente che ci tuteli come meritiamo. E’ mai possibile che la serie D giochi? Ma lo sanno che la prossima stagione in serie D servono 36 società dall’Eccellenza? Oppure bloccano promozioni e retrocessioni? Mi sembra una situazione paradossale e complicata. Il Presidente dei dilettanti Sibilia avrebbe dovuto bloccare tutto il calcio dilettante. Detto questo per quanto riguarda il mio Villafranca non aspetto rispetto a breve. Serve maggiore coerenza e non approssimazione. Nel pieno rispetto delle norme”. Il direttore sportivo dell’Intrepida Andrea Ferrari: “La situazione è molto grave e non lo nascondo. Giorno dopo giorno diventa sempre più complicata è difficile. Bisogna tenere alta la guardia e non arrenderci al contagio. Cercare di guardare avanti con un certo grado di positività. Allenarsi, adesso, a mio giudizio trova il tempo che trova! E con il passare delle settimane saremo costretti a chiudere completamente ogni attività sportiva! Tra l’altro è particolarmente difficile far digerire ai nostri ragazzi, soprattutto la fascia medio-grande, allenarsi senza poter disputare il sabato o la domenica le partite. Personalmente penso non sia questo il calcio!” Vittorio Zampini presidente dell’A.C. Garda: “Ci trattano come pagliacci! Non capisco questa situazione di fermare i campionati ed ora parliamo degli allenamenti individuali. Sono molto deluso e amareggiato. Noi, squadre dilettantistiche, non valiamo assolutamente nulla. Non veniamo considerate ed ascoltate da chi ci governa. Lo stato del calcio in Italia è da cambiare, non mi piace e non mi soddisfa. Noi del Garda abbiamo sempre rispettato i protocollo anti-Covid con attenzione e vigore spendendo quattrini e mezzi. Ma vedo che non è servito a nulla. In squadra non avevamo casi ed eravamo fiduciosi del nostro cammino in campionato. Ma ancora una volta hanno spezzato i nostri sogni. Tre mesi di lavori buttati al vento. Noi avevano anche il medico Di Blasi. Una situazione che ci porta al collasso. Voglio essere molto chiaro, è un mondo, quello dei dilettanti, che si lecca le ferite! Siamo noi dilettanti qui per mantenere lo stato calcio in Italia! E’ una vergogna!”. Mister Luca Tosi, Real GrezzanaLugo: “A mio parere la domanda va posta in maniera diversa. Non stiamo combattendo contro qualcuno che ci ha bloccato. Non c’è nessuna vittoria o sconfitta. La pandemia è dilagante e molto pericolosa per tutti. Bisogna guardare in faccia alla realtà, senza nasconderci. La Figc sta gestendo una situazione difficile e molto complessa. Decisione, quella di bloccare i campionati, secondo me giusta. Poter ritornare ad allenarsi? Sono contento di questa nuova decisione. Si può di nuovo stare assieme in campo. Una nuova opportunità per me ed i miei ragazzi da vivere in maniera diversa. Noi del Grezzana abbiamo dei ragazzi meravigliosi che amano il calcio, come il sottoscritto, e ne sono orgoglioso. Non si sono mai lamentati di queste regole del protocollo e lo hanno sempre rispettato. Una sicurezza per loro e per le loro famiglie. Lavoreremo su altri obiettivi che a volte vengono dimenticati. La cosa mi va benissimo. Cerchiamo di guardare avanti sicuri che il brutto momento passerà. Ridare il nostro servizio sociale in un ambiente più sicuro. Altrimenti i nostri ragazzi sarebbero nei parchi a fare niente. Presenti in allenamento e sperando per il futuro”. Presidente Francesco Cottini (Fumanese): “A mio parere tornare ad allenarsi non è molto utile. Per le squadre non ci sono motivazioni visto che i campionati sono fermi. Il virus va dritto per la sua strada e non si ferma. La situazione è critica anche se il vaccino, a detta di qualcuno, sembra vicino. Ma è un anno difficile per tutte le società di calcio e non solo. Non ci sono certezze e tutti aspettano delle nuove risposte dalla Federazione su quando riprenderanno i campionati. Una situazione surreale, stare assieme con i ragazzi in tempo di Covid-19 è assurdo. Noi come società, stiamo valutando il da farsi”. Dello stesso avviso il mister della Fumanese Ivo Castellani: “Il calcio è uno sport di squadra. L’allenamento individuale è positivo per i ragazzi che si possono tenere in forma. Ma il calcio giocato è un altra cosa! Allenarsi va bene ma poi alla fine perchè? Con che prospettive? Si ricomincerà, quando? A Dicembre oppure l’anno prossimo a Gennaio, a Febbraio e così via. Come si fa a preparare una stagione in questa maniera, con i carichi di lavoro? Non vedo niente di concreto per il nostro futuro”. Mister Nicola Santelli (Lugagnano): “E’ una sconfitta per tutti! Dalla sospensione dei campionati al discorso allenamenti individuali, o roba del genere, non vedo un senso logico a tutto questo. Parlando dallo sport alla vita sociale! Il calcio non è l’atletica, è uno sport di contatto e non di distanziamento! Viva la vita e viva lo sport!” Umberto Chincarini, presidente del Peschiera: “La vittoria sarà solo quando avremo sconfitto il Covid e le conseguenti paure. Ora è un azzardo allenarsi provvisoriamente, cosa che aggiungerà nuovi costi che non ci possiamo permettere. A chi importa davvero del benessere e dell’educazione dei piccoli o più grandi giocatori, se non riusciamo a proteggerli dagli errori dei grandi?” Michele Mezzacasa, vice allenatore del Valgatara: “Sinceramente non ha alcun senso andare al campo per svolgere gli allenamenti in questo momento di Covid-19. Il calcio è uno sport collettivo quindi lo trovo assurdo e senza logica alcuna. Ognuno si dovrebbe gestire in maniera autonoma e responsabile per conto proprio. Ha molto senso invece per le scuole calcio ed i ragazzini la tecnica di base ed individuale. Un mezzo valido per non farli stare nei parchi ad annoiarsi o chiusi in casa da soli ad annoiarsi”. Fabrizio Saccomani, allenatore dell’Atletico Vigasio: “E’ una situazione talmente complessa e difficile per poter dare una risposta corretta. Di sicuro la salute viene prima di tutto, ed ho detto tutto!” Andrea Crema, mister del BNC Noi: “Sono contento solo a metà! Perchè regna ancora troppo stress ed ansia da emergenza virus. Se ascolti i pareri, a volte diversi dei virologi in Tv, ti passa la voglia di fare qualcosa e ti deprimi. Certo tutti noi vogliamo tornare presto in campo, ma stiamo vivendo un anno strano e particolare dove la salute viene prima di tutto!” Matteo Zambelli, allenatore dei portieri del Pescantina Settimo: “A mio parere riprendere a livello individuale è la morte del calcio dilettantistico! Dall’altra è anche vero che non si possono lasciare i ragazzini in casa a guardare la televisione. Da parte nostra, noi allenatori, troveremo altre maniere, per quanto sarà possibile, di stare con i ragazzi sul campo”. 

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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