E’ sempre interessato a sapere come sta andando il Bari del fratello Mirco, l’attaccante classe 1989 Andrea Antenucci in forza al Vigasio del presidente Cristian Zaffani. “Sento mio fratello molto spesso e ci diamo sempre consigli reciproci su come trovare i segreti – e ride – per mettere il pallone in rete. Stimo mio fratello che è un grande professionista, con i suoi gol sta portando molto in alto un Bari molto ambizioso, che, con i De Laurentis, può rientrare nel calcio che conta”. Ha i piedi esplosivi quest’anno Mirco Antenucci, in forza da quest’anno ai galletti del Bari della famiglia De Laurentis dopo essere stato capitano della Spal in serie A. Nel girone C della serie C ha segnato finora già 19 gol. Un bel bottino che sta riportando nel grande calcio, dopo il fallimento, la truppa biancorossa pugliese.
Andrea, nei biancazzurri del Vigasio di mister Andrea Orecchia, quest’anno ha segnato 8 gol, mentre l’anno scorso, sempre con questa maglia, aveva realizzato 12 reti in Eccellenza da quando ero arrivato a gennaio fino alla fine del campionato, contribuendo attivamente alla promozione dei “Guerrieri del Tartaro” del presidente Cristian Zaffani impegnati ora a conquistare la permanenza nel girone C di serie D. Il Vigasio, dopo le 27 gare giocate prima dello stop, si trova al 16^ posto in classifica con 30 punti alla pari del Montebelluna. Dietro ci sono, il Tamai con 22 punti, il San Luigi con 21 ed i cugini veronesi del Villafranca con 17 punti. “Per adesso, se guardo la classifica, non siamo salvi, ma la strada è ancora lunga e le ultime gare sono sempre decisive perchè tutti alzano il ritmo. Noi in campo stiamo rispondendo bene, ma dobbiamo essere uniti e compatti fino alla fine. Ora il campionato è sospeso e non so quando riprenderà. Noi però siamo pronti a battagliare, credendo nelle nostre possibilità, per guadagnarci la salvezza”.
Andrea ama la sua terra natia, il fantastico Molise, che è ricco di tradizioni. Si trova bene a Verona e si sta facendo in quattro per dare il suo contributo alla causa del Vigasio. “E’ un ambiente per me ideale per fare calcio. E pensate che io ne ho girate tante di squadre – confessa l’attaccante -. Quest’anno stiamo vivendo una situazione quasi paradossale: ci alleniamo in settimana ma la domenica non giochiamo. Ci manca la tensione e la grinta che mettiamo in campo, abbiamo voglia di misurarci con le squadre avversarie, questo appena si potrà! Sto CoronaVirus sta lasciando il segno!”
Se guardiamo la classifica ci sono ben 37 punti di differenza tra il fanalino di coda Villafranca (a 17) e la capolista Campodarsego che comanda con 54 punti. “Due squadre completamente diverse, una punta alla salvezza mentre il Campodarsego è una corazzata, è la squadra più accreditata per vincere il campionato. Delle altre mi è piaciuto moltissimo il Mestre, una squadra molto quadrata e solida”. Il tuo sogno nel cassetto? “Ne ho tanti! Il primo è giocare, un giorno, assieme a mio fratello in una squadra di calcio, perchè finora ho giocato con lui solo al mare. L’altro è salvarmi con la mia squadra del cuore: il Vigasio!”
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it