sabato, 1 Marzo 2025
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E se domenica fermassimo tutti i campionati dilettantistici?

Abbiamo fatto un'inchiesta sentendo alcuni mister che allenano con passione e determinazione nel nostro mondo dilettantistico. Queste le loro risposte..

Antonio Ferronato, allenatore del Pedemonte: “La gravità dei fatti accaduti in questi ultimi giorni ha amplificato ancor più il difficile momento che il nostro movimento, in tutte le sue componenti, sta attraversando. Sono successi fatti censurabili e inaccettabili sotto ogni forma di violenza. Credo che la sospensione dei campionati non sia la risposta giusta, troverei più efficace un deciso e drastico inasprimento delle sanzioni da parte della giustizia sportiva. Non bisogna fare di ogni erba un fascio, in fin dei conti la stragrande maggioranza dei tesserati si comporta correttamente e non è giusto penalizzare tutti indistintamente..”. Peter Taccardi, ex allenatore del Sitland Rivereel: “Non ha senso sospendere domenica i campionati in quanto parliamo di casi isolati e tutto sommato pochi rispetto al numero di partite che si giocano ogni anno nei dilettanti. Bisogna inasprire le pene per chi si macchia di questi brutti episodi che nulla hanno a che vedere con il nostro calcio che si gioca sui campi di provincia con passione e divertimento. Sanzioni ai giocatori! Squalifiche! Radiazioni! Sanzioni alle società! Non Iscrizioni ai campionato nell’anno successivo! A mio parere servono eccome per calmare gli animi, servono gli strumenti adatti ed il Giudice Sportivo li ha! Ma attenzione bisogna ben capire e identificare ogni singolo episodio per delineare la sua effettiva portata”.

Vasco Guerra, allenatore del San Zeno: “Francamente non si può più andare avanti cosi! E’ bene che ci diamo tutti una bella calmata, episodi come quelli successi a Zevio domenica scorsa, ma anche gli altri capitati nelle scorse domeniche sui campi dilettantistici, non li voglio vedere più! Si, a mio parere fermarci domenica sarebbe un bene per tutti!”. Emanuele Boscaini, allenatore del Bnc Noi: “Io non sono d’accordo sul sospendere domenica i nostri campionati. Perchè, da parte mia, sto dando l’anima per diminuire le contestazioni sugli arbitri. La mia squadra, il Bnc Noi, era una delle formazioni più indisciplinate del girone A di Terza categoria. Adesso le cose sono notevolmente migliorate, ho lavorato molto sul comportamento da tenere in campo da parte dei miei giocatori. Ora i cartellini gialli e rossi nei nostri confronti sono diminuiti in maniera considerevole. Ogni forma di violenza fisica e verbale va condannata. Civiltà è simbolo di nervi a posto”.

Simone Bragantini, allenatore del Brescia femminile: “Per conto mio, sospendere i campionati domenica non è utile alla causa. In primis la Federazione deve dare pene severe e nei casi più gravi va benissimo la radiazione. Ovviamente anche la giustizia ordinaria deve intervenire sperando sempre nella certezza di scontare la pena. Bisogna migliorare la cultura nello sport e nella vita di tutti i giorni. Bisogna educare meglio i nostri giovani atleti per far crescere al meglio gli adulti del domani. Sia il mondo della scuola che la Federazione hanno un ruolo importante nell’educazione con le loro iniziative di sensibilizzazione sul problema. Infine tutte le forze in campo, allenatori, dirigenti, presidenti e i giocatori, che sono visti da tutti, devono comportarsi in modo rispettoso e maturo”. Gianfranco Brendolan, allenatore in attesa di una nuova squadra: “Personalmente non sono d’accordo di sospendere domenica tutti i campionati ma sono d’accordo sul prendere delle decisioni eque sui fatti accaduti in campo nei confronti degli arbitri. No alla violenza, assolutamente no al muovere le mani. Bisogna continuare a punire, attraverso le decisioni del giudice sportivo, chi si comporta male sul terreno di gioco con provvedimenti chiari e severi. Anzi, dico di più, è necessario inasprimere le pene con vigore. Ad esempio se metti le mani addosso all’arbitro ti spetta un anno, te ne due! Andiamo avanti con entusiasmo e non mettiamo benzina sul fuoco per nulla!”

Paolo Corghi, mister del Garda di Eccellenza: “Fermarci non serve assolutamente a nulla!Bisogna andare a colpire i diretti interessati. Chi commette questi episodi, che sono gravi nei confronti degli avversari o del direttore di gare, deve essere punito…Punto e basta! Non ci sono scusanti! Puniamo i colpevoli e il fenomeno, con il passare del tempo, spero diminuirà”. Alberto Pizzini, mister allievi PescantinaSettimo: “Venti giorni fa le partite dei nostri dilettanti erano iniziate con quindici minuti di ritardo. Ma vedo che la cosa è servita a poco, visto l’episodio di domenica scorsa a Zevio. Si, sarei d’accordo di fermare domenica tutti i campionati! E’ la cosa più giusta a mio parere. Potrebbe essere il metodo più adatto per dire ancora una volta no alla violenza sui campi di calcio!”

Jodi Ferrari, allenatore del Valgatara: “No a sospendere domenica i campionati. Non vedo quale sia l’utilità. Non ne trovo il senso. Impariamo invece ad essere più maturi e rispettosi delle regole”. Massimiliano Signoretto, allenatore Intrepida: “Questi episodi accaduti nell’ultimo mese sono tutti da condannare apertamente. Non so cosa frulla nella testa delle persone ultimamente. Queste cose fanno molto male al nostro calcio fatto di forte passione e amore per il gioco più bello del mondo! No a fermarci domenica prossima”. Marzio Menegotti, allenatore del Parona: “Assolutamente sfavorevole a fermare il calcio domenica prossima. Non è il caso! Non serve a niente!Invece direi che da un lato bisogna intervenire in maniera pesante con pene severe per chi commette questi fatti, dall’altro vorrei sensibilizzare maggiormente la classe arbitrale ad un dialogo più fattivo con i giocatori in campo. Lo ritengo necessario ed utile. Deve essere schietto e sincero anche con gli allenatori in panchina. Nell’ambito di una gestione di una partita ci deve essere da parte dei direttori di gara meno supponenza e maggiore dialogo. Questo potrebbe davvero fare la differenza. Cerchiamo di essere più tranquilli tutti”.

Marco Tommasoni, allenatore del Castelbaldo Masi: “Non servirebbe a niente sospendere i campionati domenica. Non ritengo che sia la soluzione ideale per andare a risolvere il problema. Penso che gli organi competenti debbano dare provvedimenti esemplari per chi commette violenza sui campi o comportamenti non consoni ai valori di lealtà che fanno parte dello sport. Non bisogna colpire il sistema in generale ma dare segnali forti che così non va. Rispetto delle regole fino in fondo sempre”. Massimiliano Nigro allenatore del Academy PescantinaSettimo: “Non è la sospensione di un turno di campionato che può davvero fare la differenza! Per esempio, io domenica scorsa ho visto la gara del mio Academy contro il Bardolino che è stata una partita corretta. Bello vedere, al triplice fischio finale, che i ventidue in campo e i giocatori delle rispettive panchine si sono stretti la mano. Una gesto a mio parere bellissimo. Servono regole forti e chiare. Serve educazione in campo e nella vita. Maggiore rispetto dell’altro e delle regole”.

Piergiorgio Troccoli allenatore della Scaligera: “Sospendere i campionati potrebbe essere un bel messaggio, non lo nego! Ma io mi metto nei panni dei ragazzi bravi che non possono scendere in campo privati della loro passione e del loro divertimento. La cosa più importante è condannare la violenza con pene severe! Chi sbaglia paga, chi non sbaglia e non c’entra niente con i fatti non deve pagare!”. Andrea Matteoni allenatore del Mozzecane: “Io direi di si, visto gli ultimi episodi accaduti. Sono per un segnale forte e che non venga dimenicato. No a qualsiasi forma di violenza”. Devis Padovani allenatore dell’Alba Borgo Roma: “Non sono per la sospensione dei campionati ma per punire adeguatamente le persone che lo meritano. Nessuna scusante per atti di violenza nel calcio e nella vita. Siamo fuori strada veramente! Una volta accertato con prove certe che il fatto è accaduto, via libera da parte del giudice sportivo alle sanzioni dure, punendo gli eventuali colpevoli”.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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