E’ stato come un fulmine a ciel sereno, di quelli che colpiscono all’improvviso senza lasciarti il tempo di metterti al riparo. Pasquale Petillo, calciatore arrivato quest’anno nel mercato di dicembre al PescantinaSettimo, capolista del girone A di Promozione, cerca di vincere, assieme alla moglie Emma, la gara più importante della sua vita, quella contro il Covid-19. Entrambi infatti sono risultati positivi. E’ possibile che il giocatore sia stato contagiato dalla consorte e dalle fonti apprese sembra che si tratterebbe del primo caso di un calciatore positivo in Italia in una categoria dilettantistica. Dal passare la palla ai compagni, da buon centrocampista, è passato a lottare ogni giorno contro il Coronavirus. Testimonianza toccante e preoccupata quella di Pasquale, che dice: «Siamo positivi al virus e viviamo da separati in casa. Io sto in una stanza e mia moglie in un’altra. Ci portano la spesa i nostri rispettivi genitori. Arrivano, suonano alla porta, lasciano le borse e se ne vanno via. Non possiamo vederli ma ci sentiamo ogni giorno per telefono».
Ai primi di marzo Emma, infermiera in ospedale, il giorno dopo un turno di lavoro non si è sentita bene accusando subito le prime avvisaglie del virus: mal di testa, febbre e forte tosse. «Mi ha moglie ha subito capito la gravità ed ha subito iniziato le procedure necessarie con le autorità ospedaliere – spiega Petillo-. Ha poi fatto il tampone ed è risultata positiva. Per fortuna aveva sintomi non così rilevanti da essere ricoverata. Ora sta decisamente meglio tra breve farà un altro tampone che speriamo sia negativo». Storia diversa per il giocatore del Pescantina che ci dice: «Il contagio da Coronavirus è velocissimo, e, indirettamente, dopo una settimana mi ha colpito ed ho accusato gli stessi sintomi di mia moglie. In accordo con i medici dell’Ospedale di Bussolengo, ho fatto pure io il tampone e sono risultato positivo. Non nego che ho avuto paura. Adesso aspetto la fine di aprile per attestare la mia completa guarigione. I sintomi stanno regredendo e sono decisamente più sollevato e contento».
Chiusa momentaneamente l’attività di famiglia, i Petillo sono proprietari di un ristorante a Peschiera, Pasquale è preoccupato anche per il lavoro. «Il Governo, con il primo decreto, aveva promesso che avrebbe aiutato la popolazione ma ad oggi non ci è pervenuta nessuna indennità. Sono quindi preoccupato anche per il proseguo del mio lavoro». Pasquale Petillo spezza una lancia a favore dei medici e operatori sanitari che quotidianamente prestano la loro preziosa opera per combattere il virus. «Noi italiani siamo forti e ne usciremo presto, ne sono certo. Io e mia moglie vediamo la luce in fondo al tunnel. Ma bisogna fare attenzione perchè il Coronavirus è qualcosa che ti attacca all’improvviso senza lasciarti scampo. Chi esce di casa per motivi di necessità deve sempre indossare mascherina e guanti. Sono l’unica salvezza di fronte ad un contagio che è sempre presente».
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it