mercoledì, 27 Novembre 2024

Oggi

Siamo tutti impegnati a vincere la difficile partita contro il Covid 19.

Con il calcio è fermo per l'emergenza CoronaVirus abbiamo chiesto ai nostri calciatori dilettanti come stanno vivendo il momento

Lorenzo Pinamonte attaccante del Lazise, Seconda categoria girone A e Amatori: “Sono preoccupato principalmente per la situazione di questo maledetto Virus, il pericolo di contagio anche nel nostro Veneto è molto alto. Francamente non so se torneremo a giocare. Se la cosa non migliora, a mio parere, è meglio smettere con la stagione. E’ strano non preparare la borsa alla sera per andare al campo ad allenarsi, ma ci stiamo abituando, purtroppo. In ogni caso prima viene la salute”. Michele Martini, centrocampista e capitano del PGS Concordia, Prima categoria girone A: “Non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo più grande che è quello della salute. E’ necessario rispettare le norme date dal Governo e per adesso non pensare al pallone. Quando ne usciremo, ed io spero il più in fretta possibile, torneremo ad allenarci ed a giocare. Penso che per il nostro calcio, a breve, non si avrà una risposta. Tutto è sospeso in attesa degli eventi. E’ giusto che le cose facciano il loro corso. Nessuno si allena più? Ripeto, ritengo corretto stare alle normative che arrivano dai medici della Sanità”.

Francesco Gobbetti, portiere del Casteldazzano, Prima categoria girone B: “A mio parere, fin dall’inizio, la situazione è stata presa sotto gamba. Bisognava agire prima e con decisione. Ora è troppo tardi e molti stanno pagando con la vita. Certo che mi manca il calcio, ma davanti alla salute non si poteva fare altro. Hanno fatto benissimo a fermare tutti i campionati. E’ l’occasione giusta per riflettere tutti sull’importanza della vita. Un nemico invisibile che in fretta ci ha colpiti trovandoci impreparati. Resettiamo tutto e abbiamo pazienza, questo brutto periodo se ne andrà. E’ un occasione importante per crescere come uomini prima che calciatori”. Matteo Lucenti, attaccante del San Zeno, Prima categoria girone A: “Non posso dire che non mi manca il calcio e l’allenarmi durante la settimana. Stiamo vivendo un incubo che non conosciamo e non siamo ancora giunti la fine del tunnel. Il calcio, in questi casi, va a farsi benedire. Conta più la salute di noi calciatori e dei nostri cari e di tutti i cittadini. La vedo dura se si riprenderà. Si mormora ad aprile, ma andremo a mio parere a maggio o a giugno. Il calcio è l’ultimo dei nostri problemi, di questi tempi”.

Luca Scarabello, attaccante del Bovolone, Prima categoria girone B: “Rispetto la decisione di non giocare e sono convinto che la situazione prima o poi si risolverà. Il CoronaVirus fa paura ma dobbiamo fronteggiarlo con decisione senza abbassare la guardia. Rispettando le norme che ci hanno imposto e agendo con criterio. Mi manca il calcio, ma la vita viene prima di tutto”. Cristian Carigi, centrocampista PescantinaSettimo, Promozione: “Presto diventerò padre per la seconda volta, e questa è la cosa più importante. Il CoronaVirus la sta facendo da padrone ed è stato giustissimo fermarsi. Dobbiamo batterlo stando attenti alle nuove norme di vita e dobbiamo soprattutto fare un sacrificio e restare a casa. Spero che al più presto usciremo da questo incubo. In seguito sapremo quando si riprenderà eventualmente a giocare e in che maniera”. Mattia Paiola, centrocampista PescantinaSettimo, Promozione: “E’ un periodo che sto vivendo con tanta apprensione. Il CoronaVirus fa paura e francamente ora penso poco al calcio. La vedo molto dura, se si riprenderà con i campionati. Stare a casa è importante e ci si allena come si può, ma sicuramente non è come correre con i compagni sul campo. Speriamo che finisca tutto in fretta”.

Lorenzo Zerbato, attaccante del Caldiero, serie D: “Il CoronaVirus, non lo nascondo, è un problema serio per la stagione in corso che è sempre più in forse. Non ci voleva proprio, sta fermando davvero tutto. Bisogna però non sottovalutarlo ed affrontarlo con lo scudo. Chi può deve stare a casa e non perdere mai l’attenzione e la lucidità per combatterlo. Si vorrebbe finire il nostro campionato di serie D, non lo nascondo, ma prima di tutto viene la salute e non si scherza. Io mi alleno come posso a casa, non posso fare altrimenti. E’ indispensabile non avere contatti per prevenire il contagio, bisogna stare attenti ai nostri cari ed in particolar modo alle persone più anziane”. Fabio Sinigaglia, attaccante del Cologna, Promozione: “Rinunciare alla nostra grande passione, che è quella del calcio, non è facile per nessuno. Ma bisogna guardare in faccia alla realtà e far fronte al Virus che ci sta colpendo senza risparmiare nessuno. La situazione non è delle migliori e per il bene nostro e di tutti dobbiamo fare sacrifici e stare in casa. Spero che gli sforzi fatti possano togliere di mezzo al più presto il CoronaVirus ma sicuramente ci vorrà del tempo. Molto probabilmente si fermeranno anche ad aprile i campionati. Questo girone di ritorno è da dimenticare”.

Luca Fortunato, trequartista dell’Aurora Cavalponica, Promozione: “E’ giusto che ci sia la giusta attenzione a livello quotidiano. Penso sia giusto che il calcio si sia fermato. Se tutti osserviamo le direttive del Governo ne possiamo uscire. Personalmente mi manca il pallone ed il clima partita, non vedo l’ora di ritornare in campo. Intanto mi alleno a casa come posso”. Andrea Luciano, attaccante del Malcesine, Prima categoria girone A: “Se devo essere sincero, in questo momento, il calcio viene dopo di tutto. E’ il CoronaVirus il nostro avversario più difficile da sconfiggere! Speriamo di uscirne in fretta. La stagione a mio parere è compromessa. Vedremo come vanno le cose ad aprile, ma escludo che si torni in campo”. Gianluca Nardella, attaccante dell’Academy Pescantina, Terza categoria girone A: “In questo momento giocare sarebbe assurdo. Il CoronaVirus è una brutta bestia che va colpita ed annientata il prima possibile. Mi manca lo stare con i compagni, vivere la partita della domenica, allenarsi e giocare a pallone, ma ci sta il sacrificio in questi tempi perchè prima di ogni altra cosa viene la salute delle persone”.

Andrea Cipriani, centrocampista del Sona, Eccellenza: “Oggi il problema del CoronaVirus è tremendamente serio. Non si può scherzare perchè c’è in ballo la salute di tutti noi. Mi sono confrontato con tanti miei amici che giocano al pallone e tutti siamo d’accordo che il calcio passi per ora in secondo piano. Una sola cosa conta, la nostra salute”. Thomas Rainero, difensore del Castelnuovosandrà, Promozione: “In questo momento il calcio per me non esiste, nei miei pensieri c’è solo la voglia di uscire in fretta dal problema del CoronaVirus. Lo dico sinceramente. Non so se la stagione ripartirà, io ho seri dubbi. Sono molto preoccupato della situazione attuale ma spero di tornare a giocare il più presto. Sono qui che aspetto pazientemente i prossimi eventi”. Matteo Speri, centrocampista del Valgatara, Eccellenza: “Per ora sto a casa a vedere la televisione e mi sento ogni giorno con i miei compagni. Il calcio arriva dopo, prima c’è la nostra salute. Non so se si riprenderà, aspettiamo le prossime decisioni della Figc”. Matteo Zampini, difensore e capitano dell’Academy Pescantina, Terza categoria girone A: “Se devo essere sincero, in questo momento il calcio passa in secondo piano, viene davvero prima la salute. Il Virus non lascia scampo e bisogna stare molto attenti. Quando ne usciremo verrà il tempo in cui dimenticheremo tutto e si tornerà a giocare spensierati, ma adesso non è il momento”.

Filippo Lauricella, attaccante dell’Ambrosiana, serie D: “La mia paura è per le persone anziane e per i nonni perchè il Virus sembra colpire prima di tutto loro. Il calcio è fermo e va benissimo così. Non si scherza, prima arriva la nostra salute e dopo tutto il resto. Un pò mi preoccupa non allenarmi, ma quello che spero che si ritorni alla normalità in fretta>. Alessandro Caputi, attaccante e capitano del Montorio, Promozione: “Il calcio adesso non c’è più! E’ il CoronaVirus che ora comanda!Speriamo di uscire in fretta da questa brutta situazione. Stagione complicata dove non credo si riprenderà più”. Samuele Avanzi, difensore del Sona, Eccellenza: “Quello che mi manca è lo stare assieme con i compagni e divertirci. Ora non ci alleniamo più e il Corona Virus è entrato come un fulmine a ciel sereno nelle nostre vite e non se ne vuole più andare. Teniamo duro e andiamo avanti sperando che tutto passi”. Francesco Conti, attaccante del Noi la Sorgente, Terza categoria girone A: “Non mi alleno e il calcio si è fermato nella maniera peggiore dal virus del Covid 19 che è veramente una brutta cosa! Ora abbiamo altri problemi da risolvere, dobbiamo debellarlo in fretta. Penseremo poi quando tornare in campo a giocare”. Davide Falavigna, attaccante del Cadidavid, Prima categoria girone A: “E’ una situazione molto strana che nessuno si aspettava. Siamo stati fermati da un virus, una cosa mai vista finora. E’ un momento difficile per tutti! Il calcio è la nostra grande passione ma prima viene la salute di tutti, il calcio può attendere!”.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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