Desidera stemperare gli animi il presidente della Figc Veneto Giuseppe Ruzza, dopo che, negli ultimi mesi, si sono verificati episodi di violenza sui nostri campi dilettantistici. Vedi quello che è successo domenica scorsa in Zevio e Valdalpone Roncà, partita sospesa alla fine del primo tempo dall’arbitro Davide Puggina. “Noi della Figc condanniamo con forza ogni forma di violenza, quando si alzano le mani, sia nella vita quotidiana che nello sport, si passa sempre nel torto. Questi fatti che stanno succedendo nel nostro amato calcio dilettantistico, ci amareggiano e ci fanno molto male. Più volte abbiamo affermato che dobbiamo darci tutti una bella calmata. Dirigenti, arbitri, calciatori e tecnici, il calcio è uno sport meraviglioso dove vige i sani principi di lealtà sportiva e di rispetto dell’avversario in campo. Non dimenticando mai che il calcio è un gioco! Chi gioca al calcio si deve divertire con animo e passione. Dopo l’entrata in campo da parte delle squadre e degli arbitri con quindici minuti di ritardo, dell’altra domenica, stiamo studiando altre forme per combattere il problema. Quello che vorrei dire, a caratteri cubitali, è un secco no contro qualsiasi forma di violenza verbale e fisica!”
Qualcuno aveva proposto alla Figc di sospendere le partite dei dilettanti questa domenica, ma Ruzza dice che non sarebbe servito a niente: “Cerchiamo di responsabilizzare, nei loro compiti, i vari attori delle partite, e cerchiamo che usino la testa. Viviamo in un epoca dove a volte il rispetto per il prossimo viene dimenticato. C’è troppo nervosismo in giro tra le persone. E’ forse anche il calcio ne risente sui campi al sabato e alla domenica. Resettiamo tutto e ripartiamo con entusiasmo!” In merito a quanto è successo a Zevio, Ruzza afferma: “Aspettiamo la decisione del Giudice Sportivo, in quanto è il giudice in prima istanza che decide esclusivamente su quanto è stato scritto sul referto arbitrale. Ci auguriamo di cuore che tali episodi non succedano più in futuro”.
Intanto citiamo un altro esempio accaduto, questa volta nel calcio femminile, in Brianza (Lombardia) dove una direttrice arbitrale 16 enne è stata insultata dal mister della squadra ospite e da un tifoso. E’ accaduto nella partita Real Meda-Rivazzanese dopo che ha convalidato un gol alla squadra di casa. A fine partita l’allenatore ospite ed un genitore sono scesi in campo dagli spalti e si sono avventati contro la direttrice di gara. Amici sportivi, questo non è calcio! Ricordiamo sempre che i giocatori devono rispettare l’arbitro come lo stesso deve rispettare i giocatori non esibendo comportamenti di supponenza. I tecnici devono rispettare le regole ed i dirigenti pure, facendo valere si le proprie ragioni ma sempre in maniera civile e mai agendo sopra le righe. La violenza è scioccante e fa orrore specialmente se si tratta di ragazzi e giovani calciatori.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it