Il Peschiera, squadra del presidente Umberto Chincarini che milita nel girone A Seconda categoria, dice no al razzismo. Nella prossima gara di campionato in programma domenica in casa della Polisportiva La Vetta la squadra allenata da mister Luca Righetti scenderà in campo con una divisa nera e non quella tradizionale granata. Iniziativa presa dalla società per essere vicina e solidale nei confronti di un suo giovane tesserato, il calciatore dell’Under 17 Jadson Bonizzato, al quale, durante una gara del campionato Juniores, giocata sul terreno di Castelnuovo nella mattinata di domenica 1° dicembre, gli sono state indirizzate delle parole vergognose da parte di alcuni spettatori presenti dalla tribuna. Il Peschiera non ci sta nella maniera più decisa e si è stretto attorno al simpatico attaccante lacustre in segno di solidarietà. Tutta la Figc, sia a livello regionale, con il presidente Giuseppe Ruzza, che a livello provinciale, con il delegato veronese Claudio Prando, hanno condannato duramente l’episodio accaduto che sembra sia stato generato da una presunta lite tra due padri di due ragazzi schierati in campo.
Da sempre la Figc Veneto si batte per l’integrazione attraverso validi progetti formativi. Immediatamente Beppe Ruzza ha voluto vederci chiaro chiedendo in maniera accurata a Claudio Prando documentazione sull’accaduto. Sulla questione Saverio Barini, responsabile dell’area tecnica rossoblu, ci dice: “La società è solidale con il nostro giocatore ma bisogna chiarire che gli insulti sono stati fatti sugli spalti tra i genitori della squadra avversaria ma sentiti nitidamente dalla famiglia del giocatore e altri dirigenti del Peschiera Calcio. Non ci sono stati cori indirizzati al ragazzo in campo, se non una battuta di cattivo gusto sentita a fine primo tempo e pronunciata dalle stesse persone”. Sempre di più lo sport è al centro della vita sociale di tutte le comunità e spesso è stato anche mezzo per trasmettere valori di lealtà, onestà, rispetto e gioco di squadra. Purtroppo, su è giù per la nostra penisola, non mancano gravi episodi di razzismo che sono sempre da condannare da subito e senza esitazioni. Sarebbe utile, per non dire fondamentale, che lo sport a tutti i livelli, torni ad essere per il rispetto reciproco. Gli uomini sono tutti uguali e non centra ne il colore della pelle e ne la diversa religione.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it