E’ preoccupato per il CoronaVirus, come tutti noi, anche il presidente del Garda Vittorio Zampini. La compagine rossoblu che milita nel girone A di Eccellenza, allenata da mister Paolo Corghi, dopo 22 giornate di campionato ha conquistato, prima della sospensione forzata, 28 punti, frutto di 6 vittorie, 10 pareggi e 6 sconfitte, ed era in perfetta linea con l’obiettivo salvezza. Come ogni anno, anche in questa stagione nell’ambito della prima squadra c’era stata una piccola rivoluzione, con l’arrivo di bravi giovani e del nuovo direttore sportivo Simone Cristofaletti. A guidare in campo i rossoblu l’estro del capitano Mirko Dorizzi in attacco aiutato dai rapidi guizzi del piccolo e veloce Nicola Beverari. “Eravamo in linea con gli obiettivi prefissi – sostiene il presidente rossoblu -. I ragazzi stavano rispondendo bene al lavoro del nostro mister Paolo Corghi e ci stavamo togliendo delle buone soddisfazioni. Quando c’è stato lo stop mancavano solo otto turni alla conclusione del campionato ed eravamo in zona tranquilla. Peccato che sia andata così! Una stagione, a mio modesto parere, che si può dire finita”.
Il patron gardesano lancia la sua personale proposta sui verdetti da dare al campionato di Eccellenza: “Questo CoronaVirus, che nessuno conosceva prima, ha portato giustamente all’interruzione di questa stagione agonistica. Una pandemia che non è solo europea ma ormai globale. E’ chiaro che il calcio va messo in secondo piano quando la nostra salute è duramente colpita. Un grande grazie a tutto il personale medico che negli Ospedali, con il loro duro lavoro, ha salvato tantissime vite umane. Il Coronavirus fa molti morti e non va affrontato con leggerezza. Ritornando ai campionato, io congelerei l’attuale stagione sportiva con i calendari riproposti, senza toccare una virgola, l’anno prossimo. Ci sarà una bella crisi economica e sarà difficile trovare nuovi sponsor con questo maledetto virus. Molte società nella stagione prossima non ci saranno più. Prevedo brutti scenari, nell’immediato futuro, per il nostro calcio dilettantistico veronese. Non sarà per niente facile ripartire, non solo per il calcio ma anche per tutto il mondo imprenditoriale ed economico mondiale. Sono pessimista e guardo alla tragica realtà che ci aspetta con preoccupazione”.
Ora Zampini spende due parole sulla sua prima squadra: “Se devo analizzare nei dettagli la stagione che è stata interrotta, devo dire che eravamo in linea di galleggiamento, lontanissimi dall’ultimo posto e a debita distanza dalla zona play-out. Malgrado diverse defezioni, la squadra nel girone di ritorno stava rispondendo bene mettendo grande temperamento in campo. I ragazzi mi hanno fatto felice e sono contento nel globale di quanto fatto finora. Bravo il Sona che stava guidando la classifica del nostro girone A di Eccellenza con merito. Ma mancando ancora otto partite alla fine, poteva succedere ancora qualsiasi cosa”. Zampini ha interessi in Svizzera ed in Italia: “Siamo a livello europeo sempre più isolati. Gli altri ci ridono dietro e dicono che manchiamo di personalità e che forse dovevamo muoverci prima nel combattere il Covid-19. Spendiamo più di tutti in Europa senza ottenere dei risultati soddisfacenti. Siamo caduti in un baratro difficile da superare e non siamo capaci di cogliere nuove opportunità”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it