Ma che fine faranno i campionati dilettantistici? Si ripartirà o su congelerà la stagione odierna con nessuna promozione e niente retrocessioni? Oppure, la prima in classifica conquisterà il salto di categoria e l’ultima retrocederà? Tutte domande che gli addetti ai lavori, i presidenti, i direttori sportivi delle società dilettantistiche si fanno. In ogni caso lo ribadiamo servirà il buon senso delle forze in campo: il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, chi governa la Federcalcio a livello nazionale, i luminari medici che seguono l’evolversi dell’emergenza Covid-19 e il presidente Giuseppe Ruzza con i suoi collaboratori della Figc del Veneto. Con molta probabilità ne sapremo di più nei mesi di maggio e giugno. Intanto abbiamo posto diverse domande nella nostra nuova inchiesta, su come ripartire con la prossima stagione targata 2020-21, dal punto di visto economico. Questi i quesiti posti ad alcuni presidenti veronesi. Siete favorevoli a:
A) Riduzione tassa di iscrizione per la prossima stagione
B) Slittamento pagamenti affitti e strutture sportive di allenamento e di gioco, per le squadre
C) Accedere ai mutui sportivi fino a dieci anni
D) Forte riduzione costi inerenti alla società
Il Presidente del Peschiera Umberto Chincarini, ci dice: “Da parte mia, ed è stato ribadito più volte, ritengo che i costi per l’iscrizione al campionato siano ingenti. Sono d’accordo sul ridurli sopratutto in un periodo dove la crisi economica derivante dal virus si fa già sentire. Per quanto riguarda lo slittamento affitti, grazie a Dio il Comune di Peschiera non pretende nulla. Si ai mutui, ma solo per le spese d’investimento riguardo alle attività future della società. No per spese correnti e con fideiussione dei rispettivi proprietari degli impianti. Francamente più ridurre di così le spese non è possibile. Sarebbe proprio un sogno se si potesse un sogno”.
Queste le risposte del Presidente del Garda Vittorino Zampini: “In questo tragico momento io dico assolutamente no a pagare la tassa d’iscrizione per la nuova stagione. La crisi economica è appena iniziata, e molte società potrebbero addirittura sparire. No anche alle spese derivanti dagli affitti degli impianti, che siano di gioco o per gli allenamenti. Si alla possibilità di accedere ai mutui sportivi, solo con tasso d’interesse non superiore al 1, 75%. Direi che per i costi di gestioni li abbiamo già tagliati anche troppo e di più non è più possibile. Adesso sentiamo da tutte le parti proposte ma abbiamo bisogno noi presidenti di assolute certezze. Se andare avanti nei dilettanti era difficile adesso sarà ancora più complicato”.
Il pensiero del Presidente del Lessinia 1918 Matteo Guglielmini: “Mi sembra prematuro parlare della prossima stagione quando ad ora non sappiamo ancora come si concluderà quella odierna. Stiamo aspettando le decisioni della Figc di Verona, nel nostro caso, per il girone A di Terza categoria. A noi serve saperlo in fretta per programmare il futuro. Ci vuole più chiarezza e più comunicazione fra gli organi dirigenziali e le società. Da settimane non si sente più nessuno e noi non sappiamo che fare”.
Il Presidente del Malcesine Simeone Casella, ci dice: “Belle domande!La riduzione della tassa d’iscrizione per la stagione prossima mi sembrerebbe il minimo, anzi sarebbe meglio se fosse completamente gratuita. C’è anche tutto il discorso relativo ai tesseramenti del settore giovanile che grava sui costi. Il calcio andrà ancora più in crisi e così noi piccolo società dilettantistiche dovremo andare avanti con enormi sacrifici, facendo molta fatica. Si allo slittamento degli affitti dei campi sportivi, potrebbe essere una buona soluzione per poter andare avanti. E sarebbe da rivedere anche i vari canoni d’affitto visto la crisi economica. Nel nastro caso, il comune di Malcesine non ci chiede l’affitto per l’uso dei campi e questa è un ottima opportunità per fare calcio. Sicuramente non si possono pagare adesso le cifre che si pagavano prima, questo per una serie di cose. Teniamo presente che quest’anno gli sponsor mancheranno o saranno pochissimi, dipenderà anche dalla zona. La nostra zona del lago è prettamente turistica, e quindi quest’anno la vedo molto dura. Alberghi, bar e ristoranti, che sono stati la colonna portante degli anni passati, quest’anno avranno una crisi nerissima. Finora queste attività ci davano qualcosa ma adesso gli scenari sono a tinte fosche. Ci saranno sicuramente meno turisti e quindi meno entrate. Accensione dei mutui? Mi auguro di no, non so proprio che dire. Teniamo presente che le società dilettantistiche cambiano con il passare degli anni. Anche le mentalità, di come continuare a gestire una qualunque società di calcio, possono essere diverse e cambiare. E’ una situazione difficile, i costi di gestione li riduciamo ogni anno, ma quello che conta adesso è capire come andrà a finire questa stagione sportiva. Nessuno si fa vivo e nessuno ci dice niente”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it