martedì, 26 Novembre 2024

Oggi

Domenico Danti (Virtus Verona): “Non vedo l’ora di tornare in campo!”

Gli è sempre piaciuto giocare davanti e mettere in scacco, con le sue pregevoli giocate e sopratutto con i suoi gol, i portieri avversari. Domenico Danti, da San Giovanni in Fiore, sta facendo felice, con le sue buone prestazioni, la Virtus Vecomp Verona del presidente-allenatore Gigi Fresco. I rossoblu di Borgo Venezia sono attualmente fermi come tutto il calcio italiano. Prima della sosta per il CoronaVirus stavano lottando per la salvezza, nel girone B di serie C, dando lustro non solo all’intero popoloso quartiere veronese ma anche al calcio veneto. Negli ultimi anni la società di via Montelungo ha saputo farsi largo nella terza massima serie italiana pescando giocatori talentuosi, come il nostro Domenico, e proponendo giovani interessanti provenienti dal proprio settore giovanile, fra i migliori del Veneto. Con la Virtus Verona, Domenico Danti, capitano e uomo di rara destrezza in attacco, è legato da un contratto triennale. A Verona si trova molto bene e ama la città che è famosa per la storia tra Romeo e Giulietta, gli innamorati per eccellenza. Cosenza con il grande salto dalla serie D fino alla C1, in tre struggenti annate, poi Reggina, Vicenza, Ternana, Nocerina, Barletta, AlbinoLeffe, Turris ed infine la Virtus del direttore generale Diego Campedelli, queste le sue tappe nel mondo del calcio giocato. “Amo Verona e qui sto molto bene – sottolinea Domenico -, ho la ragazza a Vicenza e vivo qui da solo. Mi piace molto passeggiare in città e la vita che facciamo noi giocatori professionisti. Do tutto per la maglia della Virtus Verona e devo dire che qui ho trovato una bella famiglia. Il Presidente e mister Gigi Fresco è una persona davvero splendida. Vuole molto bene ai suoi giocatori ed è sempre disponibile ad ogni esigenza della squadra. Qui alla Virtus non ci manca nulla per giocare a calcio nel migliore dei modi”.

In tempi di Covid-19, dove siamo tutti chiusi giustamente in casa, per evitare la pandemia, Domenico è un po triste: “Siamo costretti ad allenarci in casa, ma davanti alla salute non si poteva fare altrimenti. Mi manca molto la vita che facevo da calciatore. Allenamenti, le trasferte e le partite da giocare in casa davanti ai nostri tifosi. L’intensità e la forte adrenalina delle gare mi faceva stare bene. Pazienza, spero che si torni a giocare in fretta, ma la vedo difficile”. Ora Domenico ci parla del campionato di serie C interrotto ed al suo raggruppamento, quello B: “Un girone, il nostro, davvero tosto e non facile. Ci siamo battuti a viso aperto contro ogni squadra avversaria, dando il massimo di noi stessi. Stavamo facendo bene e correvamo con la giusta energia per coronare il sogno salvezza”. Quali sono le squadre che in campionato ti hanno più stupito e chi ti ha deluso: “Mi ha deluso molto il Padova per l’ambizione che aveva e per il bagaglio tecnico che dispone, è una squadra costituita da giocatori di categoria superiore. Finora stava facendo un campionato sottotono. Fortissima invece la Reggiana, che oggi si chiama Reggio Audace, una signora squadra forte in ogni reparto e che praticava, prima della sospensione, un ottimo calcio propositivo e veloce”.

Se va indietro con la mente, Danti non dimentica gli anni passati in Calabria al Cosenza. “Io sono di San Giovanni in Fiore, un paese di 16.750 anime, che non è troppo lontano da Cosenza. Giocavo con la maglia rossoblu, proprio come quella della Virtus Vecomp, ed ho passato anni indimenticabili con mister Toscano, che si chiama Domenico come il sottoscritto, un grandissimo mister. Una società calda, quella del Cosenza, molto appassionata. La si vive per il calcio, non ci sono storie”. Tra le squadre dove ha giocato la stagione da dimenticare è quella alla Nocerina: “Un episodio bruttissimo che non mi va tanto di rivangare, con minacce pesanti nei confronti di noi giocatori. Tanto che la squadra era scesa in campo a Salerno in sei giocatori, e dico tutto!”. Oggi Danti è un pilastro della brigata rossoblu di mister Fresco e del vice Manuel Spinale, la Virtus gli è entrata dentro e lui non vede l’ora di tornare in campo: “Colgo l’occasione per ringraziare voi della redazione di pianeta-calcio per l’intervista e speriamo di tornare presto in campo per gioire tutti assieme. Un abbraccio virtuale a tutti!”

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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