giovedì, 26 Dicembre 2024

Oggi

Le strade tra il Montecchio Maggiore e mister Matteo Girlanda si dividono

Non è bastato il lusinghiero 2° posto a 45 punti (solo 4 in meno della capolista Sona e 4 in più rispetto al Castelbaldo Masi) a garantirgli il rinnovo della fiducia sulla panca dei montecchiesi di “paron” Romano Aleardi. Il giovane coach veronese Matteo Girlanda, instancabile molosso difensivo in campo, in panca valorizzatore dei giovani talenti (consacrazione della punta bianco-rossa berica Casarotto), paladino del 4-3-3, si è trovato, con una certa e comprensibile sorpresa, spiazzato dalla mancata riconferma ed ora è libero sul mercato. Pronto, anche lui, come il collega veronese Luca Cortellazzi, a essere utile alla causa di qualche altro ambizioso club scaligero o veneto. Invidiabile il suo curriculum vitae di calciatore: Alto Adige (una stagione in C2 e una in serie D), un anno a Mestre (in C2), 4 stagioni in serie D a proprio al Montecchio Maggiore, una in serie D a Portogruaro, altre 3 in serie D (a Domegliara, Mezzocorona e a Este di Padova), 3 in Eccellenza (con Castelnuovo, Vigasio e Sommacampagna), infine altre 3 stagioni in Promozione (con San Martino-Speme, Belfiorese e Caldiero).

Come vice-allenatore, preludio e palestra della panchina da assumersi come è successo in questa annata 2019-20 in prima persona, Girlanda aveva operato in precedenza a Garda, a Zevio, a sant’Ambrogio di Valpolicella (come collaboratore di mister Tommaso Chiecchi), e ha guidato gli Juniores Elite del San Giovanni Lupatoto. La guida dei montecchiesi – che confidano in un’ammissione alla serie D – è storia di questi ultimi mesi. Grazie anche a lui, e seguendo i consigli della dirigenza vicentina, quest’anno hanno esordito in Eccellenza parecchi ragazzi della Juniores regionale biancorossa: “Peccato” commenta con un filo di amarezza “non avere avuto la possibilità di continuare il progetto con un club che è sempre stato al vertice della scala dei dilettanti della nostra regione! Ma, sono pronto a rimettermi nuovamente in gioco. Ma, non si dice sempre, o no, che il calcio è pur sempre un gioco?”

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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