lunedì, 25 Novembre 2024

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Andrea Martini (Nogara Calcio) prevede una Promozione a 18-20 squadre

Andrea Martini è l’attuale presidente dell’SSD Nogara Calcio: a giugno, Coronavirus permettendo, scade il suo mandato di leader maximo dei “cosacchi bianco-rossi del Basso Tartaro”: “Per me, la stagione non è ancora ufficialmente archiviata, anche se speriamo di non dover attendere molto tempo ancora circa l’esito di questa stagione sportiva in quanto le società devono programmarsi per quella che decollerà a settembre”. Il Nogara, quando è calato il sipario sul nostro calcio, era ultimo in classifica: ebbene, tu che verdetti emetteresti allo stato attuale delle cose? “Le prime due meglio classificate vanno su dirette alla categoria superiore, le ultime non le retrocederei per allargare il girone a 18-20 concorrenti l’anno prossimo, sempre che nessun club si ritiri o manifesti la volontà di ripartire da una-due categorie sotto. Una soluzione, certo, che interessa molto il mio Nogara, ma, che al contrario vedrebbe piovere a Marghera fiumi di ricorsi. Non mi sembra, infatti, corretto condannare squadre con ancora 24 punti in palio”.

Come ti prefiguri l’orizzonte del nostro calcio? “Torneremo indietro di 20-25 anni, in quanto prevedo che contributi da aziende ce ne saranno sempre meno per noi società dilettantistiche: le ditte è legittimo che guardino prima a salvaguardare i propri interessi. E, sperando che ripartano tutte. Secondo il mio punto di vista, si ritornerà a riconoscere il premio-partita o quello di un tot di punti raggiunti, rinunciando a qualche pezzo da novanta e cercando di valorizzare ancora di più qualche giovane del vivaio. Politica che noi, come Nogara, stiamo percorrendo da qualche anno a questa parte. E’ finita la pacchia, il Bengodi: si dimezzeranno i costi per i palloni, per la gestione del campo, per le mute di maglie, la cassa sarà sicuramente meno piena. Le Prime squadre saranno le più colpite dall’accetta della nuova austerity calcistica, ed alcune società, secondo me, come ho detto prima, potrebbero chiedere di ripartire da categorie inferiori, o continuare a vivere, ma dedicandosi solo al settore giovanile. Diventeremo sempre di più club di volontariato, dei dilettanti “ante litteram”, voglio dire veri e propri. Ai club professionistici toccherà un bel dimagrimento, ma costituiscono rispetto a noi una ben altra realtà”.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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