Anno di passione per il Bovolone 1918 del giovane presidente classe 1990 Paolo Zago, imprenditore di Aselogna di Cerea: “Quest’anno” commenta a braccia aperte da sportivo sconsolato “le stiamo provando proprio tutte!”. I rosso-neri “mobilieri” contano, dopo l’avvicendamento di ben tre mister, di aver imboccato la strada giusta: “Domenica, a Montecchia di Crosara, vincevamo 2 a 0, poi, ci siamo, per forza di cose, fatti rimontare, dopo aver sprecato altre palle-gol che avrebbero potuto chiudere la partita. Stiamo vivendo in un girone “B” di Prima categoria, dai risultati molto strani; da farti disorientare su chi possa vincere e su chi sicuramente sarà retrocesso”. Chi la spunterà, alla fine? “Il Chiampo, senza ombra di dubbio: la Pro San Bonifacio, con gli investimenti che ha fatto, gli arriverà molto vicino, ma io ho visto una grande squadra nei giallo-verdi vicentini. Sviluppano il gioco migliore, è un gruppo completo e compatto in tutti i reparti. Poi, hanno in Enrico Cavazza, l’ex Albaronco, un top player, il migliore dei centrocampisti che ho visto finora. Per non parlare di Giulio Diquigiovanni, bomber davvero scatenato, classe 1996”.
Le altre nostre veronesi come le vedi? “Buona realtà anche lo Zevio; che non prende gol, ma fatica a farli. Con Bressan dietro, passano poco gli avversari, sbattono contro gli scogli. Il Valtramigna nell'”Emilio Steccanella” ha il suo fortino: lassù porti via pochi punti; i bianco-rossi cazzanesi peccano dell’andamento incostante”. Domenica 19 gennaio, 3^ di ritorno, al “Cavallaro”, arriva il Sovizzo… “A dicembre è sceso sul mercato per fare acquisti. Sono 4-5 anni che i vicentini militano in Prima categoria. La loro peculiarità è di disporre di giovani forti, hanno un ottimo 2000 in Pietro Faedo, un ragazzo rapidissimo. Chi ha i giovani forti, in queste categorie, fa sempre la differenza. Anche il Tregnago, se è per quello, ha in David Tagliapietra, classe 1999, un centravanti che ho visto piangere pur di non perdere: lotta come un leone su tutti i palloni, mangia il campo”.
E, tra i portieri? “Chi mi ha choccato per bravura è Sebastiano Fiorio, classe 1995, del Valtramigna Cazzano: ci ha negato 3 palle-gol incredibili! Avevo in testa sempre come il migliore della nostra categoria Luca Loschi del Casaleone, ma, ora ho in testa impresso Fiorio”. Tocchiamo ora un tasto antipatico e doloroso al contempo: quest’anno, vostro malgrado, si è ballato il non tanto piacevole walzer degli allenatori… “Eh, sì, doloroso davvero! Forse, come società abbiamo sbagliato nel non lasciare più tempo per lavorare a mister Matteo Branchini. Sotto la sua gestione faticavamo a fare gol. Anche Lucio Manganotti ha dato alla squadra una bella impronta, poi, sul più bello che si era trovata la quadra, si è dimesso”.
Ora, sotto con Domenico Gianni Letteriello, un tecnico che tu conosci molto bene… “Sì, l’ho avuto, al mio primo anno di presidenza al Concamarise, in Terza categoria. E’ l’uomo delle famose 12 vittorie consecutive alla guida del Casaleone qualche stagione fa. A Bovolone, sono un paio di stagioni che ha lavorato con ottimi risultati con i ragazzi del 2006. Avergli dato l’incarico di guidare la Prima squadra è una sorta di tributo a tutto quello che di buono ha fatto da noi nelle ultime stagioni. Dobbiamo non perdere le tracce di Real San Zeno Arzignano, squadra capace di qualsiasi risultato, una sorta di castiga-grandi, e della Scaligera e il San Giovanni Ilarione”. Ma, con le due nuove – perché arrivate nel mercato invernale di dicembre, sotto l’abero – e navigate “bocche di fuoco” come Luca Scarabello e Stefano Guandalini, gli spari dal ponte bovolonese ci si augura siano davvero di artificio e di gran buon auspicio!
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it