Abbiamo sentito il bomber della Montebaldina Consolini Mohammed Rkaiba, che, come tutti noi, in questo momento è chiuso in casa in attesa che si possa riprendere la vita normale. Allora “Moha”, come stai vivendo questo periodo difficile per le problematiche dovute al contagio del CoronaVirus? “Sono preoccupato, come tante persone nel mondo, il virus purtroppo sta aumentando non solo nel Nord Italia ma adesso sta colpendo pure il sud ed altri stati. Io prego il mio dio e Maometto che mi diano la forza per superare questo grosso problema. Solo se stiamo tutti uniti possiamo superare la cosa. Io tengo duro, come tutti i cittadini italiani”. Cosa fai in questi giorni? “Mi sto tenendo in forma facendo esercizi in casa e in giardino da solo. La società e il mister ci dicono di stare pronti nel caso si riprenda a giocare. Noi siamo fiduciosi che dopo Pasqua si possa ripartire”.
Finora hai segnato 19 reti in campionato e ti trovi al secondo posto assieme a Ravelli (Alba B.Roma) ad inseguire l’attuale capocannoniere del vostro girone A di Prima categoria, Nicola Avesani, in gol 22 volte con la maglia del Cadidavid, cosa dici? “Di questi tempi la cosa più importante è che riprendano i campionati perchè vuol dire che il Covid-19 è stato sconfitto. Siamo tutti fermi e con dentro al cuore la sofferenza di non poter giocare a calcio. Io spero che ad Aprile o Maggio si ritorni tutti di nuovo sui campi da gioco. Il mio desiderio più grande è segnare tante reti utili per la mia squadra e per vincere la classifica dei cannonieri del nostro girone e la scarpa d’oro 2019-2020 da dedicare a mio padre Housin che è morto a gennaio di quest’anno. Farò di tutto per riuscirci, glielo devo!”
Come la situazione nel tuo paese, il Marocco? “Sento sempre mia mamma Saadia che è rimasta sola e che cerco sempre di aiutare. Lei è preoccupata che mi succeda qualcosa ma io gli ho detto che se rimango in casa non c’è pericolo. In Marocco ci sono stati una decina di casi causati da una turista francese così il Re Mohammed 6° ha chiuso subito aeroporti, porti, negozi, scuole etc.., un po’ come è stato fatto in Italia, questo per fermare il contagio sul nascere. Io prego 5 volte al giorno per la mia famiglia e per tutti noi affinché il virus sia debellato”
A Caprino, e alla Montebaldina hai messo le radici? “Direi di si. Mi trovo molto bene qui, il presidente Davide Coltri mi vuole bene e mi ha aiutato ad inserirmi al meglio anche nella vita sociale. La squadra è ben equilibrata con ragazzi attaccati alla maglia, in primis il capitano Stefano Pachera. Un grande grazie al mister Luca Mancini, arrivato quest’anno, che ci tiene tutti concentrati e ci motiva in ogni allenamento. E’ un bravo allenatore che merita alti palcoscenici. Un plauso anche ai miei compagni, nessuno escluso, che mi regalano in partita invitanti palle gol, pronte da buttare in rete. Grazie a loro ho segnato 19 reti in 17 gare giocate finora”. Sappiamo che hai una passione sfrenata per il gioco del calcio fin da quando, da bambino, calciavi il pallone in Marocco. E oggi questa passione è più forte che prima.. “Io amo il calcio e lo sport in generale, mia sorella Karima è stata campionessa di atletica. Per la mia famiglia, fare sport, è stato un momento di forte crescita nella vita. Valori importanti che conservo sempre. Quando scendo in campo, in Coppa o in Campionato, è come se giocassi sempre una finale. Gioco con grinta e voglia di migliorarmi sempre, sono veloce e in campo uso la testa. Amo fare dribbling e tirare da lontano. A volte mi sono dovuto fermare per qualche piccolo infortunio, ma nel calcio ci sta”.
Secondo te, il Cadidavid è davvero la squadra più forte del vostro girone A di Prima categoria? “Finora la squadra biancoblu, allenata dal bravo mister Fabrizio Sona, sta dimostrando di conoscere bene i segreti della nostra categoria. Il Cadidavid ha fatto tesoro degli errori fatti l’anno scorso, quando è retrocessa dalla Promozione dopo un campionato sfortunato. Quest’anno, con merito, sta facendo la differenza, offrendo prestazioni convincenti e senza pause. E’ una squadra molto ben attrezzata e con due bomber, come Avesani e Falavigna, che non scopro certamente io. Sono due giocatori che sotto porta, quando ci si mettono, fanno davvero molto male. Finora hanno vinto 15 partite, perso solo 4 volte e sono in testa con 48 punti…tanta roba! Onore a loro, ma devono comunque stare attenti alla voglia di raggiungerli del Lugagnano, ma anche l’Alba B.Roma non è ancora fuori dai giochi. Dossobuono e Pedemonte sono in lizza per i play off, che sono anche il nostro obiettivo. Comunque, secondo me, solo il Cadidavid può perdere questo campionato, merita il salto di categoria”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it