lunedì, 17 Marzo 2025
La Tua Pubblicità
GreenHouse
Le4CamereLe4Camere

Oggi

L’addio ad Alessandro Bacchiega, bomber generoso!

Gli ultimi palpiti del 2019 si sono portati via Alessandro Bacchiega, punta mantovana, classe 1979, il quale aveva militato e vinto anche nel Veronese. La punta rapida, guizzante in area, pronta alla deviazione vincente, non è riuscita a sconfiggere l’avversario più duro da affrontare, un male incurabile. “L’ho avuto” ricorda mister Fabrizio Sona, oggi alla guida dell’A.C. Cadidavid “a Sommacampagna, voluto dall’allora diesse Alfio Zerpelloni, e con lui abbiamo vinto il campionato di Prima categoria. Non si applicava molto in allenamento, ma, alla domenica dava tutto, fino all’ultima goccia. Era” completa il ritratto sul bomber mantovano “una punta alla Pippo Inzaghi, scaltro negli ultimi venti metri, capace di farsi trovare al momento giusto al posto giusto, puntuale a gonfiare le reti avversarie. Al “Giobatta Battistoni” di San Giovanni Lupatoto, aveva messo la firma nel 2 a 3 che ci permise di staccare il biglietto d’ingresso in Promozione, con 3 punti di vantaggio sul Team Santa Lucia Golosine. Quando allenavo il Sanguinetto, era ancora lui, imprendibile e riconoscibile per via del codino, anche se dalla parte avversa, a far soffrire la mia difesa”.

Bacchiega ha giocato anche nel Nogara, trionfando con mister Patrizio Minozzi nell’escalation vissuta dai “cosacchi bianco-rossi del Tartaro” e a Cerea, assieme a Beppetto Fazion. Generoso sotto rete, altruista nella vita, Alessandro faceva l’educatore presso la “Cooperativa Il Ponte”, di cui era diventato una delle colonne portanti dl 2005. Nel Mantovano, aveva giocato (Ostiglia, Serenissima di Roncoferraro, Boca Juniors, Poggese e River) ed anche allenato, guidando, nel 2017 la Voltese dalla Terza alla Seconda categoria, e, molto probabilmente per lui si stava schiudendo una carriera di uomo della panchina. Lascia la moglie Elena e la piccola Alessia. I funerali si sono tenuti l’altro ieri mattina a Melara di Rovigo. Di lui ci rimarranno le gesta sportive, i guizzi vincenti in area e quel sorriso con cui solo lui ha saputo prendere la vita, incurante del destino, cieco e baro, cui sarebbe andato incontro, ahilui!!, troppo presto.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

© Riproduzione Riservata
GreenHouse

Prima Pagina